Capitolo 6

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Sun-hi p.o.v.

Ancora con il fiato sospeso lo osservo aprire piano i suoi occhi per puntarli un secondo dopo sulla mia gracile figura.

Devo ammetterlo, non volevo svegliarlo e disturbare il suo sonno sicuramente tanto desiderato, ma ogni volta ne devo combinare una.

Lo vedo guardarsi intorno spaesato, probabilmente non ricorda come ci sia arrivato qui.

"B-buongiorno" sussurro intimorita, è comunque un essere il doppio di me con queste grandi ali nere come la pece. Si tira su a sedere, ancora con la mascella contratta e il viso assonnato; non smette però di osservarmi, anche se non riesco e decifrare la sua espressione.

"Dove mi trovo?" la cadenza calda e dolce della sua voce provoca un brivido piacevole lungo la mia schiena.

"A casa mia- cioè di mia nonna, ma è sempre casa mia" lui mi guarda con perplessità e mi schiaffeggio mentalmente, non è possibile che sia così imbranata!

Dopo un po' il ragazzo annuisce strofinando le mani sulle braccia nude, al che gli passo la maglietta che accetta volentieri e la indossa senza perdere tempo. Mi rendo conto che ancora non so il suo nome, come d'altronde lui non conosce il mio.

"Sun-hi, piacere" porgo la mia mano al moro che la guarda titubante per poi afferrarla.

"Taehyung" parla lui abbassando gli occhi verso il pavimento.

Sorrido cordialmente dirigendomi in cucina per servirgli un pasto caldo dopo ore.

"Hai fame?" chiedo dall'altra stanza posizionando il cibo per entrambi sul tavolo da pranzo. I suoi passi si fanno più vicini quando entra in cucina a piedi nudi.

Gli indico la sua sedia, dove di fronte ho preparato un bicchiere di latte e una torta di mele; i suoi occhi brillano alla vista di quelle leccornie, tanto che alza lo sguardo quasi per chiedermi il permesso.

"Posso chiederti una cosa?" mi giro curiosa e lo faccio continuare "perché mi stai aiutando? Mi hai salvato la vita e ora mi fai stare qui..." lascia in sospeso la frase, mostrandomi tutto il suo dispiacere.

"Ti ho visto in difficoltà e ti ho dato semplicemente una mano. Per stare qui non c'è problema, puoi rimanere quanto vuoi tanto la casa è libera e a me fa piacere" concludo con un sorriso accomodandomi a tavola.

Mangiamo in silenzio e dalle espressioni facciali che fa posso intuire che apprezza il cibo, inoltre ieri sera non ha messo niente nello stomaco e non mi stupisce che stia mangiando con tanto gusto.

Punto lo sguardo sulla ferita bendata, il che mi ricorda di doverla disinfettare di nuovo.

"Taehyung" i suoi occhi passano dalla sua terza fetta di torta a me un po' in imbarazzo e quando sono certa della sua attenzione riprendo a parlare.

"Sarà il caso di ripulire la ferita prima che me ne vada, quando hai finito la colazione puoi raggiungermi in camera" mi alzo dalla sedia e inizio a preparare il necessario per curarlo.

Dopo alcuni minuti lo sento avvicinarsi e lo faccio sedere sul letto matrimoniale. Avviso il moro che probabilmente farà male, ma sembra sia già preparato psicologicamente. Mi siedo accanto a lui, mentre discosta le ali per lasciarmi spazio.

"Ok facciamo una cosa veloce" detto questo taglio le bende sul fianco e osservo la ferita, ancora è fresca e ci vorrà qualche altro giorno per iniziare la cicatrizzazione.

Con molta cura passo l'unguento e al contatto del prodotto con la sua pelle si allontana un po', la sua reazione non mi impedisce però di continuare nel mio compito.

𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora