"Quindi com'è andata la verifica?" chiese curioso.
"Diciamo che poteva andare meglio"
"Fammi vedere"
Girò il foglio.
"Hai preso 8, 8 cazzo!" esclamò fiero di lei.
"Solo grazie a te", arrossì."Credo sia il momento di parlare con mio padre" le disse serio.
"Vuoi che sia presente?"
"Si, ti va di andare adesso?"
"Andiamo" disse prendendo il suo cappotto.Arrivati a casa, Selene salutò cordialmente Monica e si sedette sul divano, affianco a Timothèe.
"E adesso?" chiese preoccupata.
"E adesso lo chiamiamo, mamma hai il numero, giusto?" chiese rivolgendosi alla madre.
"Dovrei averlo, aspetta che controllo" disse iniziando a scorrere fra i contatti.
"Eccolo qua" disse poco dopo.
"Ci parlo io"'Sono Timothèe, se vuoi parlare vieni adesso a casa o mai più'
chiuse la chiamata.Breve, efficace e conciso.
Ha funzionato.Dopo qualche minuto sentì suonare il campanello.
Faceva uno strano effetto vederlo ridotto in quel modo, vestiti tramandati, volto pieno di tagli.
"Entra" disse aprendogli la porta.
"Figliolo è un piacere vederti", disse dopo essersi seduto accanto alla moglie,
"Ciao Monica""Ciao" fu l'unica parola che disse.
"Perché sei qui?"
"Non mi sembra doveroso rispondere davanti alla... tua ragazza, non credi?"
"Io invece penso che dovresti iniziare a parlare prima che ti dia un cazzotto sul naso"
Selene gli prese la mano, quasi per tranquillizzarlo.
"Sta' calmo, ragazzino"
"Non hai risposto alla mia domanda" gli fece notare."Volevo vedervi, vi siete costruiti una bella vita a quanto vedo", iniziò a guardare ogni angolo del salotto.
"Perché ci pedini?" chiese agitato.
"Dovevo pur trovare un modo per cui farvi capire che sono qui, no?", rise.
"Potevi anche venire a bussare civilmente, al posto di seguirci tutto quanti"
"Non sarebbe stato efficace""Che cosa vuoi?" chiese Selene.
"Voglio trovare un accordo"
"Che genere di accordo?" chiese Timothèe curioso.
"Per legge, io e tua madre siamo ancora sposati, e tu sei mio figlio, mi farebbe piacere vederti qualche volta" spiegò."Ma con quale coraggio? Con quale coraggio vieni qui dopo anni per fare il padre protettivo?
Ma ti rendi conto di ciò che ci hai fatto?" si alzò."È acqua passata, ormai" disse facendo un gesto con la mano.
"Forse per te, ma non per me" urlò arrabbiato.
"Cosa prevede questo accordo?" Selene lo interruppe.
"Voglio chiedere le carte per il divorzio, alla condizione che ogni tanto, magari a Natale, stia una giornata con mio figlio" spiegò aggiustando la manica della giacca."Questa cosa non è fattibile, io non ho più intenzione di vederti, lo capisci o no?" sbottò.
"Prima di dare una risposta definitiva, pensiamoci bene Timmy" gli disse lei dolcemente.
"La tua ragazza sembra molto intelligente, passo domani con le carte, sta a voi la decisione", uscì dall'appartamento."Brutto stronzo, ma che cazzo gli dice il cervello?" urlò sbattendo un pugno sul tavolo.
"Adesso dobbiamo calmarmi tutti quanti,va bene? Dovete prendere una decisione importante e purtroppo arrabbiandosi non concluderemo nulla di concreto" disse avvicinandosi lentamente a lui.
"Hai ragione, scusami""Mamma tu cosa ne pensi?" chiese cercando di calmarsi.
"Non voglio che ti veda, tanto meno che ti torturi facendo il padre protettivo", fece una breve pausa, "Perciò, non c'è bisogno del divorzio, va bene? L'importante è che non ti faccia del male"
"No mamma, deve sparire dalle nostre vite, e preferisco di gran lungo sacrificarmi, lo vedrò si e o no due volte all'anno, non è un problema per me" spiegò.
"Tesoro non devi se non te la senti, davvero"
"Mamma, lo farò, stai tranquilla" disse accennando un sorriso.
"Non voglio che ti accada nulla di spiacevole" disse sedendosi accanto a lui.
"Le posso assicurare che non accadrà nulla di brutto a suo figlio", Selene accennò un sorriso.-
Ciao miei cari lettori,
che ne pensate?
La storia si sta iniziando a fare fitta.
Ne approfitto per farvi gli auguri di buon anno (un po' in anticipo).
Come avete passato il Natale?Alla prossima <3
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Paper | Timothèe Chalamet
FanfictionTimothèe, un ragazzo timido ma solare, lascia un bigliettino all'interno di un libro, sperando che la misteriosa ragazza della biblioteca decida di rispondergli.