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Infermeria

Adesso posso dire che il glaciale Chirurgo Della Morte sia definitivamente mio. E mai sensazione più bella fu provata in vita mia. Mi stacco controvoglia dal bacio e osservo il ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Nonostante sia stato in coma per praticamente 48 ore non smette mai di essere perfetto, trovo belle persino le sue occhiaie <Law, come mai hai deciso di dirmi queste cose proprio ora?> chiedo accarezzandogli i soffici capelli. Lui sospira forte e poi si appoggia al mio petto, accoccolandosi come farebbe un bambino. Credo che questo suo nuovo lato mi stia piacendo fin troppo <Cora non avrebbe voluto che io avessi rimpianti...quando mi hanno detto che eri stata catturata mi sono reso conto che effettivamente avrei potuto non vederti più, e...non è stato bello. Ormai è troppo tardi per cercare di reprimere quello che provo> risponde il ragazzo senza guardarmi, per uno con il suo carattere dev'essere dannatamente difficile dire queste cose, infatti lo sto ammirando tanto <Lo sapevo che in fondo avevi un cuore tenero> dico ridendo facendolo alzare con un cipiglio quasi arrabbiato <Tenero?! Vediamo se ridi pure dopo questo> la sua espressione sconcertata mi fa ancora più ridere, così per dispetto inizia a farmi il solletico, facendomi rotolare per tutto il letto finchè non ci ritroviamo nuovamente una sopra l'altro <Oddio ti prego Law bastaaa> lo supplico con le lacrime agli occhi, non ho mai sopportato il solletico, ho il corpo troppo sensibile!

Il capitano ghigna e mi afferra i fianchi portando il mio corpo più vicino al suo. Essendo a cavalcioni su di lui ha il totale campo libero per calarsi sul mio collo leccandolo e iniziare a giocare con i bordi del mio kimono <Law non dovresti riposare?> provo a dirgli per cercare di distrarmi dal gemere proprio di fronte a lui <Ti ho detto che sto bene> risponde sensuale mordendomi e succhiandomi il collo per poi passare la lingua là dove ha lasciato un bel marchio rosso. Sospiro sonoramente e decido una volta per tutte di lasciarmi andare, del resto è quello che vogliamo entrambi, e perché non accontentare i nostri desideri che sono stati sopiti per fin troppo tempo? Sento la temperatura aumentare di colpo non appena percepisco delle dita tatuate accarezzare la mia pelle sotto al tessuto dell'indumento che sto indossando, il quale scivola giù scoprendo la parte superiore del corpo. Gli occhi di Law mi osservano attentamente, studiando ogni ferita rimasta dallo scontro di qualche giorno fa, mi afferra il collo e lo sposta per poi baciare un profondo taglio presente sulla clavicola <Ti giuro che se me lo ritrovo davanti lo scortico vivo per i miei studi> sussurra sulla mia pelle  riferendosi ad Orochi. Non pensavo fosse così protettivo, evidentemente è sempre stato bravo a nasconderlo.

Gli prendo il viso tra le mani e lo avvicino a me per baciarlo, baciarlo e baciarlo ancora. Le sue mani si appoggiano delicate alla mia schiena, e ogni tanto passano vicino al seno, sfiorandolo appena, come se avesse paura di spingersi fin troppo oltre, o forse per paura di farmi male. Proprio nel momento in cui sembra che ci siano contatti più intimi la porta si spalanca facendoci saltare dalla paura <CAPTAIN SEI SVEGL-ODDIO CHE DIAVOLO STATE FACENDO VOI DUE?!> urlano i tre diavoletti che appaiono sempre nei momenti meno opportuni, balzandoci addosso sorpresi. Si soffermano prima ad osservare il capitano che sta coprendo il mio corpo per evitare che scorgano parti private, e poi me, che li guardo con due guance di fuoco <Penguin, Shachi...se non la smettete di guardarci in quel modo vi faccio diventare dei cubetti di tofu> ordina il corvino ghiacciandoli sul posto. Bepo invece rimane attaccato al ragazzo e continua a strusciarsi contro la sua guancia, per nulla sorpreso dalla situazione, ma più preoccupato per le condizioni del suo capitano <Te lo avevo detto io che questi due non me la raccontavano giusta!> dice l'orca <Sempre appiccicati stavate! Captain dovevi dircelo prima!> ribatte il pinguino offeso <E tu Bepo! Tu lo sapevi vero?> dicono in coro i due urlando verso l'orsetto, il quale si ripara come me dietro alle spalle del capitano <I-io...mi dispiace...era un segreto> pronuncia il visone circondato da un'aura improvvisamente cupa, eccolo che come sempre si fa prendere fin troppo dai sensi di colpa. Gli batto una mano sulla schiena in segno di incoraggiamento e gli faccio un bel sorriso, così che possa tornare anche lui ad essere felice.