LIKE A CHILD
Sapevo che la lotta e la ribellione erano inutili. Zayn era un ragazzo forte, molto più forte di me, quindi tutti i pugni e calci che gli davo non avevano alcun effetto su di lui. Ma comunque continuai a combattere.
Entrammo nel garage per poi dirigerci verso gli ascensori. Zayn mi portava stile pompiere, facendomi agitare sulla sua spalla cercando di convincerlo a mettermi giù.
Epic Fail.Ma quando le porte dell'ascensore si chiusero e Zayn premette il numero del suo piano, mi mise in piedi. Non potevo comunque correre da nessuna parte, visto che eravamo intrappolati in ascensore, ma Zayn continuava a stringere il mio braccio tenendomi al suo fianco.
"Lasciami andare, coglione" sibilai. I suoi occhi rimasero a guardare avanti concentrato. Fece finta di non avermi sentito, ma sapevo che mi aveva capito visto che aveva stretto più forte il mio braccio.
Sentii le sue dita scavarmi nella carne, il palmo della mano premuto nel mio braccio. Mi lasciai sfuggire un piccolo gemito di dolore, ma fece finta di non sentirlo.
"Zayn, ow" sottolineai. Lui alzò gli occhi, guardando in avanti. Le porte si aprirono, rivelando il suo appartamento. Zayn mantenne la presa su di me, portandomi nel salotto per poi gettarmi sul divano.
Si allontanò da me, entrando in cucina. Potei sentire il mio cuore battere fuori dal mio petto. Avevo perso il dolce Zayn solo perché avevo cercato di lasciarlo? Mi sentii una stupida, avevo completamente dimenticato la sua infanzia, quindi avevo riaperto vecchie ferite a Zayn, che aveva ovviamente reagito male.
Capivo il suo dolore. Eppure, sentivo che Zayn avesse reagito in modo esagerato... ma quello faceva parte di lui, no? Una reazione eccessivamente violenta.Mi feci scivolare dal divano premendo il pulsante per l'ascensore. Quando arrivò, entrai dentro e spinsi per il garage. Non si mosse.
Certo che no.
Ma me lo aspettavo. Come avevo imparato dalla prima visita qui, l'ascensore di Zayn si muoveva solo con una chiave.
"Sai che non puoi andare da nessuna parte, tesoro" la voce di Zayn attirò la mia attenzione. Alzai lo sguardo verso di lui, era appoggiato alla porta con le braccia incrociate al petto.
"Valeva la pena tentare" ribattei, rientrando nel suo appartamento. La mia voce uscì forte e calma. Ma tutto il mio corpo tremava di paura, ma in qualche modo riuscii a nasconderlo.
Beh, almeno ci speravo."Non ho intenzione di farti del male, non dovresti essere così spaventata" disse piano Zayn.
"Che cosa ti aspetti che dica, Zayn?" sbottai con rabbia.
Guardai il pavimento per poi sospirare e sedermi sul divano, guardando lontano da lui. Dopo qualche istante, parlò.
"Che cosa vuoi per cena? Stavo pensando di ordinare cinese, perché io non ho voglia di cucinare e tu non lo sai fare" cominciò una nuova conversazione, come se nulla fosse. Guardai verso di lui incredula, prima di alzarmi dal divano. Lo ignorai completamente, camminando verso lo studio. Sapevo che sapeva quello che stavo per fare, ma per qualche ragione, non mi seguì.
Entrai nel suo grande studio, con la scrivania di mogano e la finestra. Guardai verso il basso e sorrisi quando vidi la scala antincendio. Guardai dietro di me nervosa, in attesa di un Zayn arrabbiato.
Nessuna traccia di lui.
Era quasi come se volesse farmi scappare. Feci un respiro tremante e afferrai la finestra, spingendola lentamente.
Non si mosse.
Provai di nuovo mettendo tutte le mie forze.
Nessun movimento.
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Monster Inside Him [ita] (COMPLETA)
FanfictionHannah Olsen era una ragazza americana che studiava all'Università di Londra. Era una ragazza normale, aveva una famiglia normale, una vita normale, tutto era normale. Fino a quando non incontra Zayn Malik. -ESTRATTO DAL CAPITOLO NOVE- "Possiamo far...