Capitolo 27

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●Proditio●


Era furioso, avrebbe strangolato qualcuno volentieri.
Magari una ragazzina dai capelli bruni e ricci se ne avesse avuto possibilità, ma Hoseok sapeva che per quanto volesse provare odio nei confronti di quell'umana, non ci riusciva.
L'aveva combinata grossa e non solo perché si era impicciata troppo di affari che non le riguardavano, ma oltre tutto, si stava dando alla pazza gioia con Yoongi mentre lui in quel momento, stava sentendo tutto, forte e chiaro!
Il flebile suono dei sospiri di lei diventati man a mano urli, l'odore del sangue, dell'eccitazione e il rumore di quel maledetto pianoforte.
Avrebbe di gusto, fatto irruzione in quella stanza e commesso un massacro, nonostante ciò era ancora incazzato nero, non voleva darle soddisfazione, tantomeno dimostrare a Yoongi che quella umana le interessava.
Hoseok era sempre stato un tipo orgoglioso, troppo, ma dopo tutta quella merda che aveva passato, che aveva vissuto sulla sua pelle, aveva imparato a creare una sorta di corazza indistruttibile che non poteva e non doveva essere scalfita.
Ma Caterina, maledizione Caterina..quella ragazzina stava pian piano intaccando il suo guscio e lo stava in qualche modo rammollendo.
Le aveva addirittura promesso di raccontarle del suo passato, doveva essergli andato di volta il cervello non c'era altra spiegazione, perché rivelarle qualcosa di così privato solo per farle un piacere, e magari bearsi del eccitazione e della curiosità che avrebbe illuminato le iridi di lei nel momento stesso in cui gliene avrebbe parlato, era una dannatissima follia.
Un atro gemito.
Hoseok con un tonfo chiuse il "De fato" Di Cicerone che stava leggendo, sbattendolo con forza sul tavolo della sua scrivania in legno massello.
"Adesso basta"
Con un colpo di reni tirò indietro la pesante sedia in velluto nero e legno, ricoperta dall'appariscente foglia dorata decorativa.
Aveva tutte le buone intenzioni di andare la, ammazzare il fratello ignaro di tutto e trascinare via Caterina per i capelli se necessario.
Poi magari, le avrebbe fatto scoprire per bene cosa significasse provare piacere grazie a Jung Hoseok.

Tutti i suoi piani però andarono in fumo in quel corridoio, poco prima di raggiungere la sala del piano, quando la figura di Nam gli aveva sbarrato la strada ed ora gli impediva di proseguire.

-Dove vai?- Domandò il platino al fratello con fare autoritario.

Cosa doveva rispondere?
Che andava a fare una carneficina?
Che il fatto di sentire Yoongi sbattersi la cuoca su un pianoforte lo mandava in bestia?
Che lui stava diventando estremamente geloso di quell'umana?
Hoseok non era stupido, sapeva che il maggiore fosse lì per ammonirlo e impedirgli di fare qualche cazzata di cui sicuramente si sarebbe pentito in seguito.

-Senti Hoseok, tuo fratello non sta facendo niente di male, quelle donne sono state scelte da me per un motivo specifico. Quindi se ora ammetti di avere le idee chiare con quell'umana allora vai, sei libero di fare quello che vuoi e non ti fermerò. Ma vedi bene invece, che se porti anche il minimo dubbio, sappi che non avrai il mio permesso di varcare quella soglia-

Lo sguardo di Nam era pura e terrificante oscurità, tanto che il vampiro sentì la paura invadergli i sensi.
Eccolo il vero capofamiglia, dalle iridi chiare come la luna e dalla presenza agghiacciante e pericolosa.
A Kim Namjoon bastavano poche parole per farsi rispettare e capire al volo da tutti i fratelli e Hoseok non era di certo il primo pazzo scellerato.
Sostenne quegli occhi ancora per qualche minuto, poi divenne insopportabile. Strinse le spalle, si allontanò da lì e si richiuse nel suo ufficio.

Si ritrovò a ticchettare nervosamente sulla scrivania, alla quale era tornato, con le bianche dita.
Prima doveva pensare, non poteva agire di impulso mosso dalla rabbia o avrebbe combinato un disastro.
Per dirle cosa poi? Tu da oggi sei mia e nessun'altro deve toccarti?
Lui voleva questo? Ma lei soprattutto, lo desiderava?
Sospirò, portandosi le mani tra i capelli rossi, tirandoseli indietro. Almeno quei suoni fastidiosi che gli rimbombavano in testa erano cessati.
Pensò addirittura di essere tornato a soffrire di emicrania per un attimo.

•𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭 𝓢𝔀𝓮𝓪𝓽 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓮𝓪𝓻𝓼• || ʙᴛs ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora