Era il 25 Dicembre, giorno di Natale.
"Mamma sei pronta?"
"Si, due minutini e andiamo" disse spruzzandosi il profumo."Okay sono pronta... ma tu no" disse guardandogli i capelli.
"Si che sono pronto"
"Oh no, prendi questo" gli passò un pettine.
"Ma così si rovinano"
"Non si rovinano se per una volta li lasci liberi, adesso andiamo" aprì la porta.Nel frattempo, la famiglia di Selene stava preparando la tavola.
"Ecco i tovaglioli che mi hai chiesto"
"Grazie tesoro, ma vai a sistemarti che saranno qui a breve"La tavola era imbandita, dall'antipasto al dolce.
Olive condite, formaggi, salumi, crostini, sformati, lasagna, spezzatino, pasticcini, torta, crostata.
C'era di tutto, dal cibo alle bevande.
E come programmato, passarono ore e ore in sala da pranzo, a mangiare.
"Scusate, io sono piena" disse Selene posando la forchetta.
"Anche io" Timothèe alzò le mani."Va bene, allora io vi do una mano a sistemare"
"Grazie cara, voi andate di là che ho acceso la sfufa"Si misero sul letto.
"Io avevo intenzione di portarti a pattinare ma con la pancia piena mi sembra di non riuscire neanche a camminare""Non riesco ancora a credere che abbiamo un viaggio a Parigi a disposizione!" esclamò euforica.
"Neanch'io, effettivamente non pensavo ci facesse un regalo"
"Dai è stato carino"
"Anche troppo" disse scoppiando a ridere."Dai andiamo, prima che chiuda" disse prendendo sù la sua borsa.
"Non devi per forza far finta che sia tua figlia" disse riferendosi alla borsa che le aveva regalato la sera prima."Sei serio? Nemmeno il tempo di darti il portachiavi che l'avevi già appeso alle chiavi della macchina" rise.
"Okay, hai vinto tu"
"Non c'è nessuno" gli fece notare, cercando di allacciare i lacci dei pattini.
"Strano""Aspetta, ti aiuto" si inginocchiò davanti a lei e le legò i lacci.
"Grazie" sorrise."Andiamo?"
Annuì."Ma tu sai pattinare?"
"Assolutamente no""E allora perché mi hai portata qui?" chiese confusa.
"Insegnami" disse mettendo un piede in pista.
"Va bene, dammi le mani e prova ad indietreggiare"
"Così?" disse trascinando i piedi all'indietro.
"Si ma... attento!" urlò vedendolo scaraventato per terra."Ahahahahahah" scoppiò in una grossa risata.
"Sei un'insegnante pessima" disse con il broncio.
"Hai ragione, scusa" disse cercando di coprire la sua risata, continuò, "Cambiamo lato, dammi il braccio e prova ad avanzare"
E così fece.
Dopo un po' Selene si staccò dal suo corpo, guardandolo pattinare da solo.
"Guarda, so pattinare!" urlò euforico, prima di sbattere la faccia sul vetro della stanza.
"Okay, scherzavo" disse subito dopo.
"Corro a prenderti del ghiaccio""Ecco qua, adesso va meglio?" disse passando lentamente il blocchetto di ghiaccio sulla ferita.
"Mhm mmh" disse annuendo.
"Stai fermo"La verità era che avrebbe preferito sbattere la faccia ovunque per vederla prendersi cura di lui, così premurosa e cauta.
La verità è che avrebbe girato il mondo con lei, solo per vederla felice, per ammirare il suo bellissimo sorriso.
"Che c'è?" chiese sentendosi osservata.
"Sposami" disse tutto d'un tratto.
"Abbiamo a malapena 18 anni, io ne ho 17 Timmy" disse colta di sorpresa.
"Hai ragione, ma un giorno sposami, fallo e basta"
"Lo farò" disse lasciandogli un bacio sulla guancia, sopra la ferita."Chiedimi di sposarti e ti dirò di sì, ti dirò sempre di sì"
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Ciao miei cari lettori,
voglio piangere.Cioè ma di cosa stiamo parlando?😭😭
Io letteralmente Innamorata di questi due, ma che devo fare🥲?Chissà che succederà fra un paio di anni, secondo voi si sposeranno davvero?
Alla prossima <3
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Paper | Timothèe Chalamet
FanfictionTimothèe, un ragazzo timido ma solare, lascia un bigliettino all'interno di un libro, sperando che la misteriosa ragazza della biblioteca decida di rispondergli.