...continuo
Mi portò a casa sua, <<tranquilla non c'è nessuno>> disse rassicurandomi prendendomi la mano e portarmi in bagno.
Era una casa enorme. Era bellissima.
<<che fai Dylan?>> chiesi sempre più confusa.
<<la tua mano, sta ancora sanguinando>> disse indicandomela.
Mi prese in braccio e mi fece sedere sopra il mobile dove si trovava il lavandino, prese il kit medico e mi curò la mano.
<<mi fa male>> dissi per chiudere gli occhi dal dolore e stringendo i pugni più che potevo.
<<lo so bambolina>> mi guardò e mi fece un piccolo sorriso.
<<abiti solo?>> chiesi cercando di distrarmi.
<<beh diciamo, i miei genitori sono sempre fuori per lavoro, ma con me abita mio fratello Chuck, ma adesso è a scuola>> disse per poi continuare <<e tu? L'altra notte come ti ho portato eri sola... a parte la tua amica>>
<<si chiama Jules... comunque si, abito sola, Jules è venuta da poco a vivere con me>> dissi guardando la mia mano, <<grazie Dylan>> dissi sorridendo per quel gesto.
<<non c'è di che...>> rispose prendendomi dai fianchi per rimettermi a terra.
Eravamo così vicini.
Era così perfetto.
Volevo baciarlo ma allo stesso tempo non volevo.
<<Ma quanto sei bella cazzo...>> disse guardandomi negli occhi per poi prendermi dai fianchi e baciarmi.
Non me l'aspettavo.
<<Dylan, no... fermati..>> dissi staccandomi.
<<perché?>> mi chiese confuso.
<<mi baci e il giorno dopo fai finta di non conoscermi o mi tratti di merda... Mi fa stare male questa cosa, non voglio essere un tuo giochetto>> dissi tutto ad un fiato.
Mi guardò e mi baciò di nuovo <<non è un giochetto>> mi disse appoggiando di nuovo le labbra sulle mie.
Mi prese in braccio e mise le sue mani sul mio sedere per tenermi meglio, aprì la porta del bagno e mi portò nella sua camera da letto.
Mi fece cadere nel letto, stava sopra di me e continuò a baciarmi sempre con più foga.<<vuoi ancora fermarti bambolina?>> mi chiese scendendo sempre di più baciandomi il collo.
<<no, continua>> dissi per poi gemere, sentivo il suo membro gonfiarsi sempre di più.
Lo sentì gemere e anche io a mia volta.
Mi tolse i vestiti e rimasi in intimo.
<<sei fottutamente fantastica>> disse per poi buttarsi di nuovo sopra di me.Si sfilò i pantaloni e rimase in boxer.
<<Dylan...>> dissi richiamando la sua attenzione.
<<Che c'è?>> mi chiese confuso
<<beh...>> non riuscì a finire la frase che mi interruppe.
<<Elle lo so.. e se non ti senti pronta possiamo fermarci>> mi disse accarezzandomi il volto.
Sembrava così dolce.
<<non voglio fermarmi>> dissi tutto d'un fiato.
<<Va bene. Stai tranquilla, farò piano>> disse per poi mettere due dita dentro di me.
Inarcai la schiena e strinsi le lenzuola con una mano.
Era una sensazione bellissima.
Mi baciò e scese fino alla pancia, senti i brividi ricoprirmi tutto il corpo.Scese sempre di più fino ad arrivare nelle mie parti intime, incominciò a leccare e spinse ancora le sue dita dentro di me, era così piacevole.
Si sollevò e venne verso di me, mi diede un bacio, chiese l'accesso con la lingua e gli diedi il permesso, ricambiando poi il bacio.
Iniziò ad entrare delicatamente dentro di me, facendo sempre piano. Faceva leggermente male, ma poco dopo divenne un piacere enorme.
<<sei così stretta bambolina>> mi disse gemendo per baciarmi al collo.
Spingeva sempre di più finché non venni <<oh si continua...>> dissi spalancando la bocca avendo un orgasmo.
Lui si tolse da dentro di me e si portò vicino alla mia bocca per farmelo entrare dentro.
Mi prese dai capelli e mi spinse contro il suo membro, su e giù e su e giù... finché non sentì un liquido caldo in bocca.
Dopo aver finito ci sdraiammo abbracciati e ci scappò un altro bacio.
<<è stato fantastico bambolina...>> disse infine con il fiato corto.
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Dall'odio all'amore || Dylan O'brien
RomanceElle Davis, una ragazza che ha problemi in famiglia, la madre soffre di depressione e il padre è morto in una sparatoria. Elle lavora in un locale dove fa la stripper per pagare la clinica dove si trova la madre e la propria casa. A scuola viene bul...