Taehyung p.o.v.
[ qualche giorno dopo ]
Questa mattina Sun-hi si è presentata alla porta affaticata dalla corsa appena fatta, ma con un sorriso raggiante in volto. Aveva in mano il taccuino del nonno e una cesta nell'altra.
È entrata come un tornado dentro casa chiedendomi di vestirmi comodo perché avremmo camminato un po'.
Non faceva che zittirmi, aveva anche borbottato qualcosa come 'se te lo dicessi non mi seguiresti sicuramente', il resto delle parole non sono riuscito a decifrarle per quanto parlava veloce.
Dopo una camminata durata probabilmente un'oretta ci siamo ritrovati di fronte ad una distesa pianeggiante, intorno un'altra foresta divideva la zona dalle altre.
"Bene qui mi piace" ha affermato la ragazza raccogliendo i suoi lunghi capelli in una coda e sedendosi a gambe incrociate con il quaderno di cuoio tra le mani.
"Cosa dobbiamo fare?" "Ho riletto tutte le informazioni che ha raccolto il nonno" ha continuato poi "e siccome voglio aiutarti, oggi ci eserciteremo con i tuoi poteri!" mi mordo il labbro in preda al panico. Non mi piaceva parlare dei miei poteri e tantomeno usarli, ho sempre cercato di limitare il loro utilizzo essendo poco stabili.
"Da quello che ricordo ci sono due tipi di Havem: acqua e fuoco. I primi sono più sulla difensiva e legati al mantenimento della pace, mentre gli altri sono quelli che scendono per primi in battaglia" annuisco alla breve descrizione che ha dato lasciandole di seguito la parola.
"Però tu hai entrambi i poteri..." mi guarda intensamente "fammi vedere cosa sai fare, mettiti lì al centro" accenna un sorriso per rassicurarmi, forse si è accorta della mia insicurezza.
"Per prima cosa potresti mostrarmi il fuoco, in fin dei conti lo hai già fatto" queste ultime parole non hanno fatto che peggiorare la situazione, l'ultima volta le ho bruciato il tappeto. Sembra rendersi conto della sua frase non appena nota il mio sguardo farsi sempre più agitato.
"Taehyung puoi stare tranquillo non accadrà niente di male, devi solo calmarti" urla la ragazza seduta ai piedi di un albero.
Sollevo tremante la mano destra, ancora poco convinto di cosa fare, puntandola al cespuglio poco distante da me. Chiudo gli occhi respirando profondamente e riesco a percepire la mano riscaldarsi con troppa rapidità e d'istinto apro gli occhi incontrando quelli di Sun-hi
"non andare di fretta, abbiamo tempo...concentrati".
Rilascio un sospiro concentrandomi di nuovo sulla pianta, riporto la mano davanti a me e vedo delle fiamme formarsi sul palmo, guardo la ragazza che ora si è alzata per vedere meglio.
"Bene, adesso colpisci il cespuglio" faccio ciò che mi ha detto e in breve tempo noto alcune foglie prendere fuoco.
Osserviamo per qualche secondo la scena davanti ai nostri occhi, nella speranza che non si crei un incendio. Sun-hi si avvicina alla pianta versandoci dell'acqua che aveva con sè nel cesto, rivolgendosi successivamente a me con un sorriso stampato in faccia "visto che ci sei riuscito!".
Le sorrido di rimando, era così semplice? La castana si volta per tornare alla sua postazione; il vestito azzurro le calza a pennello lungo la sua figura, le forme morbide del suo corpo sono visibili sotto il sole pallido di fine ottobre. I capelli le sono cresciuti in queste poche settimane di 'permanenza' sulla terra.
"Taehyung attento!" mi risveglio dai miei pensieri quando la voce su Sun-hi mi richiama urlando, girandomi di scatto verso la mano protesa ancora davanti all'erbaccia ormai bruciata: un'ondata di fiamme mi fa indietreggiare per la troppa potenza utilizzata.
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𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉
FanfictionUn tempo una regione della Corea era abitata da delle creature note con il nome di Havem, uomini alati capaci di controllare due degli elementi naturali. Lo scatenarsi di una guerra porterà questa specie a distaccarsi da quella umana con la quale c...