Sun-hi p.o.v.
[ - 6h ]
Questo sabato il villaggio è pervaso dalla frenesia; i mercanti giunti dai villaggi vicini si stanno disponendo intorno alla piazza per allestire i loro stand. Rispetto agli anni passati la piazza è più popolata, grazie anche all'affluenza dei borghi limitrofi.
Mi faccio largo tra le persone che scaricano le proprie merci dai carri per dirigermi verso il banco ancora vuoto vicino alla fontana.
"Sei in ritardo" mia madre è seduta su uno sgabello di legno, concentrata ad intrecciare l'ennesimo cesto.
"Sei tu che sei in anticipo" le faccio notare poggiando la borsa sul tavolo spoglio e tirando su le maniche.
"Sono arrivata da mezz'ora e c'era un via vai di carri che non puoi immaginare" mi racconta brevemente l'arrivo di nuovi stand, principalmente riguardanti il cibo.
"Perché stai intrecciando ancora quei cestini? Non li avevi finiti a casa?" chiedo notando il suo volto stressato e alla mia domanda mette in pausa il suo lavoro.
"Ti ricordi che ti avevo detto che mi sarei divisa il compito con le altre?" annuisco aspettando di sentire il resto della storia
"A quanto pare, una delle signore che si era unita per il festival ha lasciato i suoi cestini fuori di casa il giorno esatto in cui ha piovuto e quindi si sono rovinati con la pioggia" per quanto voglia trattenermi mi sfugge una risata che lascia perplessa mia madre.
"Lo trovi divertente eh?" chiede ironica.
Tossisco leggermente per mascherare la risata e comincio a sistemare quelli già pronti sul banco, dando qualche occhiata verso gli altri mercanti curiosa di vedere a che punto sono: alcuni stanno terminando la sistemazione dei loro prodotti mentre altri appendono qualche insegna.
[ - 4h ]
"Iseul! Che bello rivederti" saluto anch'io la ragazza chiedendole subito dopo dove si trova la sua bancarella.
"Quest'anno non siamo riuscite a sistemarci in piazza a causa della troppa affluenza, perciò il Duca ci ha suggerito di lasciare la sartoria aperta" "visto che è aperto, passerò a ritirare il vestito che mi si è scucito, spero che tua madre sia riuscita a sistemarlo".
Trascorriamo alcuni minuti a chiacchierare tutte insieme, riuscendo a convincere la ragazza ad acquistare uno dei nostri cestini che potrebbe risultarle utile per trasportare i diversi materiali da cucito.
"Sun-hi se vuoi puoi andare" suggerisce la mamma portando il suo sguardo da me a Iseul.
"Sicura? I clienti stanno aumentando, potrei essere d'aiuto" "tua mamma ha tutto sotto controllo, puoi andarti a divertire con la tua amica" parla alle mie spalle una delle amiche di mia madre.
"Se Iseul è disponibile" parlo titubante non volendo costringere la povera ragazza "per me va bene, sono in pausa e comunque ci sono fin troppe persone in sartoria a dare una mano" spiega con un sorriso stampato in volto.
Passeggiamo intorno alla piazza fermandoci di tanto in tanto a dare un'occhiata ai vari articoli, finché non decidiamo di cenare in una delle bancarelle.
Una volta preso il cibo ci sediamo al primo tavolo dato dallo stand, Iseul ha comprato diverse cose e si ritrova con in mano una busta piena di nuovi acquisti.
"Sto morendo di fame" osservo il cibo davanti a noi, abbiamo deciso di prendere il Tteokbokki, un piatto che consiste in gnocchi di riso conditi con una salsa piccante.
"Non credi siano troppo piccanti?" domanda incerta Iseul prima di mangiare "beh lo scopriremo". Dopo qualche morso iniziamo a sentire la gola bruciare, ma nonostante il forte gusto riusciamo a terminare il pasto.
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𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉
FanfictionUn tempo una regione della Corea era abitata da delle creature note con il nome di Havem, uomini alati capaci di controllare due degli elementi naturali. Lo scatenarsi di una guerra porterà questa specie a distaccarsi da quella umana con la quale c...