[ due mesi dopo ]
Sun-hi p.o.v.
Affacciata dalla finestra ammiro lo scenario che si presenta di fronte a me: i primi fiocchi di neve della giornata ricoprono i pochi fili d'erba presenti sul terreno umido, ancora imbiancato dalla nevicata della serata precedente; gli alberi hanno ormai perso tutte le loro foglie, lasciandoli spogli delle loro fronde verdi. Il cielo è coperto da grandi nuvole plumbee, che coprono i raggi del sole.
A differenza del vento gelido all'esterno, dall'altro lato della finestra si respira un'aria più accogliente, il rumore del fuoco scoppiettante del camino è accompagnato dal dolce profumo dei mandarini che la mamma ha raccolto ieri ai campi.
Dopo una bella tazza di latte caldo, mi affretto ad indossare la mantella e i guanti per dirigermi al villaggio.
E siamo già a febbraio...
Ormai sono passati due mesi, due mesi da quando io e Taehyung ci siamo salutati nel bosco. Sono due mesi che non sono né felice né triste, né serena né irritata. Due mesi che cerco di tornare alla normalità, eppure in questi due lunghi mesi non ho fatto altro che pensare a tutti i momenti vissuti insieme e quelle scene si sono fatte spazio anche nei miei sogni.
In questo lasso di tempo mia madre mi ha vista giù di morale e sotto suo consiglio ho deciso di trovare un lavoretto. Per mia fortuna nell'ultimo mese sono uscita di più con Iseul, che a volte tendeva a lamentarsi di quanto lavoro doveva svolgere alla sartoria e avendo frequentato il corso di cucito mi sono offerta di dare una mano.
Così quattro volte a settimana vado in sartoria, che si trova nella piazza centrale del villaggio.
"Oh Sun-hi sei arrivata appena in tempo, abbiamo già tre ordini per la fine della giornata e dobbiamo fare un lavoro impeccabile!" Iseul cammina in fretta e furia nella stanza, prendendo tutta la stoffa necessaria per sistemare gli abiti.
"Perché tanta fretta?" domando togliendomi i guanti e appoggiandoli su uno dei tanti tavoli da lavoro.
La ragazza mi guarda scioccata come se avesse appena visto un fantasma accanto a me; si avvicina posando le mani sulle mie spalle per poi riferirmi la grande notizia.
"Questa mattina è passato uno degli hwarang, il nuovo ordine di cavalieri, e mi ha consegnato le loro divise sotto l'ordine di Dux Danyang II. Ti rendi conto di quanto sia importante questa consegna?" non penso di aver mai visto Iseul così felice e allo stesso tempo stressata.
"Mia madre oggi non è di turno, perciò per il bene della sartoria e della nostra dignità dobbiamo fare bella figura" annuisco, sedendomi su uno degli sgabelli.
Iseul prende tra le mani una delle tre divise, appoggiandola sul tavolo davanti a me.
"Ok tu tieni questa, io prendo altra stoffa" dette quelle ultime parole la vedo allontanarsi alla ricerca di altri tessuti.
Sarà una mattinata lunga.
[ ... ]
"Iseul ho quasi finito di cucire la cintura" metto il tessuto in modo che il rovescio sia girato all'esterno, allineo i bordi e li cucio in una linea; rattoppo gli ultimi strappi e consegno l'abito alla mia amica, che non perde tempo piegandoli e mettendoli in una busta, facendo attenzione a non sgualcirli "ecco fatto".
In quel momento la porta d'entrata viene spalancata, facendo risuonare il campanellino posto al di sopra.
"Hey belle fanciulle!" un giovane ragazzo poco più grande di noi si trova ora sulla soglia della porta, gli occhi si assottigliano e nel mentre le labbra si incurvano in un sorriso smagliante.
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𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉
FanfictionUn tempo una regione della Corea era abitata da delle creature note con il nome di Havem, uomini alati capaci di controllare due degli elementi naturali. Lo scatenarsi di una guerra porterà questa specie a distaccarsi da quella umana con la quale c...