18.devo dirti una cosa

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Timothèe era estremamente spaventato, probabilmente perché aveva paura di sembrare qualcuno che non era.
Questa non era una tattica che usava con tutte, a dir la verità era la prima volta che ci provava con una ragazza, e sicuramente lei non era come 'tutte'.

Non fece in tempo a rispondere al bigliettino che si ritrovò Selene dietro.
"Ei, hai recuperato filosofia?" chiese facendo finta di nulla.
"Si, 8.5" disse sedendosi affianco a lui.
"Grande", accortocciò il foglietto e lo mise in tasca.

"Non c'è bisogno di nasconderlo, so già tutto" disse fredda.
"Tutto cosa?"
"So che ci sei tu dietro i bigliettini"

Sgamato.

"Sei arrabbiata con me?" chiese quasi impaurito.
"Assolutamente no, perché dovrei?"
"Aspetta, non sei arrabbiata?" chiese stupito.
"No, in realtà mi ha fatto piacere avere una sorta di spasimante" confessò sincera.
"Ah davvero?"
Annuì.

"Allora adesso che lo sai, come mai proprio 'Alice nel paese delle meraviglie'? " chiese incuriosito.
"Cioè?"
"La prima volta che ti ho vista stavi leggendo questo libro, per questo motivo ho deciso di mettere lì i bigliettini" spiegò.

"Credo che sia finalmente arrivato il momento in cui tu debba sapere" disse guardandolo negli occhi.
"Sai che puoi parlarmi di tutto, vero?"
"Certo, solo che.."
"Non devi dirmelo per forza se non te la senti, io sono qua e aspetterò il momento migliore in cui vorrei parlarne"
"Grazie, davvero, ma devi sapere"
Annuì.

"Quando avevo circa due anni, mia madre mise al mondo una bambina, la mia sorellina, Chiara, era una bellissima bambina ed era colei che inconsapevolmente sarebbe diventata la mia complice, la mia migliore amica" iniziò a spiegare lentamente.

"Con il passare degli anni, mia sorella decise di iscriversi in piscina, nuotava da sempre, sin da quand'era solo una piccola bambina; nuotare era la sua più grande passione. Così, un giorno, per il suo compleanno decisi di portarla al mare, ricordo come se fosse ieri il suo smagliante sorriso" divenne sempre più seria.

Continuò, "Mise gli occhialini e si tuffò da uno scoglio, io stavo preparando il pranzo, i sandwich con tonno e maionese, proprio come piacevano tanto a lei.
Dopo un po' di tempo iniziai a chiamarla, non ricevendo mai nessuna risposta"

Si tolse il giubbotto.

"Pensando che si fosse allontanata troppo, mi avvicinai all'acqua, e l'unica cosa che vidi era il suo fragile corpo in acqua" le scese una lacrima.

"Pensavo che mi stesse facendo uno scherzo ma non la vedevo neanche respirare, quindi mi gettai in acqua e la ritrovai morta, aveva sbattuto la testa tuffandosi"

Prese un bel respiro e continuò.

"Mi sono sentita in colpa per interi anni, perché se quel giorno non l'avessi portata al mare, probabilmente adesso sarebbe ancora qui con me, perciò,quando mi hai vista stavo leggendo 'Alice nel paese delle meraviglie' perché in qualche modo mi ricorda lei, e tutte le volte che gliela leggevo prima di andare a dormire"

Si sentì tremendamente in colpa, non aveva la più minima idea della storia che ci fosse dietro a quel libro.

"Vieni qui" disse avvolgendola a sé.
"Va tutto bene, okay?" disse cercando di farla smettere di piangere.
"Mi dispiace non avertelo detto prima, ma non n'è avevo le forze" spiegò stringendosi forte a lui.
"Tranquilla", le asciugò le lacrime con I polpastrelli delle dita.

"Anche io devo dirti una cosa"

Si stavano raccontando l'un l'altro.
Timothèe stava raccontando a Selene ciò che lui e sua madre avevano subito nel corso degli anni, e Selene era pronta ad ascoltare e a consolarlo se ne avesse avuto bisogno.
Entrambi capirono, in quel momento, di essere più di due semplici ragazzi, avevano superato dei traumi troppo pesanti per la loro età, ma li avevano affrontati e adesso erano pronti a passare oltre, insieme.

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Ciao miei cari lettori,
potrei mettermi a piangere letteralmente.
È da giorni che provo a scrivere questo capitolo nel miglior modo possibile e spero davvero di esserci riuscita.
Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate una stellina al capitolo per farmi sentire il vostro supporto.
Ve lo sareste mai aspettati?

Alla prossima <3

Paper | Timothèe Chalamet Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora