Passato

479 28 1
                                    

Apro gli occhi dopo passata quella che sembra un'eternità di tempo. Provo a sgranchirmi le braccia che sento rigide come un palo, anche il resto del corpo è indolenzito e dolorante, sembra quasi che abbia fatto a botte! A quanto pare ieri sera ho proprio esagerato, ma come ormai so non imparerò mai la lezione abbastanza bene, ogni volta mi ubriaco sempre troppo. Mi giro verso sinistra notando di essere su qualcosa di estremamente comodo e caldo. Strizzo meglio gli occhi con le mani, e li spalanco nel trovarmi il chirurgo da strapazzo nel letto. Come è possibile che ogni volta me lo ritrovo affianco senza sapere come?! E poi perché dovrebbe trovarsi qui? Non mi dire che abbiamo consumato un'altra notte di passione e nemmeno me lo ricordo! Mi guardo intorno in cerca di prove, i vestiti li abbiamo entrambi addosso e sono puliti, e inoltre non trovo nemmeno tracce di contraccettivi o fazzoletti. Assottiglio gli occhi guardandolo male, sicuramente dopo ieri non è la persona che avrei voluto vedere di più in assoluto.

Mi alzo per andare al bagno e mi guardo allo specchio, sono in uno stato indecente, i miei lunghi capelli castani sono tutti arruffati, e gli occhi altrettanto castani sono contornati da profonde occhiaie violacee. Mi dó una sciacquata e provo a restaurarmi tramite il trucco, mio infallibile compagno, infine finisco il tutto spazzolandomi energicamente. Ok adesso direi che sono passabile. Infilo il mio vestitino rosso, comprato sulla scorsa isola ed esco, notando una sagoma seduta sopra il letto <Trafalgar, mi spieghi come mai sei qui?> chiedo distaccata. Il mio intento ieri era quello di fare pace ma alla fine è andata molto peggio di quanto pensassi. La sua mancanza di fiducia mi ha ferita tremendamente nonostante il nostro rapporto sia soltanto quello di capitano e subordinata <Non ti va di vedermi?> dice sorridendo furbo. Ahhhh quello sguardo mi ha fregata a fin troppe volte <Ci stai prendendo troppo gusto a dormire con me, ho bisogno anche io della mia privacy> dico appoggiando le mani sui fianchi con fare rimproveratorio. Lui si alza e mi viene incontro, io tentenno un pó notandolo così vicino ma cerco di non scompormi troppo <Come ti senti?> chiede cambiando espressione, ora sembra quasi preoccupato <Bene, ma starei meglio da sola> rispondo a tono, non mi piace trattare male chi si comporta bene con me ma sono davvero offesa.

Sospira e si gratta la nuca, poi prende la spada appoggiata al letto e si riposiziona di fronte a me con essa <Scan!> la passa sul mio corpo creando una scansione. Ora che ricordo aveva usato questa tecnica anche su uno dei piccoli visoni feriti, probabilmente riesce a capire subito il problema semplicemente grazie a questo gesto <Hai ancora dell'alcol in corpo come immaginavo, oggi mangi solo riso in bianco> dice proprio come farebbe un dottore <Hey! Non pensare di potermi dare ordini! Sei arrivato solo adesso, Bepo è venuto pure a controllarmi stanotte!> alza un sopracciglio confuso per poi rendersi conto di quello che ho detto <Ero io stupida> mi fermo con il dito puntato contro di lui a mezz'aria, sono impietrita per la brutta figura che ho fatto. Quindi è stato lui ad aiutarmi questa notte? E perchè avrebbe dovuto farlo? Sposto lo sguardo imbarazzata e guardo la porta, direi che è il momento ideale per sgattaiolare via e salvarsi da questa imbarazzante situazione! <Oh...beh, grazie allora. Bene ora io devo proprio andar-> provo a scappare ma mi afferra per il vestito bloccandomi <Non ci pensare neanche, te lo prendo io che non mi fido, aspettami qui> così esce lui e mi lascia sola con i miei pensieri. Penso che quel ragazzo sia davvero bipolare, a volte è gentile e a volte è uno stronzo. Ci vorrebbe davvero un bravo psicologo per capirlo.

Mi siedo sul morbido letto rosa e aspetto pazientemente. Dopo circa dieci minuti il ragazzo riappare in stanza con due ciotole, una di riso per me e una con il ramen per lui. Me la passa e si siede di fianco a me, tutto sotto il mio sguardo incredulo <Non l'ho fatto per gentilezza, l'ho fatto solo perchè mi andava, non farti strane idee> sembra leggermi nel pensiero tanto che mi scappa un sorrisetto divertito <Ahhh Trafalgar sei proprio uno spasso> mi fulmina con gli occhi per poi rotearli al cielo <Zitta e mangia> continuo a ridacchiare tra me e me prima di fermarmi ad osservare la sua ciotola. Il suo ramen sembra davvero delizioso! Mi avvicino come un cagnolino che annusa l'aria e mi appoggio al suo braccio con il mento, aspettando che mi calcoli <Scordatelo> molto spesso dice questa parola ma alla fine la vinco sempre io ehehe <Eddai, solo un cucchiaio!> faccio gli occhi da cucciolo bastonato che di solito non falliscono mai, ho imparato questa tecnica da Bepo <Smettila di fare la tenera!> prova pure a sgridarmi ma io non mollo la presa, sono una testa calda, lo sanno tutti. Vedendo che il mio approccio non sembra fare effetto decido subito di passare al contrattacco, appena si gira per bere dell'acqua gli afferro la ciotola e inizio a mangiare in fretta, questa me l'ha insegnata Luffy e direi che si nota <Hey ridammela!> dice il ragazzo arrabbiato, io in risposta inzio a correre per la stanza come una bimba, saltando da tutte le parti e ridendo a crepapelle. Ecco questi sono i momenti che preferisco con il capitano, dove lo infastidisco per bene!

|•Shambles•|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora