Istinto

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<Tu cosa vorresti che ti facessi?> dice Law sorridendo maliziosamente. Indietreggio sentendo la sua presenza farsi avanti, è davvero un'idiota <Niente Law, voglio rimanere su questo sottomarino> dico facendogli cambiare subito espressione, mi osserva curioso e chiede <Pensavi che ti avrei cacciata?> abbasso la testa per non guardarlo. Sono troppo in imbarazzo a dire ció che penso veramente <S-sì...mi piace davvero stare in vostra compagnia> arrossisco come un lampone e inizio a torturarmi le mani nervosa per una sua reazione. Lo sento avvicinarsi lentamente e il gesto che compie mi lascia semplicemente senza parole, ció che mai mi sarei aspettata da lui. Un abbraccio. Ma di quelli veri, che non si vedono tutti i giorni. Mi nasconde totalmente tra le sue braccia e aumenta la presa, come se potessi svanire da un momento all'altro <Sei proprio un'idiota> dice strofinandomi la testa affettuosamente, non sono abituata a questo suo nuovo lato dolce, mi ha davvero spiazzata.

Lo stringo a mia volta e sento delle calde lacrime rigarmi il volto. Nascondo quest'ultimo nel petto di Law per non farmi vedere e mi aggrappo alla sua felpa, stringendo forte i pugni. Il ragazzo se ne accorge e si stacca per osservarmi in viso, cerco di non incontrare i suoi occhi magnetici e punto lo sguardo per terra. Odio farmi vedere mentre piango <Mi dispiace di non essere arrivato in tempo l'altra sera...> questo ragazzo oggi mi vuole davvero stupire. Trafalgar sta chiedendo scusa? Consideriamolo un vero e proprio miracolo! Presa dallo stupore lo guardo, maledetto impulso, ora ha scoperto che stavo piangendo. I suoi occhi sono spenti, vuoti, non hanno più la luce di prima. Gli metto una mano sulla guancia e lo costringo a guardarmi <Sono viva e vegeta, non c'era bisogno che arrivassi> sorrido tristemente cercando di tirarlo su di morale. A dir la verità se non ci fosse stata la luna piena mi sarei ritrovata ancora di più in una pessima situazione, ma fortunatamente il fato ha voluto che me la cavassi anche questa volta.

Ci fermiamo a contemplarci per attimi che sembrano infiniti finchè il corvino non appoggia una mano sulla mia nuca, spingendomi verso di lui. Circonda il mio bacino con un braccio e fa incontrare le nostre labbra in un timido bacio. Aspetto qualche secondo appena ci stacchiamo per cercare di riflettere. Riflettere? Non è il momento adatto adesso! Prendo l'iniziativa e mi lancio su di lui, ricambiando il bacio, il quale si fa più passionale. Mi prende in braccio e mi butta sul letto, sovrastandomi completamente, e continuando la nostra danza, o meglio lotta, di lingue. Intreccio le braccia intorno al suo collo e mi gusto le mani sul mio corpo. Era lui che volevo mi toccasse, non quel vecchiaccio. Mi blocco per un secondo ricordando quei momenti di terrore, accarezzo i soffici capelli neri di Law e lo osservo come se fosse un'opera d'arte. È tutto reale, non è un sogno, per quanto possa essere incredibile. Riprendo a baciarlo con foga, iniziando io stessa ad esplorare il suo corpo, quante volte ho sognato di farlo, ma mi sono sempre trattenuta per vergogna dei miei stessi pensieri.

Gli tolgo in fretta la felpa e la lancio in un lato della stanza, che casualmente finisce proprio su Harley, il quale si è rifugiato nella sua cuccia per lasciarci la nostra privacy. Passo la mano sul petto del ragazzo, tracciando lentamente i contorni dei tatuaggi con il dito. Mi fanno semplicemente impazzire. Sento i muscoli delle braccia flettersi mentre anche lui sta scoprendo piano piano il mio corpo. Mi slaccia i pantaloni e li tira giù, facendomi arrossire violentemente, non pensavo fosse così diretto. Chiudo le gambe istintivamente cercando di coprirmi, sono dannatamente in imbarazzo. Non sono state molte le volte in cui ho fatto sesso con qualcuno che non fosse il mio partner già da tempo. Law ghigna e passa a sfilarmi pure il top, lasciandomi solamente in intimo, bene ora non so cosa coprire per prima, mi ha fregata di nuovo. Si insinua meglio tra le mie cosce e inizia a baciarle e morderle insistentemente, avvicinandosi sempre di più verso la mia intimità. Il mio corpo freme sotto i suoi tocchi e gemo leggermente per non arrossire ulteriormente. Un brivido fortissimo, simile a solletico, attraversa il mio ventre non appena sento la sua lingua calda bagnare il mio unico indumento sottostante.

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