<<Oggi andiamo a pattinare! Ho preparato tutte le cose, le scarpe ce le daranno loro!>> dissi gesticolando entusiasta. Non vedevo l'ora.
<<A pattinare?>> mi chiese Dylan confuso.
<<Si, non ti piace? Se no posso annullare l'appuntamento e facciamo qualcos'altro>> dissi con il broncio fingendo di piangere.
<<No... cioè si andiamo! Sono un professionista>> disse facendomi l'occhiolino.
Non mi sembrava tanto convinto.
<<guido io!>> dissi correndo verso la mia macchina nuova.
Dylan mi segui ridendo.
Finalmente eravamo arrivati. Non vedevo l'ora di pattinare e di vedere come se la cavava Dylan sul ghiaccio dato che era un "professionista".
La macchina era comodissima da guidare, molto meglio di quella che avevo prima.
E c'era un profumo buonissimo di cocco grazie al deodorante appeso allo specchietto che mi aveva regalato Isaac.Dylan me l'aveva quasi tolto, diceva che lo imbarazzava vedere la sua faccia dondolare.
Ma ovviamente non glielo permisi.Una volta arrivati nella sala non c'era quasi nessuno, ma era meglio così. Avevamo più spazio per noi.
Gli addetti ci diedero le scarpe da pattinaggio e dopo averle messe entrammo in pista.
<<oh wow>> disse Dylan mettendosi le mani nei fianchi per ammirare la pista di ghiaccio.
Era enorme.
Misi un piede e poi un altro e feci un passo, me la cavavo, ovviamente non ero bravissima ma sapevo camminarci perché da piccola andavo spesso a pattinare e con il tempo avevo imparato.
<<beh... vieni?>> dissi porgendo una mano a Dylan, <<era una smorfia?>> dissi ridendo.
<<oh no, arriv...>> non fece in tempo a finire la frase che cadette in terra.
<<oh Dylan! Ti sei fatto male?>> dissi andando verso di lui porgendogli la mano.
<<No no, andiamo! L'ho fatto apposta per vedere la tua reazione>> disse togliendosi il ghiaccio dalla giacca.
Si come no...
<<mh va bene>> dissi ridendo.
<<Sono bravissimo, ti faccio vedere>> era abbastanza convinto... <<oh oh Elle cazzoo...>> disse Dylan ricadendo per la seconda volta.
<<Non eri un professionista?>> dissi ricordando le parole che mi aveva detto prima di venire qua.
Era così buffo. Soprattutto le facce che faceva.
<<beh... questo era solo il riscaldamento>>
<<si certo! Dammi le mani>> dissi per portarlo di nuovo su, <<ok ora segui i passi che faccio>>
<<ok... ok, ho capito!>> disse Dylan convinto.
Lo guardai mentre pattinava, almeno ora riusciva a stare in piedi senza cadere.
<<vedi? Ci sono riuscito!>> disse Dylan voltandosi per poi guardarmi.
<<Dyl! attento al vetro!>> dissi mettendomi le mani in faccia per non vedere.
Come non detto...
<<stai bene?>> dissi andando verso di lui.
<<beh devo dire che questo non fa per me.>> disse massaggiandosi la testa per poi ridere insieme a me.
Alla fine siamo andati a casa sua e abbiamo preso il mc, siamo rimasti coricati nel divano a guardare friends.
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Dall'odio all'amore || Dylan O'brien
RomanceElle Davis, una ragazza che ha problemi in famiglia, la madre soffre di depressione e il padre è morto in una sparatoria. Elle lavora in un locale dove fa la stripper per pagare la clinica dove si trova la madre e la propria casa. A scuola viene bul...