Capitolo 55

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Half of me

Il piano aveva avuto successo, o meglio, così pensò Taehyung uscendo dal rifugio dei licantropi. Chiara stava bene nonostante tutto, Sara che aveva solo qualche ammaccatura li seguì zoppicante ma affiancata da Jungkook che non mancò di sorreggerla per un fianco aiutandola a camminare, mancavano solo Ilda e Jimin all'appello, poi avrebbero finalmente potuto riunirsi al gruppo. Nel trattare con Hajoon avrebbe pensato Jackson, San era inarrivabile e questo il vampiro lo aveva reso ben chiaro alle orecchie del figlio dell'alpha, non esisteva altra via se non quella della diplomazia per ora, e se l'alpha non avesse ascoltato Jackson ben presto l'intero branco sarebbe stato spazzato via.
Tae non era disposto ad arrivare a tanto e nemmeno Nam era così voglioso di estirpare i propri nemici con la forza, la violenza non avrebbe creato altro che rammarico e fermentato nelle nuove generazioni, odio verso i vampiri e le famiglie che non c'entravano nulla, ma Taehyung sapeva che non sarebbe stato facile. La rabbia che si era annidata nel cuore di Hajoon era troppa e dubitava delle capacità del figlio, di cui a dirla tutta ancora non si fidava affatto.
Una volta varcata la soglia dell'ingresso per andare all'esterno Taehyung respirò l'aria attorno a sé, il rumoroso silenzio lo mise in guardia, non era un bene che gli animali notturni fossero spariti per chissà quale terrore.

"Eccoli!"

La voce di Chiara lo fece raccapezzare per qualche secondo, felice la ragazza corse verso Ilda e Jimin che li stavano aspettando all'esterno. Ilda gli sorrise, tamponandosi con la mano ancora tinta di sangue il ventre ferito. Chiara fece qualche passo nella sua direzione titubante se procedere oltre viste le condizioni.

"Che fai, non vieni ad abbracciarmi?"

Alla mora bastò quel commento sarcastico e offeso per farle prendere la ricorsa necessaria per finire addosso all'amica. L'abbracciò come se avesse paura di perderla ancora, come aveva fatto poco prima con Sara, e Ilda fece lo stesso con lei, rischiando di piangere al solo vederla. Ilda e Caterina volente o no erano entarte nella sua vita e vi si era piazzate dentro come sorelle. Chiara aveva temuto di perderle, o che loro commettessero qualche sciocchezza come morire per andare a riprendersela e il solo pensiero la costrinse a stringere ancor più forte la presa, tanto che la vampira si lamentò per una fitta di dolore che la costrinse scusarsi e sciogliere l'abbraccio.

"Non c'è niente per me? Nemmeno un bacio sulla guancia?" Chiara si scansò da lei solo per poter guardare meglio Jimin e male, era ricoperto di sangue e alcuni ematomi evidenti gli sfregiavano la candida e bianca pelle, segno che i due avessero intrapreso un combattimento da cui per fortuna erano usciti vincitori. Il ragazzo perse immediatamente la sua boria non appena vide la vena di risentimento che ancora colmava gli occhi indaco della vampira. "Jimin smettila" Lo rimproverò Ilda vedendo l'espressione torva dell'amica, tuttavia Chiara sospirò e incurvò le labbra.

"Jimin stringi i denti" Gli consigliò quest'ultima e prima che il vampiro potesse chiedere il motivo di tale richiesta, Chiara gli assestò uno schiaffo sonoro che richeggiò tra i boschi circostanti. Taehyung rimase a bocca aperta, Jackson al suo fianco studiò con stupore i comportamento bizaro di quelle creature della notte, molto più umano a dirla tutta di ciò che credeva.

"Me lo sono meritato.." Borbottò Jimin massaggiandosi la guancia dolorante, nonostante ciò la ragazza lo afferrò per le spalle e lo tirò a sé stringendoselo contro. Jimin rimase spiazzato, non ricevette alcun bacio amichevole, ma un'abbraccio di conforto che lo lasciò senza parole, lo stesso che lui aveva dato alla vampira qualche tempo prima quando Taehyung aveva dato di matto.

"Sono felice che tu sia tornato in te Jimin" le confessò Chiara. "Ma non t'azzardare più a fare una cosa simile e assicurati di non soffrire più in quel modo"

•𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭 𝓢𝔀𝓮𝓪𝓽 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓮𝓪𝓻𝓼• || ʙᴛs ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora