10. Overnight

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OVERNIGHT

Fissai i suoi occhi, spaventata. Prima che potessi parlare, si schiantò sulle mie labbra. Leccò il mio labbro inferiore per chiedere il permesso, permesso che non diedi.

Restò incollato alle mie labbra, nonostante il fatto che volessi tenere la bocca chiusa e ferma. Dopo alcuni minuti di questo bacio a stampo, si allontanò.

Entrò in un'altra stanza senza dire niente. Ne approfittai per dare un’occhiata in giro. Il suo appartamento era arredato come un uomo delle caverne. Le pareti erano scure, con mobili in legno e cose di pelle. I quadri alle pareti erano di arte moderna, ma la cosa più bella della camera era lo schermo piatto gigante. Non vedendolo in giro, mi precipitai verso l'ascensore.

Premetti il pulsante per far arrivare l'ascensore. Mi guardavo dietro continuamente, pregando in silenzio. Zayn sarebbe potuto venire da un momento all'altro.

L'ascensore si aprì, entrai velocemente. Premetti il pulsante, le porte si chiusero ma l'ascensore non si mosse. Premetti tutti i tasti furiosamente, ma non succedesse niente.

Ma che cazzo?

"Dove stai andando, tesoro?" Sentii una voce profonda a pochi metri di distanza. La porta si aprì facendolo entrare. Mi spinse verso il muro, le sue mani m’intrappolarono in modo da non fuggire.

"Prova a scappare quanto vuoi tesoro, ma non funzionerà mai. L'ascensore è disattivato per questo piano fino a quando non do io l'ok." Sibilò al mio orecchio. Deglutii. 

Mi lasciò in ascensore e tornò dentro. Mi accasciai dentro, con l'impulso di piangere. Ma non piansi, non avevo più lacrime. Strisciai fuori dall'ascensore tornando nell'appartamento del mostro.

Aspettai che Zayn venisse a trovarmi, ma non successe. Decisi così di dare un'occhiata in giro, magari per trovare un'altra via di fuga. Mi avvicinai alla finestra guardando di sotto. Eravamo a un piano molto alto, e di sicuro non soppravviverei se volessi saltare.

Continuai a girare ogni finestra, magari c'era una scala anti-incendio o qualcosa del genere. Non trovai niente in quella stanza, così andai in quella successiva. La cucina. Zayn era lì.

"Hai finito di cercare di scappare?" Mi chiese mentre accendeva un fornello. Non risposi. Tornò a cucinare canticchiando una melodia a me sconosciuta.

Lo osservai con cautela, troppa paura per avvicinarmi a lui, ma anche troppa paura per smettere di guardarlo. Guardai i muscoli della sua schiena tendersi ogni volta che muoveva le braccia. Gurdavo i suoi movimenti con cautela. Ogni tanto si girava nella mia direzione.

"Hai fame?" Ruppe il silenzio. Scossi la testa. Una risata leggera sfuggì dalle sue labbra.

"Siamo andati oltre a questo, tesoro." Sospirò. Mi bloccai appena fece un passo in avanti.

"Devi essere affamata. E'quasi mezzanotte e non hai mangiato molto oggi." Afferrò la mia mano dolcemente, e cominciò a tirarmi verso il tavolo della cucina. Mise con attenzione un piatto pieno di fronte a me.


Afferrò un altro piatto e si sedette di fronte a me. Mangiò velocemente, guardandomi. Non toccai il cibo davanti a me. Non potevo.

Una volta che ebbe finito, spinse il piatto verso il centro del tavolo e si appoggiò allo schienale della sedia, con aria soddisfatta. I suoi occhi guardarono prima il mio piatto, poi me.

"Mangia quel maledetto cibo, Hannah. Non te lo chiederò di nuovo." Mi minacciò, come sempre. 

"Non ho fame." Sussurrai senza guardarlo. La sua mano mi raggiunse prendendo il mio mento. Fui costretta a guardarlo nei suoi occhi arrabbiati.

"Stronzate. Mangia." Sibilò.

"Non voglio mangiare quello che hai cucinato." Sibilai arrabbiata. Alzò le sopracciglia e si sporse in avanti, verso di me.

"Controlla il tono, tesoro. Posso sempre venire e imboccarti a forza."

"S-scusa, ma non posso." Sussurrai.

"Perché diavolo non puoi? Perché non lasci che ti aiuti?" Sputò. Spinse la sedia indietro. Si avvicinò, accucciandosi accanto a me, arrivando all'altezza dei miei occhi.

"P-perchè probabilmente è avvelenato." Ammisi con paura. Zayn rise.

"E perché dovrei farlo? Non vorrei mai ucciderti tesoro, sei mia. Ucciderti sarebbe stupido." Continuò ridacchiando, come se avessi appena detto una barzelletta. 

"Potresti aver messo dentro qualche droga o qualcosa del genere." Ribattei come una bambina. Zayn sorrise e inclinò la testa di lato.

"Con che cosa? Ho tutto in appartamento, ma se ti volessi davvero violentarti, drogarti oppure farti bere, l'avrei fatto a modo mio." Lo guardai lentamente. 

"Mangia, Hannah." Sussurrò dolcemente. Annuii lentamente, cominciando a prendere il cibo di fronte a me. Mangiai circa il 30% del piatto, prima di tornare a guardare Zayn. Era rimasto accovacciato tutto il tempo.

"Per favore Zayn, non ne voglio più..." Pregai.

"Bene." Sbuffò alzandosi. Tese la mano verso di me, aiutandomi al alzarmi. Mi condusse silenziosamente lungo il corridoio poi in una stanza. 

"E'ora di andare a dormire, tesoro." Indicò l'enorme letto al centro della stanza.

"No. No-no, voglio andare a casa Zayn. Per favore." Piansi sommessamente. Avvolse il suo braccio intorno alla mia vita con delicatezza. Mi condusse verso il letto. Lo presi a calci mentre cercava di tirarmi verso il letto. 

"Andiamo tesoro. Non fare la difficile." Mi chiese a bassa voce. Mi fece sdraiare sul letto. Tirò fuori qualche sua t-shirt consegnandomele. Guardai la sua mano, rifiutandomi di prenderle.

"O dormi con queste, o dormi nuda. A te la scelta." Si strinse nelle spalle. Afferrai la camicia rapidamente. Si sfilò i jeans gettandoli da qualche parte. Si sdraiò nell'altro lato del letto guardandomi.

"Vado in bagno..." mormorai goffamente. Zayn sospirò appoggiandosi su un gomito.

"Ti ho già vista in intimo, tesoro. Ricordi il nostro primo appuntamento? Mettiti quella maledetta camicia." Deglutii. Mi tolsi la maglietta, rimanendo in reggiseno. Misi la camicia di Zayn, poi tolsi i jeans. 

Attentamente scivolai nel letto accanto a lui, ranicchiandomi il più lontano possibile da Zayn. Lui, però non era della mia stessa idea, mi tirò verso di lui. La sua mano avvolta intorno al mio corpo con delicatezza.

"Smettila di tremare, tesoro. Prometto che non ti farò del male." Cercò di consolarmi, ma non aiutò. Iniziò a canticchiarmi la melodia precedente nell'orecchio. Non sapevo cosa fare. Se voleva violentarmi, perché non l'aveva ancora fatto?


*


Mi svegliai sentendo caldo. La sua mano destra stringeva il mio petto dolcemente, mentre con la sinistra stingeva il mio interno coscia. 

Il mio respiro si fece rapido quando capii che ero affianco a lui, prigioniera. Cercai di uscire dalla sua presa. Zayn dormiva ma mi controllava.

"Smettila di muoverti, tesoro. Non ho intenzione di lasciarti andare." Sussurrò Zayn con voce roca.

"Allontana le tue zampacce dalla mia pelle, Zayn." Zayn rise, prima di spostare le sue mani. Grazie a Dio.

Quella pace però non durò molto. Zayn mi tirò sopra di lui. Le mie gambe nude sopra le sue. La t-shit che indossavo, la sua t-shirt, era premuta contro il suo petto nudo.

Fece rotolarmi in modo da intrappolarmi sotto di lui, facendosi peso su i suoi gomiti.

"Controlla il tuo tono, tesoro." Avvertì.

"Fottiti." Sputai. Zayn sorrise malignamente.

"Oh, lo farai tu." Sussurrò schiantandosi sulle mie labbra, ma questa volta non si limitò a stare fermo. Gli morsi il labbro inferiore più forte che potevo. Lo lasciai andare solo quando sentii il sapore del sangue in bocca.

Zayn si allontanò da me toccandosi il labbro ferito. Colsi l'occasione per correre. 

"Oh, lo farai tu, tesoro." Rise dietro di me. Corsi in bagno chiudendo la porta a chiave.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora