18. And Thne There Were Two

7.5K 329 18
                                    

AND THEN THERE WERE TWO

Camminai leggendo la lettera più e più volte. Era da parte di mio fratello, David. Mi aveva scritto per dirmi che mancavo molto alla mia famiglia. E che avevano cercato di mettersi in contatto con me nelle ultime settimane, ma il mio telefono era spento. C'era anche scritto che non vedevano l'ora di vedermi a Natale. E io non vedevo l'ora di vedere le loro faccie.

Mi lasciai sfuggire un sospiro triste prima di far cadere la lettera sul pavimento, e prendere la prossima.

In tutto questo tempo, che ero stata prigioniera di Zayn, avevo accumulato un bel po di posta. La maggior parte di esse erano da parte della scuola che minacciava di bocciarmi per la mia scarsa partecipazione. Si, e la colpa di chi è? Permettetemi di darvi un suggerimento, il suo nome fa rima con rain (pioggia). E insane (folle). E pain (dolore). Ed è un rompicoglioni.

"Va tutto bene, piccola?" Chiese Natasha sedendosi sul divano. Mi morsi il labbro annuendo, ripiegando tutte le lettere della scuola, che poi avrei consegnato a Claire.

Quindi non era passato niente inosservato a Natasha.

"Che è arrivato?" Chiese scompigliando i capelli rossi di Natasha. Claire mi guardò sorridendo.

"Oh, niente, sono solo delle fatture. Tocca a me pagare questo mese." Mentii nascondendo le lettere. Non volevo isolare Natasha dalla conversazione, ma era per il suo bene.

"Mmh, sono sicura che sono solo fatture." Alzò gli occhi, stufa delle nostre bugie. Prese una rivista e cominciò a sfogliarla.

"Bhe, io vado a prepararmi per il seminario di questa sera. Non aspettatemi." Disse Claire avviandosi per il bagno. Natasha si sedette affianco a me in silenzio, per poi sorridere.

"Ho un idea geniale!" Strillò con il suo accento particolare.

"Spara." La incoraggiai con un sorriso. Era difficile non apprezzare Natasha. Pur avendo la sua migliore amica in un altro paese, pur avendo i suoi due compagni di stanza, ovviamente, che mantenevano un segreto ed essere sempre lasciata fuori dalle conversazioni, stava cercando di essere una buona amica.

"Dal momento che Claire non ci sarà questa notte, possiamo fare una notte tra amiche. Ci mettiamo lo smalto, guardiamo un film e cuciniamo!" Iniziò a saltellare per tutta la stanza contenta dell'idea.

"Sembra divertente, ma non posso stasera. Che ne dici di domani?" Rifiutai. 

Ad essere onesta, questo era quello che volevo fare il venerdì sera, ma non avevo scelta.

"E perchè sei così occupata?" Chiese. Mi strinsi nelle spalle. Vogliore dire, che dovevo dirle? 'Mi dispiace, non posso uscire perchè questo capobanda malato mi vuole portare ad un appuntamento'? Si, sono sicura che suona bene.

"Ehm, io vado..." Veloce, pensa ad una bugia. "Vado... a, ehm, al supermercato." Mormorai. Che cosa? Che razza di bugia era?

Delusione e dolore attraversarono il viso di Natasha, prima di trasformarsi in un sorriso.

"Va bene, se lo dici tu..." Alzò gli occhi entrando nella sua stanza. Mi lasciai sfuggire un sospiro tremante e il senso di colpa m'invase. Povera 
Natasha. Pensava che noi la odiavamo, quando invece la stavamo solo proteggendo.

Andai nella mia camera dove Claire si stava facendo i capelli. Silenziosamente mi vestii e truccai.

"Sì, sei perfetta per stasera. Chiamami se hai bisogno di me." Sussurrò posando una mano sulla mia spalla.

"Grazie Claire-Bear." Borbottai.

"Bhe, io vado!" Gridò lasciando la stanza. Cominciai a mettermi gli orecchini quando venni interrotta.

"Han! Vieni qui!" La voce di Claire mi chiamò, così mi precipitai in salatto per vedere che succedeva.

Vicino alla porta c'era una pila di valige. Natasha era lì, in mano aveva dei vestiti. I suoi grandi occhi marroni erano lucidi, ma il suo viso era 
inespressivo come una pietra.

"Che succede?" Sussurrai, conoscendo già la risposta. Claire si voltò verso di me, con le lacrime agli occhi.

"Me ne vado." Sussurrò Natasha.

"C-cosa? Perchè?" Mi avvicinai a lei.

"Non so che sta succedendo t-tra voi d-due, ma non volete dirmi niente. Non mi volete intorno, ma non posso stare fuori tutto il tempo. Vado da degli amici. Qualsiasi cosa sta succedendo, spero venga risolta." Si girò per andarsene.

"Natasha! Aspetta. Per favore, non te ne devi andare. Ci dispiace, ma non puoi capire." Non lo volevo spiegare così male. Non volevo che se ne andasse.

"Hai ragione, non capisco." Aggiunse. "E non posso continuare in questo modo. Forse possiamo vederci per un caffè, ok?" Soffocò le lacrime. Ci precipitammo ad abbracciarla, prima di guardarla uscire fuori.

Dovevamo lasciarla andare.

"Starà al sicuro." Sussurrò Claire.

"Starà bene. Non si sentirà lasciata fuori." Aggiunsi tristemente. Claire mi guardò tristemente prima di prendere la borsa e partire per il suo seminario.

Prima Miranda dopo la bocciatura. Ora Natasha grazie al nostro 'segreto'. 

Risi amaramente.

Entrai nella mia stanza, per finire di prepararmi per il mio così eccitante appuntamento.

Tenni il fiato sospeso sbirciando fuori dalla finestra. Notai un'auto familiare. Non vidi la sua faccia, ma appena uscì fuori potei vedere i suoi muscoli rigidi.

Lo guardai nervosa mentre s'nfilava la sua gicca di pelle. Tirò fuori una sigaretta e dopo averla fumata la buttò a terra schiacciandola con la punta degli anfibi. Lo vidi girarsi e il mio cuore si fermò.

I suoi occhi erano infuriati e le sue mani tremavano leggermente. C'era un ombra scura sopra la sua faccia. Attentamente mi allontanai dalla finestra. Era già incazzato e non avevo nemmeno avuto la possibilità di fare qualche commento sarcastico.

Merda.

Aspettai qualche minuto prima di sentire la rabbia dietro la mia porta. Con attenzione l'aprii, mostrandomi un Zayn fumante.

Mi sfiorò passandomi affianco, per poi fermarsi al centro del mio salotto. Tranquillamente chiusi la porta girandomi verso di lui.

Appena mi avvicinai, mi lasciai sfuggire un rantolo scioccato.

"Cosa è successo?" Mi coprii la bocca con la mano. Zayn distolse lo sguardo da me con rabbia.

"Niente. Andiamo." Andò verso la porta, ma stupidamente scivolai davanti a lui prendogli le guancie tra le mani.

Era scioccato delle mie azioni.

Deglutii spaventanta, controllando il livido di Zayn.

"Non andiamo da nessuna parte." Decisi. Strinse gli occhi verso di me, afferrandomi i polsi.

"Che cosa hai detto? Imrpovvisamente prendi tu le decisioni?" Sbottò. Sospirai strappando i polsi dalla sua presa.

"Zayn, per l'amore di Dio. Hai un occhio nero!" Non avevo mai visto Zayn con un qualsiasi tipo di lesione prima, quindi vederlo con un occhio nero e un labbro rotto era uno shock.

"Sì, lo so cazzo, Hanna!" Sbottò. Mi lasciai sfuggire uno sbuffo arrabbiato prima di prenderlo per un braccio e portarlo in bagno. 

Gli lasciai andare il braccio e cominciai a scavare attraverso l'armadietto disordinato dove si trovavano i medicinali. Chiuse il coperchio del water sedendosi sopra, guardandomi.

"Ok, allora cos'è successo?" Chiesi iniziando a lavorare su di lui. I suoi occhi scuri mi guardarono velocemente per poi fissare dritto.

"Non sono affari tuoi." Ringhiò. Alzai gli occhi.

"Che cosa tu e la tua band con il testosterone alto fate? Spacciate droga?"

"Cosa ho appena detto?" Sbottò. "Fatti gli affari tuoi, cazzo."

"Zayn. Se hai intenzione di forzarmi ad uscire con te, scordatelo. Se non parli, non esco." Mi lamentai. Alzò le sopracciglie verso di me alzandosi. Quando mi girai, andai a sbattere contro il suo petto.

"Pensi di avere altra scelta?" Ridacchiò cupamente. Mi allontanai da lui tornando in cucina.

"Certo che lo so." Mi seguì. La sua mano afferrò il mio braccio. Mi lasciai sfuggire un gemito di dolore quando mi girò facendomi sbattere contro il suo petto.

"Se devo, ti trascino fuori. Ormai dovresti saperlo, tesoro." Minacciò. 

"E io mi metto ad urlare." Ribattei.

"Io urlerò più forte." Sibilò chinandosi in modo che i nostri occhi si guardassero. Alzai gli occhi.

"Gesù, mi hai chiaramente costretta ad entrare nella tua vita privata. Uscirò con te, ma mi aspetto qualche sforzo da parte tua Zayn." Lo rimproverai.

Afferrai la mia borsa aspettandolo vicino alla porta. Sentii i suoi passi pesanti. Mi girò sbattendomi contro il muro.

Lo sapevo.

Chiusi gli occhi, in attesa di un colpo, invece le sue labbra morbide incontrarono le mie. Per qualche motivo, decisi di ricambiare quel bacio.

note:

so che non pubblico da un mese, ma è stato un mese pieno. diciamo che sono ancora sotto shock per la notizia di Zayn, ma sto cercando di fare il mio meglio per non sembrare demoralizzata. Quindi niente, spero vi piaccia e spero state bene. Per qualsiasi cosa, potete contattarmi. Rispondo sempre a tutte <3

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora