11. Fire Escape

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FIRE ESCAPE

"Apri, tesoro." Disse gentilmente Zayn dall'altra parte. Bussò alla porta, così mi appoggiai al muro più lontano.

"Non ho nessun problema ad abbattere questa porta, tesoro. Aprila adesso." Chiamò di nuovo a bassa voce. Non risposi. Non potevo.

Non volevo. 

"Hannah!" Gridò, rompendo la calma di prima. Sentii un botto forte alla porta. Era il suo pugno, senza dubbio. Ero improvvisamente grata per la barriera di legno tra me e lui. Non riuscivo a immaginare cosa sarebbe successo, se non ci fosse stata la porta.

"Bene! Vediamo quanto ti piace stare lì dentro per un’intera giornata! Sicuramente uscirai prima del previsto." Rise. Aspettai che mi urlasse contro di nuovo, ma non lo fece. Sbirciai dal buco della serratura per vedere se era ancora lì.

Zayn era seduto sul pavimento di fronte alla porta con la schiena premuta contro il muro. Era ancora in boxer, e questo mi ricordò che avevo ancora la sua camicia addosso. Strappai il tessuto e lo buttai nel cesso. Stupidamente, rimasi con mutandine e reggiseno.

Mi lasciai cadere giù contro la porta della doccia, seppellendo la testa tra le mani. Che cosa avevo fatto? Mi sedetti in silenzio e dopo un'ora Zayn mi richiamò.

"Pronta per uscire, tesoro?"

"No. Posso stare qui dentro tutto il giorno!" Risposi fiduciosa, anche se non mi sentivo per niente così.

"Sì, certo." Mi prese in giro.

"E tu? Puoi stare tutto il giorno così?" Lo sfidai.

"Stavo pensando di passare la giornata in qualsiasi modo, tesoro." Sbuffò. Chiusi gli occhi, cercando di ignorarlo.

"Sto invitando alcuni amici, così aspettiamo insieme finché non esci." M'informò attraverso la pesante porta di legno.

"Sono così felice per te, Zayn! Hai degli amici!" Gridai sarcastica. Sentii una risatina leggera.

"Devi solo aspettare e poi potrò mettere le mani su di te." 

Il mio cuore prese un battito. Non gli risposi, così la nostra conversazione finì. Strisciai attraverso il pavimento del bagno, e appoggiai l'orecchio alla porta per ascoltare cosa faceva Zayn.

"Ehy, come va?" Sentii parlare. Non sentii una riposta, ma Zayn continuò a parlare. Doveva essere al telefono.

"Sì, sono solo a casa." Rise, prima di continuare.

"Ehy ascolta. So che dovevamo venire a casa tua, ma ho incontrato un leggero, ehm, problema. Che ne dite di venire da me?" Suggerì. Ci fu una pausa.

"Sì, puoi chiamare gli altri da parte mia?" Un'altra pausa.

"Grazie, Lou. E, certo che puoi portare El. Potrei aver bisogno di una sua mano." Sbirciai, vedendolo alzarsi dal letto. Tirai un sospiro di sollievo. Nelle sue mani aveva dei vestiti piegati. Gli appoggiò a terra di fronte alla porta.

Come se sapesse che stavo guardando attraverso il buco della serratura, mi guardò. Rimasi senza fiato.

"Cosa sta succedendo? Louis ha detto che avevi un problema." Sentii uno degli amici di Zayn. Harry?

"Si, Hannah è chiusa in bagno." Si lamentò Zayn.

"Hai davvero bisogno di controllare la tua donna." Ridacchiò Harry.

"Che sta succedendo?" Chiese Liam.

"Hannah si è chiusa a chiave in bagno." Spiegò Harry a bassa voce. Strinsi gli occhi facendo finta di non sentirli.

"Louis? Louis, posso provare a parlare con lei? Posso aiutare." Chiese la dolce voce di Eleonor. Saltai in piedi correndo verso la porta. Uscii dal bagno per abbracciarla.

"Shh, proprio-" Louis fu interrotto.

Eleonor era sorpresa dal mio attacco improvviso, ma comunque mi abbracciò. Louis era in piedi di fronte a El. Vidi con la punta dell'occhio Zayn avvicinarsi.

"Uscita d'emergenza. E'nel suo studio, accanto alla camera da letto." Sussurrò in fretta, appena Zayn mi allontanò da lei.

"Dov'è la camicia?" Sbottò. Vidi gli altri ragazzi entrare in un’altra stanza, prendendo il suggerimento di farsi gli affari propri.

"Oh, vuoi dire quella cosa disgustosa che mi hai dato ieri sera? Nel cesso, proprio dove tutto il resto della tua merda dovrebbe essere." Sputai verso di lui. Gli occhi di Zayn si accesero di rabbia. Mi afferrò per il braccio tirandomi verso la sua camera da letto.

"Mettiti qualche vestito addosso. Ci penso più tardi a te." Sbottò.

"No." Sfidai. Si girò verso di me con uno sguardo che non voleva repliche.

"Non mi sfidare, Hannah." Sibilò. Uscì fuori raggiungendo i suoi amici.

M’infilai alcuni suoi vestiti, così almeno non sarei andata in giro nuda.

Tranquillamente scivolai fuori dalla camera entrando in quella affianco. C'erano dei scaffali sul pavimento in legno di mogano scuro. Dietro una scrivania, un computer e una poltrona di pelle. Potevo supporre benissimo che fosse il suo studio. Mi avvicinai alla finestra guardando giù.

Una scala antincendio.

Aprii la finestra, che fece un suono assordante. Sapevo che Zayn sarebbe venuto a controllarmi, ma continuai lo stesso.

Mi arrampicai attraverso la finestra, per poi scendere giù per le scale antincendio.

Sentii la porta dello studio aprirsi, ma continuai a correre. Mi avrebbe sicuramente ucciso.

"Hannah!" Gridò sopra di me. Non guardai indietro, continuai a correre. Sentii le scale antincendio tremare come se qualcuno di pesante stesse scendendo.

"Hannah, giuro su Dio, se non ti fermi proprio ora-" 

"Se non mi fermo cosa? Sono in vantaggio e non mi puoi prendere!" Gridai indietro.

Zayn corse giù per le scale. Era arrabbiato. Vidi le teste di Harry e Niall uscire dalla finestra e guardare fuori.

Continuavo a correre, senza fermarmi nemmeno un secondo.

Non smisi di correre finché non trovai un negozio buio. Mi lasciai scivolare dentro.

Aspettai dietro uno scaffale della libreria, nascondendomi mentre tutti i clienti mi guardavano come se fossi pazza. Beh immagino, ero affannata, avevo i capelli arruffati e vestivo con dei vestiti da uomo. 

Quando vidi Zayn sorpassare il negozio mi lasciai scappare un sospiro di sollievo. Le sue gambe muscolose correvano tra la folla cercandomi. Tranquillamente lasciai il negozio, dirigendomi dalla parte opposta alla sua.

Non mi fermai finché non trovai il mio appartamento. Ero riuscita a sfuggire.

Per ora.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora