3.Forced

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FORCED

"

Hannah! Apri la porta!" Miranda gridò fuori dalla nostra camera. Erano le 19.30 ed ero sotto le coperte da quando ero tornata da Starbucks.


"Hannah! Per favore, fammi entrare e cambiare. Devo andare andare in discoteca con Natasha! Per favore!" supplicò da dietro la porta. Non risposi.

"Sta uscendo?" Chiese Natasha.

"No. Non vuole nemmeno parlare. Cosa le è successo?" sentii dire a Miranda.

Quando ero tornata, mi ero chiusa nella mia stanza e avevo chiamato Claire. Peccato che Claire non fosse in città. Aveva un seminario.

Non c'era nessun'altro con cui volevo parlare.

"Beh, io vado giù. Se non risolvi con Hannah, prendi qualcosa dal mio armadio" disse Natasha, prima di sbattere la porta principale. Mi chiedevo se Natasha sapesse qualcosa di questi One Direction. Voglio dire, era cresciuta a Londra come Claire, e probabilmente sapeva qualcosa. 

"Ugh! Giuro su Dio, Hannah! Dimmi solo cosa non va!" gridò. Oh, se solo avesse saputo. Gemetti e chiusi gli occhi.

"Bene" Miranda sbuffò. Sentii la porta della camera di Claire sbattere. Rimasi lì per 45 minuti, poi Miranda bussò di nuovo.

"Ok, esco con Natasha. Torneremo più tardi" mi avvisò. Guardai l'orologio. Otto e venti. Zayn aveva detto che sarebbe venuto a prendermi alle otto, ma di lui nemmeno l'ombra. Grazie a Dio.

Sentii Miranda aprire la porta.

"Oh ciao" la sentì salutare educatamente. Non sentii la risposta. Potevo solo sentire la voce di Miranda.

"Sì, è in quella stanza. Buona fortuna" Miranda ridacchiò. Sentii dei rumori pesanti di passi, ma non di tacchi. Avevo paura.

"Esco Hannah! Il tuo ragazzo è qui. Perché non mi hai detto di avere un appuntamento?" gridò retoricamente prima di sbattere la porta. 

"Hannah! Tesoro, dai. Dobbiamo uscire!" mi bloccai. Merda, merda, merda. Sentii una risatina poi un colpo forte sulla porta. Non volevo uscire da sotto le coperte.

"Usciamo" Zayn mi chiamò. Mi scoprii e appena vidi lo spettacolo che mi si presentava, urlai. Zayn Malik era in piedi nella mia camera.

"Come hai fatto-?" rimasi senza fiato. Non avevo bisogno di finire la domanda poiché lui sapeva già cosa stessi per chiedere. Sorrise.

"Oh, per favore tesoro. Complicità e sospetti, è quello che faccio per vivere" sbuffò. Mi rimisi sotto le coperte, forse se ne sarebbe andato.

"Dobbiamo uscire stasera" mormorò di nuovo. Strattonò la mia coperta ma io la tenni saldamente. Improvvisamente la coperta sparì. Avevo ancora i vestiti di quella mattina.

"Cambiati. Il ristorante non è uno qualunque" dichiarò, aspettando che uscissi dal letto. Dopo un minuto, sospirò.

"Torno tra cinque minuti, Hannah. Se non sei vestita, ti vestirò io" sibilò sorridendo.

La porta della camera si chiuse dolcemente. Mi lasciai sfuggire un sospiro tremante prima di salire sul letto. Non avevo intenzione di farmi toccare o controllare da lui. Dovevo solo aspettare le nove e mezza, quando Claire sarebbe tornata dal suo seminario. Mi avrebbe aiutato e avrebbe chiamato la polizia...

Chiusi di nuovo la porta a chiave, anche se sapevo che Zayn l'avrebbe riaperta facilmente. Per garantire la mia sicurezza spostai la sedia sotto la maniglia della porta.

Scivolai di nuovo nel letto, e mi nascosi sotto le coperte. Mi sentivo una bambina che si nascondeva dai mostri nell'armadio. Questa volta il mostro era in attesa in salotto.

Un brivido percorse la mia schiena.

"Hannah. Sono passati cinque minuti, tesoro!" Zayn mi richiamò dalla stanza principale. La maniglia della porta tremò leggermente. Sentii una risatina dall'altra parte della porta quando capì che l'avevo bloccata. Pensava fossi stupida.

Sorrisi da sotto le coperte, sapendo che gli sarebbe servito più tem-

La coperta mi fu strappata da dosso, rivelando un Zayn Malik arrabbiato e divertito in piedi accanto al mio letto. Penso urlai, ma il suono non era del tutto umano. Zayn fece un mezzo sorrisetto.

"E così fai la difficile, eh? Speravo in questo" sussurrò con voce roca e il piccolo sorriso si trasformò in un ghigno. Trasalii alla sua voce e mi rannicchiai a palla. Lo vidi sporgersi verso di me, e prendere la mia vita.

Ero congelata dalla paura. Mi sollevò dal letto appoggiandomi sulla sua spalla. Davo continuamente calci e pugni ma era troppo tardi.

Detti un pugno sul retro della sua camicia, ma lui m'ignorò completamente. Era come se non avessi nessun effetto su di lui. Mi trascinò verso l'armadio.

Mi lasciò cadere sul pavimento. Aprì l'armadio e tirò fuori diversi vestiti stretti. I miei occhi si spalancarono per l'orrore, ma prima di fargli prendere qualcos'altro mi arrampicai in piedi, sbloccando la porta.

Ero stata veloce nel mio tentativo di fuga, ma lui era più veloce di me. Era come se aspettava che lo facessi. La sua grande mano afferrò la mia spalla e mi tirò verso di lui.

"Oooh, esuberante. Mi piace" si chinò verso di me. Rabbrividii cercando di fare un passo indietro, ma mi strinse più forte.

"P-per favore. Zayn, mi vestirò. Lo prometto" il mio corpo tremava mentre la sua mano scendeva verso il mio fianco. Le sue dita lavorarono con la cerniera dei miei jeans.


Con un movimento rapido li sbottonò e portò giù la cerniera. Cercai di spingere via le sue mani. 

"Non posso?" Zayn rise e afferrò entrambi i polsi in una delle sue mani, portandoli sopra la mia testa. La mano libera fece scendere i jeans fino alle caviglie. Lasciò andare i polsi per un secondo, per poi prendermi in braccio e lanciare via i jeans.

Mi mise giù delicatamente prima di portare le mani sulla mia camicia. Bloccai le braccia di lato, rendendo impossibile tirare la camicia da sopra la mia testa, ma sembrava avesse altre idee.

Le sue mani afferrarono la stoffa sopra l'anca e strappò la camicia a metà. Rimasi senza fiato quando vidi la camicia a terra.

Cercai di lottare, correre, e fuggire ma Zayn mi teneva saldamente. Afferrò i polsi nella sua grande mano bloccandoli insieme. Allungò l'altra mano e afferrò il vestito dal pavimento.

"Sei una brava ragazza e lo indossi da sola, o dovrò farlo io?" chiese. Nei suoi occhi c'era divertimento ed eccitazione.

"P-posso farlo da sola" lo rassicurai.

"Brava ragazza" mi accarezzò il sedere coperto dalla mutandina, poi fece un passo indietro per farmi indossare il vestito. Deglutii mentre mi girava intorno. Voleva vedermi nuda.

Chiusi gli occhi e feci finta che non ci fosse. Questo era difficile visto che continuava a guardarmi. Arrossii sapendo che stava guardando ogni curva, ogni lentiggine, ogni mia imperfezione.

Feci scivolare il vestito stretto, e chiusi la zip con un po' di difficoltà, ma non volevo chiedere aiuto a Zayn. Raccolsi i miei capelli sopra la spalla e camminai verso lo specchio.

L'abito che aveva scelto era un vestito che avevo comprato per una festa. Beh, in realtà mi aveva costretta Natasha a comprarlo.


"Ora sistemati, come fanno tutte le ragazze, ma guardati bene allo specchio. Non voglio essere visto con una ragazza qualsiasi" sbuffò sedendosi sul mio letto. Mi truccai e infilai un paio di tacchi neri dall'armadio di Miranda.

"Bene. Hai un aspetto accettabile per essere vista con me. Andiamo, avanti" si alzò e uscì dalla mia stanza, aspettando che lo seguissi.

"Io non vado da nessuna parte con te... " mormorai, ma lui mi sentì.

"Tesoro, se torno di là le cose non finiranno bene. Quindi ti suggerisco di fare quello che ti dico e venire con me!" sbottò dal salotto. Ingoiai il mio orgoglio e lo seguii.

Peggiore decisione della mia vita.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora