Baby

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Penso che ci abbia decisamente fregato, non possiamo fare nulla quando c'è di mezzo un bambino <Ahhhh perchè l'hai preso?!> dice il ragazzo scontroso, con una vena sul collo che sta per esplodere da un momento all'altro <Come scusa? Te l'avresti fatto cadere a terra?> rispondo allibita, non ci posso credere che stiamo davvero discutendo su questo! <Il piano è saltato adesso! Perfetto!> dice andando avanti e indietro per il corridoio con fare disperato, questa proprio non ci voleva <Portiamolo con noi> dico alzandomi con il bambino in braccio, Law mi guarda come se fossi pazza e si passa una mano sul viso <Vedrai che ci sarà pure d'aiuto, i papà hanno un aspetto decisamente più rassicurante, molta gente comprerà i diamanti> dico sorridendo cercando di confortarlo, le urla non servono davvero a niente in questo caso. Mi avvicino a lui e gli accarezzo una guancia <Andrá tutto bene> dico sicura, lui mi guarda e tira un sospiro sconsolato <Tanto peggio di così non può andare...> dice. Questa frase a quanto pare risulta particolarmente buffa alle orecchie del bambino, tanto che ha iniziato a ridersela di gusto, è davvero tenero! È impossibile che abbia quell'arpia come madre!

Ci dirigiamo ugualmente all'evento con un intruso in più, alla quale peró abbiamo cambiato gli abiti per renderlo più presentabile. Non potevo certo far andare un bambino con una tutina rosa a una serata così chic! Lo prendo in braccio e mi avvicino a Trafalgar <Quindi qual è il piano?> chiedo bisbigliando mentre saliamo le scale che portano al scintillante portone dorato <Il bambino ce lo passeremo durante la serata, lo terró prima io, così potrai sfoggiare il tuo abito e i diamanti mentre scenderai in sala, io ti staró dietro> dice il ragazzo, a quanto pare ha già architettato tutto alla perfezione <E se incontreremo la madre del bambino?> chiedo titubante, non voglio che quella strega ci dia la nomea di rapitori di bambini <Scappi> <Come scappo?! Che razza di piano è?!> chiedo passandogli il piccolo che ha iniziato a ciucciarsi un pollice ignaro di quello che sta per succedere <Hai qualche idea migliore Nana~ya? Ti ricordo che sei te ad averci cacciato in questo guaio> lo fulmino con lo sguardo, non ha davvero senso quello che sta dicendo, non sta né in cielo né in terra! Roteo gli occhi verso l'alto e poi mi soffermo sul bimbo <Piccolo come ti chiami?> chiedo assumendo uno sguardo dolcissimo <Raito!> risponde facendomi un sorriso enorme. Arrossisco nel notare quanto sia adorabile, lo vorrei tutto per me <Nana~ya ricomponiti, stiamo per entrare> mi riprende quel scorbutico del capitano, quanto vorrei che fosse anche soltanto la metà della dolcezza di questo pargoletto!

Oltrepassiamo l'ingresso dopo aver fatto vedere i nostri nomi ai bodyguard e finalmente entriamo. Mi sistemo i capelli per rendere i diamanti più visibili agli invitati e aspetto che arrivi il mio turno per scendere la scalinata. Sembra davvero di stare in uno di quei film sulle principesse, non sono abituata a tutto questo scintillio. Non appena appoggio il piede sul primo scalino sento una marea di occhi puntati su di me. Un silenzio anomalo si fa strada nella sala, smorzato soltanto dalla musica barocca dell'orchestra. Timida mantengo lo sguardo basso e mi appresto a scendere in fretta. Peccato che il mio corpo non riesca a fare più cose insieme bene, così mi ritrovo a scivolare con un tacco giù per le scale, ma una mano mi afferra con una salda presa e mi ritira su, salvandomi da una brutta caduta. Mi ritrovo sbattuta sul possente petto di Trafalgar, il quale con un braccio regge me per la vita, e con l'altro tiene il bambino, che ha iniziato a ridere divertito. Ecco, il capitano è una di quelle persone che più cose contemporaneamente le sa fare decisamente bene. Lo guardo negli occhi mentre tutti gli invitati hanno lo sguardo puntato su di noi, trattenendo il respiro, penso mi verrà un attacco di panico a breve per avere così tante persone intorno che mi stanno guardando <Mantieni la testa alta, sei bella, non hai nulla di cui vergognarti> spalanco gli occhi sentendo le sue parole, è la prima volta che fa un complimento sul mio aspetto. Sono davvero senza parole. Ancora più rossa di prima mi decido a scendere le scale, ma questa volta a testa alta, ho un piano da portare a termine!

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