Capitolo 10

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Fratellanza


Ilda se ne stava appoggiata da tempo con la schiena contro la parete bordeaux del corridoio, mentre Chiara che non osava fiatare, e continuava a giocherellare con le dita in modo nervoso.
Entrambe erano assorte in un muto silenzio misto a preoccupazione.
Gli eventi ultimamente non erano stati dei migliori.
Prigioniere di una famiglia pazza di vampiri assetati di sangue. Beh la vita poteva riservagli qualcosa di meglio in tutta onestà.

Alzarono entrambe il capo quando la porta difronte a loro cigolò, rivelando un fascio di luce proveniente dalla stanza. Assalirono Jin senza pensarci, che richiudendosela alle spalle, uscì con la sua solita faccia dipinta di inespressività.

-Come sta?!-

-Si sente bene?!-

Domandarono all'unisono con voce incrinata dalla ansia, ma Seokjin non si scompose, rimanendo impassibile a tutto quel susseguirsi di richieste dettate dalla preoccupazione.
Si tirò la folta chioma all'indietro schiarendosi la voce, in modo da far ricordare a quelle due chi avessero effettivamente di fronte, Ilda e Chiara afferrarono immediatamente il concetto, smettendo di rigurgitare domande a susseguirsi, dando così modo all'uomo di parlare.

-Ha perso molto sangue ed ha bisogno di una trasfusione o non sopravvivrà ancora per molto. Quindi se una di voi è 0+ si faccia avanti, altrimenti..beh pazienza-

L'agghiacciante e fredda voce del maggiore fece accapponare la pelle ad entrambe, spiazzate da come la vita umana avesse così poco valore per quegli esseri.

-Io sono B+ -

Rispose Ilda con una certa tristezza nella voce, stringendosi nel suo pigiama di seta nero che ancora non aveva avuto l'accortezza di togliersi, ora iniziava veramente ad avere freddo.
Chiara si fece avanti felice di poter dare una mano, ringraziando per una volta il fatto di essere donatore universale.

-Lo farò io, sono 0- , per favore mi faccia andare da lei.-

Jin guardò quella ragazzina dai capelli neri attentamente, aveva la pelle molto più slavata del solito, qualcuno sicuramente aveva bevuto da lei, ma fortunatamente a differenza di Hoseok, era riuscito a non prosciugarla. Anche se non molto convinto della precaria salute della giardiniera, con un gesto del capo le fece segno di entrare. Ilda la seguì in quella camera, ormai non si fidava di nessun essere maschile in quella casa e doveva controllare che a Jin non venisse in mente di fargli qualche scherzetto, anche se a dirla tutta, cosa poteva fare lei?
Una volta dentro, videro Caterina distesa sulle candide lenzuola bianche con le palpebre chiuse, sembrava stesse dormendo assorta in qualche sogno dal quale forse non sembrava volersi risvegliare. Sorrisero, perché anche se ancora vestita dei suoi abiti sgualciti e sporchi, con la pelle scolorita e le labbra pallide, era comunque viva. Jin preparò tutto l'occorrente per effettuare una trasfusione di emergenza, mentre Chiara si sedette su pouf di velluto blu accanto al letto, pronta ad aprire quella linguetta che avrebbe trasferito il suo sangue alle vene della ragazza incosciente.

-Sei pronta?- Le domandò Ilda preoccupata.
-Abbiamo un alternativa?-
No, non ne avevano, e la paura stavolta non l'avrebbe fatta scappare. Ilda acconsentì con un segno del capo e si sedette alla fine del letto a baldacchino, proprio accanto ai piedi di Caterina.
Il vampiro non indugiò oltre. Anche lui era da molto che non si nutriva ma Jin era saggio, voleva risparmiarsi di fare una carneficina in quella camera, così decise sua volontà di girare i tacchi e allontanarsi da lì il prima possibile prima ovviamente di impazzire alla vita del sangue.

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•𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭 𝓢𝔀𝓮𝓪𝓽 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓮𝓪𝓻𝓼• || ʙᴛs ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora