Spiegazioni

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Entro in camera lanciando le varie borse sul pavimento, per poi lasciarmi sprofondare sul morbido letto rosso. È stata una giornata pesante nonostante dovesse essere tutt'altro. Troppi dubbi mi impediscono di prendere sonno. Perché Law prima si è comportato in un modo e adesso è così freddo e distaccato? A malapena mi rivolge la parola. Sarà ancora arrabbiato per la storia del vestito? Non pensavo ci tenesse così tanto a cosa indossano i suoi subordinati. Effettivamente tutti portano una grossa tuta ma io mi sono categoricamente rifiutata di farlo, in quanto trovo l'abbigliamento un modo per esprimere se stessi. Mi prendo la testa e inizio a scompigliarmi i capelli,
devo smetterla di pensare ai complessi di quell'idiota.

Mi alzo ormai rassegnata al fatto che non avrei dormito così facilmente, e decido di fare un bagno caldo. Il calore mi aiuterà a rilassare i muscoli e di conseguenza ad addormentarmi con più facilità.
Mi immergo nella vasca colma di acqua e schiuma e mi metto ad osservare Harley appallottolato sul tappeto del bagno. Ho dovuto dargli una bacca rimpicciolente per farlo entrare nella locanda, e ora sembra un normale cane di taglia medio piccola dall'aria sempre aggressiva. Il suo sguardo nasconde peró un carattere molto dolce se non viene infastidito <Harley sai che sembri un volpino?> rido prendendolo in giro. Lui mi ringhia dandomi la schiena per non guardarmi. So quanto odi essere piccolino e so anche quanto non sopporti la razza volpino. Allungo un braccio verso di lui e lo accarezzo dolcemente <Non ti preoccupare cucciolone, sei bellissimo anche cos-> non finisco in tempo la frase che qualcuno bussa alla porta. Curiosa e preoccupata mi alzo dalla vasca e copro il mio corpo con un asciugamano.

Vado verso la porta e appoggio un orecchio su di essa per sentire meglio <Chi è?> chiedo titubante. Non capisco chi possa disturbarmi alle 2 di notte ma presto lo capiró <S-signorina la prego apra, le devo dire una c-cosa importante> riconosco la voce della locandiera e mi calmo all'istante. Nulla di preoccupante a quanto pare, chissà cosa vorrà dirmi.
Apro la porta sbiancando non appena mi ritrovo davanti agli occhi una scena agghiacciante. La donna è tenuta stretta dall'uomo viscido che mi ha fermata poche ore prima, e trema come una foglia per colpa della lama puntata alla sua gola <Ciao dolcezza, come stai? Mi mancavi così tanto che ho deciso di venire a salutarti> dice l'essere avanzando nella mia camera. Io sono a dir poco terrorizzata. Non tanto per me, ma per paura dell'incolumità della donna. Indietreggio fino a ritrovarmi seduta sul letto, stringo forte l'asciugamano a me e dico con tutto il coraggio che ho <Vuoi me no? Allora lascia andare lei> cerco di essere convincente, anche se la mia voce spezzata dice il contrario <Vedo che ragioni bene, sapevo di averci visto giusto> dice leccandosi le labbra. Il disgusto che provo per quest'uomo sta aumentando ogni secondo che passa.

Lascia andare la proprietaria, la quale scappa terrorizzata, e chiude la porta a chiave alle sue spalle. Un brivido ghiacciato mi percorre le ossa, facendomi perdere la concentrazione. Sento Harley chiuso in bagno abbaiare fortissimo e ció da un lato mi tranquillizza ma mi confonde anche di più. Ho fatto bene a chiuderlo lì prima che andassi ad aprire, a quest'ora sarebbe già riverso a terra in un lago di sangue per aver provato a salvarmi. Questa volta me la devo cavare da sola.
L'uomo si avvicina a me puntandomi il coltello sulla guancia <Vedi dolcezza, se non farai la brava sfregeró il tuo bel visino angelico per sempre> dice ghignando con gli occhi fuori dalle orbite. Davvero ripugnante. Sento le sue luride mani spingermi contro il letto. Mi sdraio non sapendo cos'altro fare e lo osservo in preda alla rabbia. Si posiziona sopra di me con il bacino e si sbottona i pantaloni, iniziando a massaggiarsi il membro da sopra la stoffa <Sei davvero sexy con solo quell'asciugamano addosso> un bagliore attraversa i suoi occhi rendendoli ancora più paonazzi di prima. Certo che non è stata una bella idea farsi la doccia a quest'ora, come al solito ho un pessimo tempismo.

Avvicina schifosamente il suo viso al mio e inizia a baciarmi il collo e le clavicole, lasciando una scia di bava simile a quella delle lumache. Mi viene un conato di vomito a sentire il suo alito pervaso dall'alcol, ma cerco di trattenermi dal peggiorare ulteriormente la situazione. Riprende a massaggiarsi, questa volta con più foga tirando fuori il suo lurido pene, mi giro sempre più nauseata, facendomi scappare una lacrima. A quanto pare i miei genitori avevano ragione...non bisogna mai fidarsi degli uomini. Io sono stata troppo debole e ora mi ritrovo in queste pietose condizioni, ormai marchiata da questa feccia umana. Giro il viso dall'altra parte e le lacrime iniziano a scendere copiose sulle mie guance. Ho forse fatto qualcosa per meritarmi questo?

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