Calore

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Sono passati altri giorni e la battaglia è sempre più vicina, in rapporto alla mia ansia che cresce ogni secondo di più. Non sono mai stata brava a gestire l'agitazione, ma di solito nel momento di culmine riesco a cavarmela dignitosamente bene. L'intero equipaggio con i preziosi consigli del capitano è diventato ancora più forte, e ora siamo una perfetta squadra che sa collaborare per valorizzarci al meglio. Fortunatamente siamo una ciurma unita, e di questo ne sono molto felice.

Guardo i miei compagni mentre mangiano contenti, per nulla incuranti di quello che sta per accadere, e per un secondo mi sento meglio pure io. Stare in compagnia fa sempre bene per sciogliere la tensione <OI PENGUIN DAMMI IL MIO COSCIOTTO!> urlo al ragazzo mentre mi lancio sul tavolo verso di lui, per riafferrare il MIO cibo. Guai a chi mi tocca da mangiare, potrei diventare una belva famelica! <La volete smettere voi due!?> ci urla il capitano dietro proprio pochi secondi prima che ci mettiamo a fare a botte, come è giusto che sia. A quanto pare al pinguino piace farmi scherzi ogni tanto e io puntualmente ci casco come un'idiota <Cosa vuoi tu?> chiedo rizzando le orecchie e guardando male il chirurgo, il quale si alza spazientito e mi leva da Penguin, tenendomi le braccia dietro la schiena in modo che non possa ribellarmi. Il mio compagno guarda il suo salvatore più con occhi sognanti e se ne torna al posto vicino a Shachi, il quale stava parlando cordialmente con Bepo <Si puó sapere perché te la prendi con me e non con lui che è stato il primo ad iniziare?> ringhio a Trafalgar, il quale ora sembra divertito dalla mia espressione da cucciolo arrabbiato <Sei più facile da acchiappare rispetto ad un ragazzo di un metro e ottanta> dice prendendomi in giro e mettendomi seduta al suo fianco <Ora finisci di mangiare e dopo vai ad allenarti> dice rimanendo composto in apparenza, ma capisco che il suo è solo un modo per nascondere qualcosa, e quel qualcosa è una mano scivolata sulla mia coscia, invisibile a tutti i nostri compagni.

Arrossisco immediatamente e tengo la coda dritta in segno di evidente imbarazzo <Che c'è? Non hai più fame?> chiede il corvino sorridendo furbo e salendo sempre di più con la mano verso la gonna. Non rispondo, ma lo guardo di sottecchi, non pensavo avesse voglia di giocare in un momento simile <Gioffy! Stai bene?> chiede Bepo preoccupato notando che non proferisco parola, di solito sono molto rumorosa quando sono in una compagnia in cui mi trovo bene come la loro. Guardo l'orsetto sgranando gli occhi e avvampo ulteriormente quando un maledetto dito si insinua sotto al mio intimo andando a solleticare parti sensibili. Ah dannazione, non ho nemmeno la forza di fermarlo! <Gioffy?> continua l'orsetto sbattendo gli occhi neri più volte e alzandosi improvvisamente per vedere le mie condizioni <S-SÌ! STO BENE! NESSUN PROBLEMA!> dico alzandomi in piedi a mia volta e sbattendo forte le mani sul tavolo, spaventando i presenti, i quali mi guardano confusi <Guardate! So pure fare le piroette!> dico girando su me stessa totalmente in preda al panico, non so più cosa inventarmi! Alcuni mi guardano divertiti e altri curiosi per la mia buffa reazione <Lo sai vero che ti è spuntata anche la coda?> dice Shachi prendendola in mano e facendomi sussultare. Non deve assolutamente sfiorarla ancora! Con tutta l'agitazione di questi giorni e la luna piena imminente non riesco a controllare il mio corpo come dovrei, è davvero seccante. Strappo la coda dalle mani del castano e corro via dalla sala da pranzo, verso il bagno della nave. L'ultima cosa che riesco a udire sono le domande che si fanno tra di loro i miei compagni, scioccati dalla mia reazione sgarbata.

Mi chiudo in bagno e mi affretto ad osservare il mio volto allo specchio, gli occhi gialli hanno iniziato a luccicare luminosi e il mio viso è totalmente arrossato, come se avessi anche la febbre. Digrigno i denti e mi lancio in faccia dell'acqua per rinfrescarmi, magari riesco a migliorare la situazione. Non mi è mai capitato di avere effetti così collaterali del mio frutto, di solito riesco a gestirmela bene, oppure nemmeno sento gli effetti della luna piena. Se sto così c'è sicuramente una motivazione più che valida. Finisco di sciacquarmi la faccia e mi riguardo allo specchio, ma sgrano gli occhi nel notare una figura riflessa nel vetro. Sobbalzo spaventata e mi giro verso il corvino, il quale se la ride di gusto a vedermi in questo stato <Si puó sapere cosa hai da ridere?!> chiedo iniziando a respirare a fatica per il peso delle mie emozioni <Penso di aver scatenato qualcosa che non avrei dovuto> dice venendomi incontro e mettendo una mano sulla mia fronte per sentire la temperatura. Chiudo gli occhi e mi godo questo dolce contatto, gemendo appena e sorprendendomi subito dopo di averlo fatto. Mi porto una mano alla bocca imbarazzata e guardo il corvino con gli occhi spalancati <I-Io n-non capisco> dico visibilmente in confusione <Nana~ya, potresti essere in calore>.

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