"Correte!" urla di uomini riecheggiano all'interno e all'esterno del villaggio.
Il caos è padrone del luogo, mandando in confusione le poche persone ancora incuranti del pericolo
"Prendete la bambina!" i contadini, ormai consapevoli della guerra, stanno fuggendo lontano dal fulcro della rivolta portando con loro le donne e i fanciulli che osservano impauriti dalla situazione.
"Via, via!" un'anziana, dai ricci capelli grigi per la vecchiaia e la borsa della spesa tra le mani, ha appena spinto sua figlia per incitarla ad aumentare il passo.
La donna tiene in braccio sua figlia, stringendola a sè "non manca tanto" sussurra alla primogenita di soli tre anni, che alza lo sguardo su di lei.
Tra tutti questa piccola famiglia sembra l'unica ad aver pensato ai viveri; non sanno quanto potrebbe durare la battaglia, ma meglio tenersi pronti.
Dopo aver attraversato il bosco prendendo una scorciatoia, arrivano alla casetta in campagna della nonna. Non appena varcano la soglia, la piccola scoppia in lacrime aumentando il panico delle due donne.
"Sun-hi tranquilla, va tutto bene" le parole confortanti della giovane madre non sembrano calmare la bambina che comincia a chiamare invano il padre.
"Papà arriverà presto, adesso smetti di piangere" continua ad asciugare le lacrime che scorrono sul volto minuto della figlia e, solo dopo alcuni minuti, riesce a farla addormentare.
Il suo viso prima triste ed impaurito, adesso è rilassato ed è seguito dal dolce respiro, che fa intuire il suo ingresso nel mondo dei sogni; i capelli castani le ricadono sul volto e la frangetta copre del tutto i suoi occhi.
Nonostante il dolce dormire, è evidente la sua consapevolezza di ciò che sta accadendo all'esterno da come tiene stretta la coperta tra le sue mani...
Tre anni passano e la guerra civile, durata poco più di un anno, è ormai nei ricordi dei pochi rimasti nel luogo. Gli adulti, come i ragazzi, hanno combattuto valorosamente per difendere la popolazione e nessuno si era pentito delle proprie azioni barbare malgrado il fraintendimento.
Gli adulti decisero di non divulgare direttamente la causa primaria della lotta ai più piccoli, istruendoli sull'evento tramite l'uso di una favola.
In questo momento Sun-hi ha sei anni, una bella bambina dalla lunga chioma castana e grandi occhi color ambra.
"Tesoro, sei venuta a farmi visita" la nonna, dondolando sulla sua sedia in legno preferita, sorride verso la piccola che ha appena chiuso la porta d'entrata alle spalle.
"La mamma lavora?" annuisce prendendo posto nella poltrona vicino al caminetto. Sun-hi si riscalda le manine davanti al fuoco, tirando su con il naso.
L'inverno è ormai alle porte e i cittadini si stanno preparando per il freddo a venire, raccogliendo la legna nel bosco circostante da far bruciare per riscaldare le proprie abitazioni.
Sun-hi dopo aver riportato le mani alla temperatura desiderata, si posiziona davanti alla nonna, dondolando sulle punte dei piedi con le braccia dietro la schiena in attesa di un'azione da parte della più anziana.
"Ho capito, è il momento della storia" a quelle parole gli occhi della bambina si illuminano, andare a casa della nonna significava sentire i suoi racconti narrati con un po' di nostalgia, ma che all'età di sei anni questo è un sentimento ancora non del tutto percepibile.
Con un piccolo sforzo, la bambina si ritrova seduta sulle gambe della nonna, che accarezzandole la schiena inizia il suo racconto accompagnandolo con il dondolio della sedia.
STAI LEGGENDO
𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉
FanfictionUn tempo una regione della Corea era abitata da delle creature note con il nome di Havem, uomini alati capaci di controllare due degli elementi naturali. Lo scatenarsi di una guerra porterà questa specie a distaccarsi da quella umana con la quale c...