Erano le 14 in punto, Timothèe stava aspettando Selene all'uscita di scuola.
"Eccomi, scusa se ti ho fatto aspettare" disse incrociando le braccia.
"Tranquilla, avevi un'idea su cosa mangiare?"
"In realtà no" disse imbarazzata.
"Okay, allora ti porto in un posto" disse facendole cenno di seguirla.Arrivarono in un meraviglioso posto in mezzo alla natura: 'Le vegetarienne'.
Si sedettero in una panchina, aspettando che qualcuno prendesse loro gli ordini.
"Wow, questo posto è stupendo" disse guardandosi attorno.
"Ti piace? Ci venivo con mia madre qualche anno fa dopo esserci trasferiti, si mangia molto bene"
Annuì."Cosa vi porto?" chiese la cameriera.
"Per me un sandwich con insalata, tonno e maionese" disse Timothèe richiudendo il menù.
"Lo stesso per me, grazie"La cameriera prese i due menù e si allontanò.
"Perciò, da quanto tempo vivi qui?" chiese interessata.
"Da qualche anno, non da moltissimo, tu sei nata qui?"
"Si, io vivo qui praticamente da sempre""Ecco a voi, buon appetito" disse loro, portando i due piatti.
"Grazie"Poco dopo si mise a piovere, iniziò piovigginando e finì per diluviare.
I due ragazzi corsero cercando un riparo.
"Aspetta, tieni la mia giacca" disse mettendole la giacca sulle spalle.
"Grazie", arrossì.Ci fu un attimo di vuoto, come se ci fossero solamente loro due, in mezzo a tanta gente che in quel momento era come se non esistesse.
Si guardarono negli occhi, immobili.
Quando, a spezzare questo momento, Selene ricevette una chiamata.Estrasse il telefono dalla tasca e rispose alla telefonata.
"Si papà, sto tornando" disse quasi annoiata."Ti accompagno io se vuoi" propose il ragazzo.
"Non c'è bisogno, sul serio"
"Dai, sta piovendo almeno ci facciamo la strada insieme, ti tengo compagnia"
"E va bene" disse sorridendo.Iniziarono a camminare sotto la pioggia, riparandosi con la giacca di Timothèe, che era ormai bagnata fradicia.
"Mi sembra di star rivivendo un dejavu, sai?"
"Cioè?" chiese stupito.
"Il giorno del mio compleanno, qualche settimana fa, stava piovendo ed ero davanti alla finestra, credo di averti visto ballare sotto la pioggia" disse ridacchiando.
"Si, effettivamente stavo ballando", proseguì "Ehi non prendermi in giro, non ridere!"
"Scusa, scusa" disse cercando di contenersi per le troppe risate."Eccoci arrivati"
"Ha anche smesso di piovere" le fece notare.
"Già, grazie per la compagnia" disse lei, felice.
"Di nulla, mi ha fatto tanto piacere" disse appoggiandosi al muro dell' appartamento.
"Puoi tenere la giacca se vuoi, si è anche asciugata" continuò lui.
"Oh grazie" disse quasi imbarazzata.
"Di nulla, allora ci vediamo a scuola?"
"Certo, ci vediamo"Timothèe si voltò, iniziando a camminare verso casa sua, che si trovava relativamente vicino a quella di Selene.
"Aspetta!"
Si voltò.
"Grazie ancora"
Sorrise.
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Ciao miei cari lettori,
questo capitolo è un po' più lunghetto, che ne pensate?
So che mi starete odiando per non aver fatto scattare nessun bacio, però è palese che questi due si stanno innamorando l'uno dell'altra, no?
Mi raccomando, per farmi sentire il vostro supporto lasciate una stellina ai capitoli.Alla prossima <3.
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Paper | Timothèe Chalamet
FanfictionTimothèe, un ragazzo timido ma solare, lascia un bigliettino all'interno di un libro, sperando che la misteriosa ragazza della biblioteca decida di rispondergli.