La mattina seguente non andai a scuola, rimasi chiusa in camera a letto coperta con il piumone fino alla testa.
Mi sentivo così vuota.
Bussarono alla porta, <<Elle posso entrare?>> mi chiese Jules.
Non risposi, non avevo voglia di parlare con nessuno.
La mia vita stava andando a rotoli.
<<Elle sei chiusa qui dentro da un casino di tempo!>> disse Jules preoccupata per poi continuare <<io entro>>
Jules entrò in camera mia e si sedette nel letto accanto a me.
<<Elle...>>
<<non voglio parlare con nessuno, lasciami da sola>> dissi con la voce tremolante. <<ti prego>> continuai.
Sentì i suoi passi andare verso la porta per poi chiuderla con delicatezza.
Volevo stare sola.
Mi aveva tradita. Con Madison.
Ma questa non gliel'avrei fatta passare liscia a Madison.
Senza forze decisi di alzarmi e di fare una doccia, mi presi una semplice tuta e andai in bagno.
Guardai per un attimo il cellulare, avevo tredici chiamate perse da Dylan, e ventidue messaggi.
Eliminai le notifiche dei messaggi e delle chiamate ed entrai in doccia.
Pensavo a tutto quello che avevo visto la scorsa notte, ma come ha potuto farlo?
<<Lo odio! Lo odio!>> urlai piangendo per poi dare un pugno al muro.
Perché sono stata così stupida?
Perché ho creduto alle sue parole?
Pensai accovacciata in doccia.Finì di lavarmi e mi asciugai, uscì dal bagno e andai in camera mia.
<<Elle...>>
Ma che cazzo?!
Dylan era seduto nel mio letto.
<<Elle... ti prego>> disse per avvicinarsi a me.
<<Dylan vattene via!>> urlai esausta.
<<ti prego>> disse Dylan con le lacrime agli occhi.
<<ma tu credi davvero di venire qua, a casa mia come se nulla fosse?!>> urlai contro di lui.
Rimase lì immobile, a guardarmi senza dire una parola.
<<tu credi davvero di avermi spezzato il cuore O'brien?>> dissi puntandogli il dito al petto.
Rimase in silenzio, quindi continuai, <<si l'hai fatto, cazzo se l'hai fatto! Hai spezzato il mio fottuto cuore!>> dissi per poi crollare e ricominciare a piangere, tremavo. Non ci potevo fare niente.
Mi prese e mi strinse fra le sue braccia, <<lasciami stare ti prego>> dissi crollando in un pianto più forte.
<<no principessa, non ti lascio. Lasciami spiegare>> disse Dylan continuando a stringermi a se.
Con lui mi sentivo così protetta.
<<Ti odio>> dissi piangendo.
<<E io ti amo>> mi rispose Dylan tutto in un fiato.
Ci sedemmo nel letto, anzi lui si sedette.
Io mi sdraiai sotto sotto le coperte.
Non volevo guardarlo negli occhi. Sarei crollata subito.
<<Elle... sono andato io da Madison.>> disse per poi fermarsi.
Rimasi in silenzio e un'altra lacrima scese nel mio viso.
Fanculo.
<<non pensare male! Sono andato e le ho chiesto se potevo parlarle... le ho detto di stare lontana da me. Le ho detto che non voglio più sapere niente di lei. Perché amo te, cazzo Elle se ti amo.>> fece un respiro profondo e continuò, <<lei continuava a mandarmi messaggi, o mi chiamava, dicendo di lasciarti stare. Non ti ho mai detto niente perché per me lei non conta un emerito cazzo. Ma sai com'è lei... come sei entrata nella stanza lei si è fiondata subito su di me. Sicuramente aveva sentito la porta aprirsi. So che l'ha fatto apposta per farci lasciare>>
Non risposi.
Rimasi in silenzio, a pensare a quella puttana.
La ucciderò.
<<Elle, mi devi credere. Ti prego>> mi disse Dylan mettendomi una mano sulla testa.
Mi diede una carezza.
Mi alzai piano, mi asciugai le lacrime e finalmente lo risposi.
<<ti credo>> dissi guardandolo negli occhi.
Mi abbracciò.
E io ricambiai.Mi sentivo così stupida.
<<Se vedo quella puttana in giro la sfregio porca troia, hai capito?>> dissi nervosa.
Lo sentì ridere sotto i baffi, <<va bene Elle, sono d'accordo con te>>
STAI LEGGENDO
Dall'odio all'amore || Dylan O'brien
RomanceElle Davis, una ragazza che ha problemi in famiglia, la madre soffre di depressione e il padre è morto in una sparatoria. Elle lavora in un locale dove fa la stripper per pagare la clinica dove si trova la madre e la propria casa. A scuola viene bul...