●Chiasmo●
Dolore, paura, senso di disagio, provava tutto ciò mentre il moro la strattonava con forza lungo il freddo e tetro corridoio. Cercava di stare al suo passo, ma Taehyung, ogni volta che lei puntava i piedi o rallentava, le tirava nuovamente il polso costringendola a seguirlo.-Smettila!- Ringhiava lei.
Non l'ascoltava, effettivamente non si degnava nemmeno di guardarla in viso.
Arrabbiato, frustrato, insoddisfatto, strinse più forte le dita e di conseguenza la donna si lamentò per il dolore che al contempo divenne musica per le sue orecchie.
Chiara frenò nuovamente i piedi sul parquet, appellandosi alla sua nuova forza da vampiro e per un attimo riuscì ad arrestare la corsa furiosa di lui, cosa di cui si pentì amaramente.
Odio.
Lesse puro odio in quegli occhi neri e profondi, ma non solo.
La delusione era tangibile e si sentì improvvisamente in colpa, sporca e mortificata, quel ragazzo riusciva comunicare con lei standosene zitto, anche solo sibilando, contrariato dalla testardaggine di lei e dalla sua poca voglia di collaborare.-Che cosa vuoi da me? Ho solo bevuto come fate tutti voi! - Urlò, approfittando del fatto di aver in un modo o ne l'altro catturato la sua attenzione.
Taehyung però non si impietosì, il fatto che lei non capisse, che nemmeno lui a dirla tutta comprendesse perfettamente quella furia bestiale che gli stava logorando le viscere, lo stava mandando ancor più fuori di testa.
Perché quella donna non ricordava il calore che lei gli aveva dato?
Cosa aveva sbagliato quella volta che l'aveva fatta sua?
Non era stato all'altezza?"Oh..no..lei DEVE ricordare"
Chiara si ritrovò ingessata mentre lui sollevava il braccio, con i piedi di piombo e bloccata sul pavimento quando l'indice di lui le si appoggiò sulla fronte.
Vividi e perfetti ricordi di quella notte le intasarono la mente:
Taehyung che la sfiorava, la baciava, la mordeva, la faceva sua nella sua camera.
Il suono dei sospiri, i gemiti, il dolore alla caviglia, il sangue, rivisse quella scena talmente bene che anche non volendo si ritrovò a stringere le gambe in modo da alleviare quella sensazione fastidiosa che ora le stuzzicava l'interno coscia.Taehyung ghignò e cacciò la mano soddisfatto, e lei solo a quel punto la donna tornò a respirare come di consueto.
-Ecco cosa voglio.- Confessò lui, con tono basso dalle sfumature infuocate.
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-Pensi che io stia giocando?! Che il fatto che tu sia una succube fuori dal comune ti renda comunque libera?!-
Ilda si ritrovò gettata a terra sul freddo pavimento.
Finalmente quel sadico bastardo aveva lasciato la presa.
Si alzò di scatto ringhiando e avventandosi sul biondo, gli conficcò le unghie sulle spalle sbattendolo contro il muro.
Tuttavia Jimin, da buon vampiro millenario quale era, l'afferrò per il braccio rudemente e la spinse di nuovo a terra con due semplici mosse.
Ilda si ritrovò schiacciata sul parquet di faccia stordita, con il biondo che le teneva saldamente le braccia strette dietro la schiena in una morsa letale.-Ho detto- Disse, aumentando la stretta e facendole inarcare la schiena.
-Pensi. Che. Io. Stia. Giocando?- Tuonò lui, fulminandola con lo sguardo glaciale.
Ilda si sentì di ribattere, doveva ritenersi offesa, oltraggiata da quel comportamento arrogante e pretenzioso, ma il tono imperativo di lui, così autoritario e furibondo ma in realtà divertito e velato di eccitazione le stava piuttosto piacendo.
Aveva una voglia matta di ridere e di sfotterlo, quel Jimin che stava cercando in tutti i modi di dettare legge, in realtà era solo geloso marcio.
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•𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭 𝓢𝔀𝓮𝓪𝓽 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓮𝓪𝓻𝓼• || ʙᴛs ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ ||
FanfictionConclusa✓ "Sai cosa significa avere qualcuno al tuo fianco che apprezza e ascolta le tue melodie e che ne è inconsciamente diventato parte di alcune? Noi vampiri non avremmo più un anima è vero, ma credo che in quello che creo, io riesca a mettere u...