Silenzio

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Il risveglio non è stato uno dei migliori. Mi sono ritrovata nel mio letto con affianco una flebo conficcata nel braccio e un lumacofono pronto per le emergenze. In più ogni volta che provo a respirare delle forti fitte si arpionano al mio fianco, facendomi mugolare di dolore. Mi strofino gli occhi e osservo i raggi del sole che entrano dall'oblò, se siamo ancora in superficie vuol dire che non sono passati troppi giorni. Mi stiracchio le braccia, fasciate anch'esse da diverse bende, e volgo lo sguardo verso destra, ritrovando il mio lupo che scodinzola felice <Buongiornooo Harley> sussurro ancora intontita per il sonno. Lui in risposta mi lecca il viso, ma poi improvvisamente inizia ad ululare fortissimo, svegliandomi definitivamente dal torpore in cui ero comodamente caduta <Harley! Perchè fai tutto questo casino?> sembra non voler stare a sentirmi, e continua il suo baccano finchè non sento molteplici passi dietro la porta della mia stanza. Ancor prima che io possa alzarmi per andare a controllare, la suddetta porta si spalanca, rivelando una montagnetta ammassata di 20 persone che stanno cercando di entrare uno dopo l'altro <Gioffy!> urlano in coro i miei compagni sorridendo felici nel vedermi finalmente cosciente <Ragazzi, ehm...buongiorno! Quanto ho dormito?> chiedo grattandomi la testa imbarazzata, di sicuro vedermi di primo mattino non è un bello spettacolo, potrei sembrare un orso grizzly <Tre giorni esatti, stavamo iniziando a preoccuparci seriamente!> dice Ikkaku liberandosi dalla massa e venendomi incontro <Come ti senti? Sai...ti è salita anche la febbre mentre dormivi, abbiamo davvero passato notti da incubo...> chiede appoggiandomi una mano sulla fronte come farebbe una brava madre con il figlioletto malato <Ora sto molto meglio, forse sono ancora un po' indolenzita ma credo sia il minimo no?> dico sorridendo per far stare tranquilla sia lei, che i miei compagni, i quali dopo essersi ripresi dalla notizia se ne tornano alle loro normali mansioni, lasciandomi sola con la ragazza.

La riccia si siede al mio fianco sul letto e mentre osserva che i punti dell'operazione non si siano aperti, inizia a raccontare quello che è successo mentre ero assente <Ti devo dire una cosa molto importante...> dice a un certo punto, dopo che ha finito di raccontare i dettagli meno rilevanti, guardandomi dritta nelle iridi castane <Bepo, Shachi e Penguin sono stati rilasciati...> pronuncia seria facendomi spuntare un sorriso sul volto a trecentosessantacinque gradi. Non mi poteva dare notizia migliore! <Davvero?! Oddio devo andare assolutamente a salutarli, voglio sapere cosa hanno fatto per essere liberati!> dico cercando di alzarmi dal letto, ma una mano si appoggia sulla mia spalla, intimandomi di fermarmi <Promettimi che non perderai il controllo> guardo prima le sue dita affusolate e poi mi concentro lentamente sul suo viso. I miei occhi si sgranano in due pozzi e il battito inizia ad accelerare violentemente <I-Ikkaku, c-cosa s-stai dicendo?> dico prendendole la mano tra le mie tremanti. Ho davvero un bruttissimo presentimento. Lei mi guarda con uno sguardo dolce e tristissimo allo stesso tempo, come se la mia preoccupazione la intenerisse ancora di più fino a farla star male <Gioffy ti devi fidare di lui, perfavore, siamo la sua ciurma> e con questa frase capisco immediatamente quello che è successo. Sento gli occhi iniziare a pizzicare ma ancora prima che possa succedere qualsiasi cosa, scatto dal letto e mi fiondo fuori dalla mia camera, dirigendomi nei corridoi del sottomarino. In lontananza sento gli urli della mia compagna che mi richiama indietro, ma al momento l'unica cosa che voglio fare è gridare e piangere per la mia immensa preoccupazione. Ho visto con i miei occhi quello che sono capaci di fare gli aguzzini di questo paese, e so per certo che Law non può farcela da solo contro tutti, che lo voglia o meno.

I miei piedi si muovono automaticamente nella sala di comando, dove di solito tutti ci riuniamo per le comunicazioni. Sbatto la porta con violenza e guardo i ragazzi all'interno, che ricambiano lo sguardo con stupore. Come immaginavo Bepo, Shachi e Penguin sono qui che stanno studiando un foglio appoggiato sul tavolo. Il mio sguardo si addolcisce non appena li vedo e gli corro incontro abbracciandoli <Ragazzi!> li abbraccio forte riprendendo a piangere come una fontana <Sono felice di vedere che state bene> dico soffiandomi il naso con un fazzoletto donatomi dall'orsetto <Vorremmo poter dire lo stesso di te...> dice quest'ultimo abbassando la testa dispiaciuto, e altrettanto fanno i nostri due compagni. Dó un'occhiata veloce ai bendaggi che ricoprono il mio corpo e mi rendo conto che per un attimo mi sono dimenticata di tutte le ferite che ho sul corpo, compreso il dolore che esse mi provocano ogni volta che mi muovo <Non vi preoccupate per me, adesso dobbiamo pensare al nostro capitano> nei miei occhi si accende un fuoco di determinazione e i miei amici si affrettano ad annuire per cominciare a lavorare al piano <Il Captain si è consegnato ad Hawkins in cambio della nostra libertà...non sappiamo cosa gli stiano facendo al momento> dice Shachi sospirando sonoramente. Come immaginavo si è sacrificato per noi, e adesso è arrivato il nostro momento per fare altrettanto per lui. Non avremo il suo talento nell'escogitare piani ma sicuramente al suo fianco qualcosa avremo imparato.

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