Oro e Argento.
Parte 2
Ilda non sapeva come risolvere quella situazione.
Stava perdendo ogni singolo briciolo di pazienza che le rimaneva, ma non capiva se questo fosse dovuto alla tensione, o a quel maledetto set che le aveva regalato Jimin.
"Stai ancora facendo storie per un bracciale e un paio di orecchini?" Le domandò il biondo in questione, accavallando le gambe sul divanetto. Da lì avevano una piacevole e utile visione di tutta la sala del club dove erano finiti, uno dei luoghi suggeriti dai Zhang, dove a detta loro vi era una possibilità che uscissero i licantropi. Ilda lo guardò male, e poi guardò male il bracciale che aveva al polso. Era bellissimo doveva ammetterlo, una semplice ma delicata catenina d'argento che le dava un punto luce magnifico. Eppure con il vestito oro che alla fine aveva prevalso su quello bianco e quello nero, stonava. "Non sta bene con quello che indosso" Rispose secca, strappando un lieve sorriso al vampiro. Amava quando faceva la difficile, e il suo essere capricciosa come una regina. Anche lui era fatto così.
"Ma è comunque bellissimo Jimin, hai buon gusto devo dartene atto" Ammise, sfiorando con le dita i due piccoli orecchini argentati a forma di bocciolo rosa che le impreziosivano i lobi. "Lo so" Rispose saccente il ragazzo, guardandola da cima a fondo. Ilda era la prima cosa che gli ricordasse di avere buon gusto, e il solo portarla a giro e al suo fianco lo impreziosiva renderlo ancora più bello. "
Anche se so che me lo hai regalato, solo perché è una protezione contro i licantropi.."
Jimin schiuse le labbra e piegò il busto, rimanendo stupefatto da quel cambio di tono che da Ilda non aveva mai sentito. Sembrava triste nel aver ricollegato quel punto, e la sua voce l'aveva tradita per pochi secondi. Sorpreso appoggiò i gomiti sulle ginocchia e giunse le mani, finendo con il guardarla puntandole addosso i suoi occhi color ghiaccio.
"Pensi che io non sia in grado di farti regali?" Domandò, rimanendo in attesa di una risposta sincera e concreta. Ilda resasi conto dell'essersi esposta troppo, non rispose e fu tentata di interrompere lì quella conversazione, ma a quanto pare Jimin non era della sua stessa idea.
"Se solo volessi, ti ricoprirei d'oro e diamanti e sai che potrei farlo" Jimin si fece più vicino, sfiorandole gli orecchini con la punta dell'indice. "Oh, ma tu non vuoi questo Ilda, i diamanti e i gioielli ti interessano fino ad un certo punto. Fingi di essere materialista, ma allo stesso tempo riesci a scindere cosa è realmente importante da cosa non lo è. Allora dimmi.." Chiese, accarezzandole il mento.
"Cosa vuoi da me?"
Ilda rimase spiazzata dalla profondità del suo sguardo glaciale. Te, voglio te e basta, avrebbe voluto dirgli, urlargli in faccia fino a farglielo capire.
"Quello che non vuoi darmi" Rispose, facendo fondere le sue iridi oro in quelle del vampiro.
Scioccamente pensò che Jimin le ridesse i faccia, prendendola in giro per quella richiesta inconcepibile. Il vecchio Jimin lo avrebbe fatto, quello che aveva abbandonato in quella casa solo perché non le aveva dato le sicurezze di cui lei aveva bisogno. Eppure le parve di avere da vanti tutt'altra persona adesso. Quel poco più matura e cosciente di sé. Le guardò le labbra rosse, e sorrise finendo con tornarne ai suoi occhi. Dove stranamente anche lui era riuscito a specchiarsi più volte, ma questo Ilda non lo sapeva affatto.
"Sono disposto a darti tutto invece, basta che tu lo chieda e anche la mia schifosa anima nera e peccatrice, sarà tua" Il solo sentirlo parlare così le defibrillò il cuore, che anche se morto, sembrò tornare a infonderle fitte nel petto. Ilda aveva una tremenda voglia di piangere, ma non lo fece.
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•𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭 𝓢𝔀𝓮𝓪𝓽 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓮𝓪𝓻𝓼• || ʙᴛs ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ ||
FanfictionConclusa✓ "Sai cosa significa avere qualcuno al tuo fianco che apprezza e ascolta le tue melodie e che ne è inconsciamente diventato parte di alcune? Noi vampiri non avremmo più un anima è vero, ma credo che in quello che creo, io riesca a mettere u...