Sun-hi p.o.v.
Il ragazzo porta nuovamente le mani sulle ginocchia guardando avanti a sé, la fronte madida di sudore e solo una canottiera a fasciargli il busto.
Espira chiudendo gli occhi e con uno slancio salta dal masso posto sotto di lui; estende le grandi ali nere e con dei movimenti veloci le sbatte avanti e indietro tentando di mantenere l'equilibrio.
"Ce l'ho fatta Sun-hi, guarda!" un largo sorriso si fa ampio sul suo volto leggermente arrossato per via dei numerosi tentativi vani. Il tempo di alzarsi ancora di più in aria, che una fitta lo fa gemere dal dolore e con una capriola cade sul suolo.
"Taehyung!" mi alzo di scatto dal terreno raggiungendolo preoccupata. È tutto il pomeriggio che sforza le ali ancora non del tutto guarite e non è la prima volta che cade.
Aiutandosi con le braccia si solleva quel poco che basta per guardarmi in faccia e ad agitarmi non è tanto il rivolo di sangue che gli esce dal naso, ma la sua espressione amareggiata.
"È tutto inutile..." si siede a gambe incrociate abbassando lo sguardo "non ci riuscirò mai" "non dire così, è normale avere difficoltà all'inizio. Forse non sono la persona più adatta per darti consigli" indico le mie spalle, per poi avvicinarmi.
Racchiudo il suo volto tra le mie mani accennando un sorriso per rassicurarlo.
"Ma questo non significa che non possa starti accanto, se vuoi possiamo venire qui tutti i giorni così potrai esercitarti fino a quando non ci riuscirai". Negli ultimi giorni l'ho visto più distratto del solito e a volte anche distante nei miei confronti.
"Grazie" le sue labbra sono ora incurvate all'insù e i suoi occhi hanno assunto il tipico colore dello smeraldo, facendomi perdere un battito; dal giorno in cui l'ho aiutato ho sempre pensato fosse un bel ragazzo, ma ora che me lo ritrovo a pochi centimetri di distanza posso confermare i miei pensieri.
Nel frattempo Taehyung porta la sua mano destra sotto il naso sorpreso di ritrovarsela sporca di sangue.
"O-oddio, si scusa torniamo dentro".
[ ... ]
"Sei sicura? Non vorrei crearti problemi" il moro si inginocchia accanto a me, le ali creano una leggera folata che mi fa rabbrividire data la bassa temperatura della cantina.
"Tranquillo, non possiamo restare sempre chiusi dentro casa" abbozzo un sorriso mentre frugo all'interno di una scatola piena di abiti.
"Immagino vada bene allora" lo sento mormorare in modo adorabile.
Quando riesco a trovare il grande mantello nero attrezzato anche di cappuccio, lo tiro fuori e lo mostro al ragazzo che mi guarda stranito.
"Con questo le persone non dovrebbero accorgersi delle ali" commento sicura; avevo pensato di portarlo al villaggio per un giro al tramonto, sto compiendo un azzardo, ma siccome Taehyung dovrà restare qui ancora altri giorni...perché non mostrargli la vita di noi umani? Gli porgo l'abito e lo vedo allontanarsi. Decido di andarmi a cambiare anche io e lo aspetto davanti all'entrata.
"Indossate sempre queste cose?" nell'istante in cui entra nel salotto, non riesco a trattenere una risata: il mantello sopra alle ali lo fa sembrare enorme e le maniche sono leggermente lunghe.
"Non ridere!" aggrotta le sopracciglia e alzo le mani in segna di resa.
"Cerca di non dare troppo nell'occhio e lascia parlare me in caso, ok?" annuisce alle mie parole e ci incamminiamo verso il villaggio. Ho deciso di uscire a quest'ora perché le persone iniziano a dirigersi nelle proprie abitazioni per la cena e il mercato è ormai chiuso fino a domani mattina.
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𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉
FanfictionUn tempo una regione della Corea era abitata da delle creature note con il nome di Havem, uomini alati capaci di controllare due degli elementi naturali. Lo scatenarsi di una guerra porterà questa specie a distaccarsi da quella umana con la quale c...