●Ama tamquam osurus(Ama come se dovessi odiare)●
La notte era silenziosa, oscura e fredda al di fuori di quella vetrata enorme.
Solo la luce della luna che filtrava e splendeva tra le nubi rendeva il tutto più affascinante, altrimenti quella sarebbe stata una notte noiosa come un'altra.Chiara ormai non sapeva nemmeno da quanto tempo sé ne stava lì impalata a guardare fuori, ad osservare quel giardino a cui dedicava e avrebbe dedicato giorni di lavoro pur di riportarlo al suo splendore, aveva avuto la fortuna di avere la finestra della sua camera proprio in quel punto preciso, come se Jin volesse ricordarle a cosa doveva dedicarsi pur di godere di un’ottima vista.
Solo alcuni fiori a lei ben noti spiccavano e coloravano quella distesa di morte e decadenza e lì lo vide, il fiore di luna che aveva piantato, bello ed elegante, dai raffinati e bianchi petali aperti ad imitare la sua fonte di luce.“Ha sbocciato di già?”
Le dita di lei accarezzarono i fori ancora doloranti che le sfregiavano il collo e rabbrividì.
Nessuno le aveva cicatrizzate.“Toc, toc”
Oh no, potevano scordarselo che lei aprisse nuovamente quella porta come se niente fosse.
Una volta che i due vampiri avevano fatto i loro comodi e se ne erano andati, Chiara si era inchiavata dentro, avrebbe aperto solo ed esclusivamente a Caterina e alla sua cena.-Chi è?- Domandò sperando con tutta se stessa di sentire la voce dell’amica, rimase ferma ed impassibile e continuò a guardare fuori nel non sentire nessuna risposta provenire oltre quella soglia.
Bussarono ancora, Chiara sospirò, avevano l’udito sensibile in quella casa, quindi concluse che il suo nuovo ospite non aveva la ben che minima intenzione di risponderle.
Sentì la maniglia abbassarsi, ovviamente con scarsi risultati e ringraziò qualunque sigillo avessero imposto su quelle stanze da letto.-Se non mi dici chi sei non aprirò di certo quella porta-
-Sono io-
Sobbalzò, avrebbe riconosciuto quella voce profonda ovunque, e non si aspettava di certo Taehyung fuori da quella porta.
Credeva fosse Jin che veniva a controllarle la fasciatura, Jungkook tornato per concludere il lavoro e ammazzarla, o Ilda decisamente affamata e pronta a dissanguarla, ma non lui.
La curiosità la stava logorando, cosa voleva da lei? Voleva solo vedere come stava? voleva divorarla?
Imprecando infilò la chiave nella toppa della serratura e la fece scattare, quando l'anta cigolò aprendosi rischiò di svenire sul posto, non era pronta ogni volta ad essere sopraffatta da quell’aurea di perfezione che il vampiro si portava appresso.-Che ci fai qua, serve qualcosa?-
Il silenzio le fece logorare i nervi, Taehyung continuava a guardarla attentamente facendo scorrere le iridi sulla sua figura e focalizzandosi su ogni punto e centimetro della sua pelle.
Chiara si schiarì la voce cercando di uscire da quell’imbarazzante situazione.-La smetti di studiarmi è irritante..- Lo schernì, con le stesse parole che aveva utilizzato lui quella stessa mattina.
Lo vide irrigidirsi, per nulla contento di quel punto messo a segno dalla ragazza che zoppicante se ne tornò a guardare fuori la finestra pronta ad ignorarlo.
-Se sei venuto per cena ti dico subito che Jungkook ti ha preceduto-
Chiara si massaggiò nuovamente il punto in cui il ragazzo aveva affondato i denti, incrociando poi le braccia sotto il seno stizzita, mentre il moro si chiuse la porta alle spalle entrando nella camera e avanzando di qualche passo.
Sentendo la presenza soffocante e lo sguardodi fuoco del vampiro sulla schiena cercò di cambiare argomento per rompere il ghiaccio e l'imbarazzo creato dal momento, anche se Taehyung a dirla tutta non sembrava in vena di parlare.
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•𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭 𝓢𝔀𝓮𝓪𝓽 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓮𝓪𝓻𝓼• || ʙᴛs ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ ||
FanfictionConclusa✓ "Sai cosa significa avere qualcuno al tuo fianco che apprezza e ascolta le tue melodie e che ne è inconsciamente diventato parte di alcune? Noi vampiri non avremmo più un anima è vero, ma credo che in quello che creo, io riesca a mettere u...