Timothèe, un ragazzo timido ma solare, lascia un bigliettino all'interno di un libro, sperando che la misteriosa ragazza della biblioteca decida di rispondergli.
Mercoledì pomeriggio, Selene si trovava sul suo letto, accanto a Chiara.
Stavano riallacciando i rapporti. Chiara aveva passato un brutto periodo, ma nonostante ciò continuava ad interessarsi della vita della sua amica, forse anche un po' troppo.
"Credi che abbia esagerato con Timothèe?" chiese preoccupata. "Assolutamente no, un po' se lo merita" "Ma tu sei sicura che quel giorno stesse parlando di me?" "Selene, ti ripeto, l'ho sentito dire delle cose orribili, e ancora non capisco perchè tu non l'abbia lasciato" ammise sincera, l'amica. "Okay" sibilò poco convinta.
"Con chi andrai al ballo?" le chiese. "Mi ha invitata Joe, il ragazzo della 4 F" disse Chiara con voce bassa, "e ho già preso l'abito" "Effettivamente dovrei andare a fare un po' di shopping per il party" riflettè.
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"Perciò andrai con lei al party?" gli chiese la madre. "Non credo proprio, mamma" disse Timothèe rattristato. "Ma le hai parlato?" chiese incerta. Annuì. "E allora cosa stai aspettando?" "Ma cosa diavolo dovrei fare? Le sono sempre stato accanto, cos'altro vuole ancora?" "Le ragazze vogliono grandi gesti, e se lei ha dei dubbi, falla redimere" "Non cambierà idea con un mazzo di fiori" disse posando lo zaino sul pavimento. "Non puoi saperlo se non ci provi"
'E se mia madre avesse ragione?' si chiese improvvisamente.
Prese immediatamente le chiavi dell'auto, correndo per il corridoio. "Grazie ma' " urlò uscendo di casa.
Si mise in macchina, cercando il fioraio più vicino e si precipitò sotto casa sua.
Nel frattempo, Chiara era andata a casa, e Selene stava conversando con sua madre.
"Ho un piccolo regalino da farti" disse entrando nella sua stanza con una lunga scatola.
Una larga scatola rossa di velluto con una scocca color oro.
"Non nulla di che, ma spero ti piaccia"
Selene aprì la scatola. Un vestito corto rosa cipria di velluto semitrasparente, ricco di brillantini e glitter color argento, con una particolare scollatura all'americana, con le scale coperte ed il collo coperto.
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"Era il mio vestito del ballo di fine anno, è un po' vecchiotto ma credo che ti vada bene" "Non posso indossarlo, era il tuo abito" "È un regalo, e poi piaceva molto a tua sorella, sai? Indossalo per lei" "Va bene, lo indosserò per lei"
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Timothèe suonò al citofono, in speranza che le avrebbe aperto Selene.
"Ciao Timothèe, è da un po' che non ti vedo, come stai?" gli disse il padre, una volta aperta la porta. "Bene grazie, lei come sta?" "Molto bene, Selene adesso è di sopra, sali pure" "Grazie", salì le scale.
Selene sentì bussare alla porta. "Mamma, ti ho già detto che metterò metterò vestito"
Si aprì la porta. "Tuo padre mi ha lasciato entrare", prese un grosso respiro, "questi sono per te" disse porgendole i fiori.
Girasoli. Erano sempre stati i suoi preferiti.
"Grazie, sono bellissimi" disse mettendoli in un vaso.
"Selene" le prese il braccio. Si voltò. "Vieni al party con me", sorrise, "questo è il mio grande gesto, la mia dimostrazione"
In quell'esatto momento iniziò a pensare alle parole di Chiara. Ne sarebbe valsa la pena? Vai al diavolo, Chiara. Fanculo tu e ciò che hai detto.
"Non riesco ad essere arrabbiata con te, Timmy", lo baciò.
- Ciao miei cari lettori, scusate l'assenza ma ultimamente sono piena di compiti in classe e interrogazioni, ad esempio questa settimana ho avuto 9 interrogazioni orali🥲🥲.
Ma la vera domanda è, Chiara ha davvero sentito qualcosa? E sì, cosa?
Quanto sono carine le madri di Timothèe e Selene?😫
