Capitolo 15

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Vitiosus

Ormai era notte e la camera da letto era scarsamente illuminata solo dalla sola fioca luce della abatjour vittoriana appoggiata sul comò intarsiato.
Le figure al suo interno non avevano ancora spiccicato parola, troppo impegnate a studiarsi per comprendere il motivo per cui si trovassero lì, o meglio solo Ilda ancora non era del tutto al corrente di cosa e come Jimin aveva pensato di rimediare alla sua fame, e sperava con tutta se stessa che ora, quella ragazza dai lunghi e ricci capelli di fronte a lei non fosse proprio Caterina.
Non era una stupida e se il biondo pensava che avesse dissanguato la sua amica si sbagliava di grosso.

-Cosa significa tutto ciò? Deve starmi lontano potrei essere pericolosa per lei-

Ilda iniziava a sentire la pressione delle zanne che le spaccavano le gengive, quella ragazza non doveva essere lì, Chiara anche doveva starle alla larga, aveva bisogno di sangue è vero certo, ma poteva benissimo soggiogare la fame con qualche escamotage che spesso veniva utilizzato nei film. Le trasfusioni, ecco avrebbe volentieri bevuto il sangue umano da un calice fingendo che fosse vino o da una sacchetto di plastica per le donazioni piuttosto che prosciugare quelle due.

Jimin si fece avanti afferrando con la mano il polso di Caterina in modo da portarla con sé, e dopo aver l'asciato uno sguardo d' intesa ad Hoseok, la bruna proseguì lasciandosi trasportare dal biondo mentre l'altro si lasciò cadere comodamente sulla poltrona in pelle nera che adornava la camera.

-Devi nutrirti, altrimenti ti ritroverai a dare la caccia a queste umane o peggio, potresti anche morire-
Le spiegò tranquillamente Jimin, facendo sedere Caterina sul morbido materasso.
Ilda sbarrò gli occhi incredula, era proprio come pensava, quel perfido vampiro voleva farle succhiare il sangue dell'amica, qui ed ora davanti a tutti.

-Per prima cosa, non definire le mie amiche umane con quel tono dispregiativo, perche fino a qualche minuto fa anche io ero una di loro. Seconda cosa, scordatelo. Al massimo posso accettare che Caterina mi doni il suo sangue già separato dal suo corpo, ma non le succhierò il collo-

Caterina non osava parlare e se ne stava muta come un pesce, senza fiato in gola si fece piccola piccola ai piedi del letto, cercando di non dar peso alle parole del biondo che la stava mettendo sullo stesso piano di semplice spuntino serale.
Il tono acido di Ilda che non ammetteva repliche, fece alzare al cielo ancora una volta gli occhi di Jimin, scocciato da quella testardaggine.

-Tesoro..-
Il vampiro fece scivolare le sue dita sulla piccola e fredda mano di lei e l'afferrò portandosela alle morbide labbra che ne baciarono teneramente il dorso.
Ilda avvampò, se solo avesse ancora la possibilità di arrossire le guance ora le si sarebbero imporporate di un tenue e tenero rosso e il cuore le starebbe martellando nel petto impazzito.

Ma ahimè era morta.

-La prima volta che bevi sangue umano, devi farlo direttamente da loro, altrimenti la trasformazione non sarà completa-
Le spiegò gentilmente spostandole una lunga ciocca di capelli castani dietro l'orecchio.

Ilda guardò Caterina e Caterina guardò lei a sua volta, entrambe sapevano che in un modo o nell'altro quella situazione doveva risolversi così.
La cuoca non voleva morire e la vampira nemmeno, e in un tacito accordo Caterina si avvicinò scoprendosi il tenero collo velato dalla folta capigliatura.
Ilda si sentì morire, quel profumo inebriante le inibì i sensi.
Piegò la testa di lato devastata da quella sensazione che le stava facendo provare un capogiro nauseante, le pupille si dilatarono all'istante e le iridi cambiarono cromatura diventando ancora una volta gialle come quel fiore che ora stava crescendo dolcemente accanto a quelli dell'intera famiglia.
Finalmente le zanne smisero di farle male sulle gengive e spaccando la tenera carne, scesero andando a conficcarsi con forza nella colonna marmorea della minore.
Caterina strozzò un singhiozzo, la donna dietro di sé le strinse le mani saldamente sulle braccia per tenerla ferma e si ritrovò a stringere i denti quando le conficcò le laccate unghie rosse nella carne, fino in fondo.

•𝓑𝓵𝓸𝓸𝓭 𝓢𝔀𝓮𝓪𝓽 𝓪𝓷𝓭 𝓣𝓮𝓪𝓻𝓼• || ʙᴛs ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ ᴇᴅɪᴛɪᴏɴ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora