Monster Inside Him [ita] (COMPLETA)

5. Never

5. NEVER

Ero completamente bloccata sotto il suo tocco. I suoi occhi mostravano un misto tra rabbia e lussuria, un sorriso ricopriva le sue labbra. La sua mano strofinò la mia spalla per poi appoggiarsi alla base del collo. Il suo tocco m'inviò un brivido lungo la schiena.

Portò l'altra mano ad accarezzarmi la guancia.

"Quante volte devo dirtelo, Hannah?" Sussurrò.

"Tu sei mia."

Annuii velocemente, sperando di placare la sua rabbia in un tentativo disperato. Sorrise.

"Devi imparare a non fuggire di nuovo." Sibilò, questa volta con durezza.

"P-per favore. Non fuggirò più." Sussurrai con voce roca. Zayn rise.

"Non ti credo. So che ci proverai di nuovo." Mi accarezzò la guancia dolcemente.

"N-non lo farò. Non voglio fuggire." Promisi. Faticavo anch’io a credermi.

"Perché no? Perché dovrei crederti? Perché non vuoi scappare più via da me?" La sua voce mi sfidò. Sapevo cosa voleva sentire.

"P-perchè sono tua." Sussurrai. Un ghigno comparì sul viso di Zayn, ma scomparve presto.

"Dillo più forte!" Ordinò.

"Sono tua!" Urlai nervosamente.

"Brava ragazza. Sono contento che finalmente hai capito. Tesoro, devi imparare." Rabbrividii alle sue parole, ma mentre stavo per rispondere, Zayn collegò la sua mano con la mia guancia.

Mi lasciai sfuggire un piccolo grido. In realtà non aveva fatto così male. Zayn aveva quasi trattenuto maggior parte della sua forza.

"Non riuscirai mai a scappare da me, vero?" Domandò Zayn. Annuii velocemente prima di un lampo che illuminò il cielo.

"Ma questo non è abbastanza." Sibilò. La sua mano afferrò la gola e la strinse. Ero ancora in grado di respirare, ma non significava che non avessi paura. Gli graffiai i polsi nella speranza di convincerlo a sciogliere la presa.

"Tu sei mia! Non puoi scappare da me. Anche se lo farai, ti troverò sempre." Annuii di nuovo, troppo spaventata per parlare.

Zayn lasciò cadere la mano dalla mia gola, e mi afferrò il mento delicatamente.

"Tu sei mia. Questa è mia." Sussurrò mentre baciava il lato del viso che aveva colpito. La mia guancia pulsava, ma il suo tocco peggiorò soltanto la situazione. Non volevo che le sue labbra disgustose mi toccassero, ma rimasi zitta.

"Queste sono mie." Sussurrò ancora una volta prima di premere delicatamente le sue labbra sulle mie, per un breve momento. Tenni gli occhi ben aperti.

"Questo è mio." Afferrò il mio culo, stringendolo forte. Le labbra di Zayn formarono un ghigno.

"Questa," fece le fusa dolcemente portando la mano a strofinare leggermente la parte, ehm, femminile... "E' mia." Fortunatamente grazie al tessuto teso del vestito non sentii il suo tocco. La sua mano salì fino allo stomaco.

Per qualche ragione rimasi immobile. Avrei voluto dargli un pugno, un calcio, avrei voluto combattere. Ma non lo feci. 

"Queste sono mie." Sussurrò con voce roca toccandomi il seno. Avevo il cuore in gola. Quanto si sarebbe spinto oltre? Fino a che punto sarebbe arrivato?

"E questo," La voce diventò morbida e silenziosa. "E' mio." Posò delicatamente la mano sulla parte sinistra del petto. Il mio cuore batté più forte al suo tocco. Sorrise notando che il mio battito.

Pensava che il mio cuore battesse per lui, ma ero nervosa e spaventata.

"Non dimenticarti che appartieni a me." Sussurrò mentre mi accarezzava il collo. Non lo avrei dimenticato, sicuramente.

Appoggiò le labbra sul mio collo, lasciandomi qualche bacio casuale. Le sue labbra trovarono un punto più morbido, il più sensibile.

Sentii la sua lingua scivolare fuori. Sapevo cosa sarebbe successo. Sapevo coso sarebbe successo dopo che la sua lingua avrebbe finito di inumidire il punto sensibile.

"Zayn." Scattai in piedi spingendolo.

Zayn inciampò all'indietro, colto di sorpresa.

"Cosa?" Sbottò con gli occhi pieni di rabbia.

"Ho fame." Uscii dal vicolo. "Torniamo dentro. Voglio finire il nostro appuntamento." Cercai di convincerlo. Zayn alzò gli occhi e ridacchiò, prima di far scivolare il suo braccio intorno alla mia vita con forza, trascinandomi nel ristorante.

Volevo finire il mio appuntamento con lui. 

Non importa quante volte mi avrebbe violentata, e maltrattata, io non sarò mai sua.