Selene non stava bene, affatto.
Con suo padre in ospedale non riusciva a pensare ad altro, non riusciva neppure a studiare.Timothèe non stava bene quando la vedeva star male, perciò faceva di tutto per migliorarle la giornata.
"Hey hey, guarda un po' cosa ti ho portato?" disse con un vassoio in mano.
"Come facevi a sapere che li adoro? Grazie" disse sorpresa.In realtà non lo sapeva, non sapeva che i biscotti con le gocce di cioccolato fossero i suoi preferiti, voleva soltanto addolcire i suoi momenti no.
"Magia" disse sedendosi accanto a lei.
Si mise una penna sul labbro iniziando a dire: "Non lo so fare, non ci riesco"
"Tranquilla, ti aiuto io""Allora, qui devi fare la radice quadrata e poi moltiplichi il risultato per due va bene?" disse spiegandole l'esercizio.
"Fai sembrare tutto così facile"E adesso cos'avrebbe dovuto rispondere?
Si, è tutto facile, almeno per adesso."Scusa, non è giornata", si scusò.
"Non devi scusarti con me , davvero, tranquilla"
"Si che devo, ultimamente ti sto trattando malissimo, cosa posso fare per farmi perdonare?"
"Mhh potresti cenare qui, che ne pensi? Mia madre tornerà a breve" propose.
"Va bene", sorrise."Comunque dovresti invitarmi da te più spesso"
"Addiritturaa"
"Si, e se non ricordo male non ho ancora visto la tua camera" disse iniziando a salire le scale.
"Aspetta, c'è un po' di disordine"Odore di libri nuovi appena rilegati.
La stanza è graziosa, piena di libri dappertutto e ben disposta.
Il colore delle pareti ricorda proprio Timothèe, arancione quasi rosa, un colore caldo, autunnale."Sbaglio o quello è un pianoforte?" chiese incuriosita.
"Non sbagli"
"Sai suonarlo?" chiese passando la mano sui tasti.
"Qualcosina" disse quasi imbarazzato.
"Cioè, tu sai suonare il pianoforte e non mi ha mai detto nulla?" chiese sbalordita.
"Non vado mica in giro dicendo che so suonare il pianoforte""Dai suonami qualcosa"
"No, dai non c'è bisogno"
"Ti prego, mi renderebbe molto felice sentirti suonare qualcosa per me"
"Okay ma non meravigliarti, potrei sbagliare da un momento all'altro, ho studiato piano per solo qualche anno" spiegò.
"Va bene"Si sedette sul pouf, si sistemò la giacca e aprì l'anta del pianoforte.
Mise le dita su 3 tasti ed iniziò a suonare.Le note erano semplici, la melodia armoniosa.
Non toccava il piano da molto, troppo tempo.Selene lo guardava affascinata, come se non avesse mai sentito qualcosa di più bello, di più delicato.
Si sedette affianco a lui e si lasciò trasportare dalla melodia.
"Sono un po' arrugginito, non suono da anni, dovrei fermarmi" disse smettendo di suonare.
"No, continua"Riappoggiò le sue delicate mani sugli ormai vecchi tasti, e continuò a suonare.
Ad un certo punto, sentì una sorta di peso sul suo braccio: la sua mano.
"Cosa c'è?" chiese quasi sussurrando.
Non rispose.Nella sua testa pensò molto allungo se fare questo gesto o no, ma sapeva che non se ne sarebbe pentita.
Si avvicinò lentamente, guardandolo negli occhi e lo baciò sulle labbra.
Era un bacio che stavano aspettando entrambi da fin troppo tempo.Fu un bacio lento, casto, pieno di sentimenti ed emozioni.
E questo cos'avrebbe significato per la loro amicizia?
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Ciao miei cari lettori,
quanto state urlando da 1 a 'VIVA TIMOTHÈE E SELENE"?
E finalmente ci sono riusciti, si sono baciati dopo ben 12 capitoli.
Ci tengo a dire che amo alla follia il film 'La sposa cadavere" e mi è sembrato azzeccato mettere un pezzettino della melodia suonata da Victor, ovvero la stessa melodia che suona il nostro Timothèe in questo capitolo, ascoltatela attentamente.
Per favore non uccidetemi per averlo fatto finire così, vi prometto che il prossimo capitolo sarà ancora più bello ed emozionante.Alla prossima <3.
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Paper | Timothèe Chalamet
FanfictionTimothèe, un ragazzo timido ma solare, lascia un bigliettino all'interno di un libro, sperando che la misteriosa ragazza della biblioteca decida di rispondergli.