21. Misunderstanding

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MISUNDERSTANDING


Quella notte sarai stata la ragazza che Zayn volesse che fossi. Pensai che almeno per una volta gli avrei potuto far fare buona figura di fronte ai suoi amici.


Non avevo idea di che tipo di attività svolgevano Zayn e i ragazzi, ma sono sicura che non fosse niente di legale. Sono la gang di cui tutta Londra ha paura, non può essere qualcosa di buono. Forse Zayn aveva ragione. Forse avrei dovuto ascoltarlo.


Ma poi, forse no.


Non faceva parte della mia natura.


Entro la fine della notte tutti i ragazzi, ubriachi, svennero in soggiorno. Feci i letti nella stanza degli ospiti, dove dormirono Danielle ed Eleanor, mentre io decisi di andare a dormire nel letto di Zayn. Volevo svegliare i ragazzi ma decisi che non era un'idea intelligente, quindi li lasciai dormire nelle loro posizioni scomode mentre io avrei dormito nel letto gigante di Zayn.


Voglio dire, avrei condiviso il letto con Eleanor e Danielle, ma sarebbe stato scomodo. Così, mi addormentai. In realtà dormii abbastanza bene. L'odore di Zayn sulle lenzuola mi confortava. Un profumo muschiato mescolato con l'odore delle sigarette.


La mattina dopo mi svegliai in preda al panico. Erano passate le undici ed io avevo perso un'altra lezione...


Probabilmente avevo intenzione di lasciare la scuola. Voglio dire, non partecipavo mai alle lezioni. Solo che non volevo che i miei genitori rimanessero delusi da me, ma che altra scelta avevo? Dire loro che ero distratta da una relazione forzata con un capobanda violento e spesso psicopatico? Già, forse era meglio non dire niente.


Mi strofinai gli occhi scivolando fuori dal letto. Rapidamente indossai una maglietta di Zayn, raccogliendo i capelli in una crocchia. Tolsi il trucco della sera prima e andai a controllare cosa avevano combinato i ragazzi nel soggiorno.


"Zayn" sussurrai, stringendolo delicatamente. Giaceva in una posizione scomoda sul divano, con la testa appoggiata a un angolo scomodo.


"Zayn" sussurrai di nuovo. Lui gemette colpendomi le mani.


"Lasciami in pace" mormorò assonnato. Risi leggermente alla sua ruvida e sexy voce mattutina.


"Se non ti alzi, mi siedo su di te" lo minacciai. I suoi occhi rimasero chiusi, ma sorrise. Le sue mani afferrarono per la vita, tirandomi su di lui.


"Non mi hai appena minacciato" sbottò sorridendo. Mi abbassai portando il mio viso vicino al suo.


"Oh, ma l'ho fatto" lo presi in giro. I suoi occhi si aprirono lentamente, i nostri nasi si toccavano quasi. Il suo sorriso aumentò.


"Sei bella di mattina" sussurrò.


"E tu probabilmente sei ancora ubriaco. Non sono truccata" sorrisi amaramente. Lui arricciò le sopracciglia.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora