Taehyung p.o.v
Nell'oscurità della notte, il solo rumore che riesco a percepire è quello dell'arrestarsi del cammino della persona a qualche metro da me.
"T-Taehyung?" mi guardo attorno, esaminando per una frazione di secondo il volto e i lineamenti del ragazzo.
"Jungkook?!" "O mio dio stai bene!" annuisco, questa mia lieve risposta è più che sufficiente per convincere il più piccolo a stringermi a sé.
È tutto così surreale, fino a ieri quasi ogni sera osservavo sopra di me il cielo cercando qualche segno oltre le nuvole e adesso sono effettivamente tornato. Un senso di nostalgia mi pervade, mi mancava tutto questo, persino il campo di allenamento che non ho mai amato; sono finalmente a casa e ancora non posso crederci.
La mia attenzione torna a Jungkook che, concluso l'abbraccio, inizia a parlare
"Come hai fatt- anzi no non dire nulla, dobbiamo avvertire Namjoon hyung del tuo ritorno" sorrido al mio amico, che in poco tempo mi afferra per il braccio trascinandomi verso le stanze dove presumo si trovino tutti gli altri.
Percorriamo il corridoio superando le camere dei ragazzi, arrivando poi a bussare alla porta del leader.
La porta si apre di scatto, forse stava dormendo e lo abbiamo svegliato; il maggiore non mi nota, a causa del più piccolo che ha spalancato le ali per l'emozione.
"Jungkook è tardi, perché sei qui?" non appena termina la domanda i suoi occhi si posano sulla mia figura che appare al fianco del ragazzo. I suoi occhi scorrono da Jungkook a me e sbatte un paio di volte le palpebre per essere certo che non sia un'illusione.
"Taehyung?!" sorrido debolmente, l'ultima volta che mi ha visto non è andata molto bene.
"Non è possibile, noi-" si blocca prendendo il respiro. In quel momento la porta che da accesso alla camera di Jin si apre e senza guardarci in faccia urla al leader di stare zitto perché la sua voce stava rovinando il suo sonno, ma non appena lo saluto anche i suoi occhi si spalancano.
"Sto impazzendo o Taehyung è veramente qui?" domanda sperando in una risposta da parte degli altri due, che non tarda ad arrivare.
"Hyung non c'è tempo per essere confusi, sveglia gli altri e vediamoci in cucina".
Una volta che Jimin ci ha raggiunti Namjoon inizia a parlare "come potete vedere Tae è di nuovo qui" noto che ha un po' di difficoltà a parlare, il che è nuovo, di solito ha sempre pronte le parole giuste.
"Ce ne siamo accorti, ma non è l'orario migliore per questo ricongiungimento, ci vediamo domani mattina" Yoongi si alza dalla sedia incamminandosi senza dire altro verso i nostri alloggi; posso sentire Hoseok borbottare qualcosa.
In poco tempo vengo travolto da un abbraccio da parte del mio coetaneo, al quale ben presto si aggiungono gli altri tranne Nam, che invece occupa un posto al grande tavolo di legno.
"Sembra impossibile che tu sia qui!" "lo sembra anche a me"; Namjoon ha lo sguardo fisso sul piano del tavolo, battendo nervosamente il piede sul pavimento.
"Hyung..." non appena mi avvicino vedo i suoi occhi lucidi e le lacrime che scorrono lentamente sul suo viso.
"Mi dispiace tanto, non oso immaginare cosa tu abbia passato, tutto questo per colpa mia...non me lo perdonerò mai" "hey hyung, tranquillo sto bene, non ce l'ho con te" porto la mano al petto accennando un sorriso per confortarlo.
D'improvviso mi circonda con le sue braccia facendomi sussultare.
"Tae devi raccontarci tutto, siamo troppo curiosi" esclama Jungkook sedendosi sul tavolo.
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𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉
FanfictionUn tempo una regione della Corea era abitata da delle creature note con il nome di Havem, uomini alati capaci di controllare due degli elementi naturali. Lo scatenarsi di una guerra porterà questa specie a distaccarsi da quella umana con la quale c...