Capitolo 41

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Per tutto il viaggio avevo guardato l'ecografia, era la prima foto del "bambino".

Dylan era sempre più felice e pure io lo ero.

Mi ero scordata anche del ballo, non era così importante.
Volevo solo lui.
In ogni momento.

Non importava cosa facessimo o dove fossimo, l'importante era averlo al mio fianco.
Per il resto fanculo.

Dylan non scese a casa con me al rientro. Mi aveva detto che doveva fare una cosa importante. Non aveva detto di cosa si trattava ed evitai di chiederglielo per non litigare.

Appena entrai a casa feci vedere l'ecografia a Jules e Isaac.

Appena dissi <<ecco vostro nipote...>> porgendo le foto dell'ecografia incominciarono a scendere le lacrime a tutti e due.

Sinceramente non saprei dire chi era il più emozionato, continuavano a ripetere all'infinito "diventeremo zii!!"

Mi facevano morire dal ridere.

Mi avvicinai al frigo e appesi le foto con delle calamite. Le guardavo con soddisfazione, stava andando tutto nel modo giusto.

<<Avete sentito? Ho sentito dei rumori>> dissi avvicinandomi alla porta, avevo sentito qualcosa di strano fuori dalla porta.

<<No aspetta! Non andare fuo...>> mi urlò Jules cercando di fermarmi.

La guardai confusa e presi la mazza da baseball che stava vicino alla porta e aprì lentamente.

<<Troppo tardi>> disse Isaac a voce bassa. Ma non troppo perché riuscì a sentirlo.

Uscì con la mazza da baseball pronta a prendere a mazzate chiunque fosse lì.

Magari erano dei ladri, qualcuno stava cercando di entrare in casa oppure era...

Dylan.

Era ad un centimetro da me e mi spaventai da morire.

Iniziai ad urlare come una pazza, seguita da Dylan.

<<che succede!?>> disse Isaac correndo verso di me, seguito da Jules.

Dopo quasi un minuto ad urlare, io e Dylan smettemmo e iniziammo a ridere.

<<ma che ci fai qua?>> dissi con una mano nel cuore per lo spavento.

<<Sorpresa!>> disse Dylan con il fiatone.

Solo dopo che si spostò mi accorsi di quello che aveva fatto.

<<aspetta!>> disse Dylan inchinandosi vicino alla porta e prendere un mazzo di rose rosse. <<sono per te>> disse porgendomi le rose.

Dietro di lui c'era una scritta enorme fatta di luci, c'era scritto: "vuoi venire al ballo con me principessa?"
Intorno ad essa c'erano petali e candele sparse intorno.

<<Scusa... sono gli ormoni>> dissi per poi togliermi una lacrima dagli occhi e ridere.

Venne verso di me e mi abbracciò.

tra le lacrime finalmente risposi, <<si certo che voglio venire al ballo con te>> dissi stringendolo più forte. <<è tutto bellissimo.>>

Dylan si staccò da me, mi guardò negli occhi, e naso contro naso mi baciò.

<<Isaac...>> disse Dylan guardandolo.

<<che c'è?>> chiese confuso.

<<una padella, sul serio?>> disse facendo un gesto con la mano.

<<Volevo cucinare! Ma poi ho sentito le urla>> cercò di spiegare ma iniziammo tutti a ridere come matti.

Dall'odio all'amore || Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora