Pᴀɪɢᴇ
Svegliarsi con calma la mattina è meraviglioso. Potersi rigirare nel letto, sotto le coperte, è il vero motivo per cui attendo il fine settimana o, come in questo caso, le vacanze natalizie.
È tarda mattinata quando metto piede in salotto, al piano di sotto. Bexley Hall è stata addobbata da me, Avril e Martin ieri e non potrebbe essere più bella. L'albero, lo stesso da anni, arriva quasi al soffitto e alla base è circondato da scatole e buste di tutte le dimensioni e colori. Le lucette corrono lungo tutte le pareti e i fiocchi di neve – che ho attaccato io col nastro adesivo – penzolano dal soffitto.
Peccato che qui ci sia solo io.
Mamma, papà e Cass sono volati in Europa due giorni fa per una festa, ma il volo di rientro è previsto per questa sera. Quindi, dato che non ho nulla da fare fino al tardo pomeriggio, decido di uscire a fare visita a un paio di persone.Siccome Avril e Martin anche sono in ferie, sono costretta a chiamare un taxi per farmi scortare a Beverly Hills. Raggiungo l'officina in cui lavora Alex in fretta, perché qui fuori fa così freddo che nemmeno il mio cappotto di Ralph Lauren riesce a riscaldarmi del tutto.
«Buongiorno!», saluto, entrando.
Ci sono tre o quattro uomini, e li riconosco siccome sono i colleghi di mio fratello. Giulian smette per un secondo di fare ciò che stava facendo e si getta un panno sporco sulla spalla. «Oh, la sorellina di Alex!», sorride.
«Siete pieni anche l'ultimo giorno vedo», constato, osservando tutti concentrati su un veicolo differente.
«E già, signorina. La gente rompe con troppa facilità le macchine. Non si ha più molta cura delle proprie cose», dice il Signor Wiston, il proprietario, passandosi un braccio macchiato di olio sulla fronte. Si pulisce le mani e va fuori a fumare una sigaretta.
Arcuo un sopracciglio e volto il capo a destra e a sinistra. «Dov'è finito mio fratello?»
«Sono proprio qui!», esordisce il diretto interessato, alle mie spalle. Mi giro, e noto che ha un portabicchieri con quattro tazze di caffè e un sacchetto. Li poggia sul primo ripiano di legno vicino prima di abbracciarmi. «Come mai sei qui?», chiede. Ha la punta del naso arrossata e le labbra secche, che fa in fretta a inumidirsi con la lingua.
Scrollo lo spalle. «Non ho nulla da fare fino a stasera e in casa sono da sola, quindi ho pensato di venire a fare un salto qui da te», gli rispondo.
Alex batte le mani, richiamando i suoi colleghi. «Ragazzi ho portato il caffè! Forza, facciamo una pausa»
Nessuno ha da obbiettare e ciascuno si prende cinque minuti di riposo.
«Con chi starai in questi giorni?», gli domando, curiosa. È l'ennesimo Natale che non passa in famiglia e mi dispiace non poter stare anche con lui. Be', non che la cena con i miei genitori e mia sorella sia tanto diversa da quelle di tutte altre sere, ma per lo meno ci scambiamo i regali e guardiamo un film insieme.
Butta giù un lungo sorso della bevanda calda. «Pensavo di ordinarmi qualcosa, forse del thailandese, e vedermi Mamma ho perso l'aereo»
Okay, questo non lo posso permettere. È triste.
«Lo sai che puoi venire da noi. Papà ti ha sopportato la sera della sfilata, per un'altra cena non penso sarà così difficile...», provo a convincerlo. «E io, Cassie e la mamma ti vogliamo con noi»
Ruota gli occhi al cielo e scocca la lingua contro il palato. «Wow, dovrei sentirmi onorato perché mio padre può sopportare la mia presenza per la cena di Natale», replica con un'ironia parecchio tagliente marcando bene le parole.
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Regina delle Nevi
Fiksi Remaja«Sono le persone giuste che colorano la tua vita» «𝐀𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐭𝐞𝐚𝐫𝐬 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐚𝐦𝐢𝐧𝐠 𝐝𝐨𝐰𝐧 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐟𝐚𝐜𝐞 𝐖𝐡𝐞𝐧 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐦𝐞𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐲𝐨𝐮 𝐜𝐚𝐧'𝐭 𝐫𝐞𝐩𝐥𝐚𝐜𝐞 𝐖𝐡𝐞𝐧 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐨𝐦𝐞𝐨𝐧𝐞, �...