Sun-hi p.o.v.
"Hai bisogno di qualcosa cara?" la donna anziana mi sorride con occhi gentili, indicando con la mano rugosa le cassette di legno piene di frutta.
"Un paio di mele grazie" annuisco mentre la donna le aggiunge al sacchetto riempito precedentemente di altro cibo. La ringrazio di nuovo prima di avviarmi verso gli ultimi stand del mercato; compro del pesce, dato che abbiamo guadagnato un po' di denaro ne approfitto per cucinare una cena con i fiocchi.
"Scusami" una dolce voce mi arriva alle orecchie facendomi voltare nella direzione da cui proviene; lì ferma c'è una ragazza un po' più bassa di me con dei corti capelli neri che le toccano le spalle.
"Iseul ciao! non ci vediamo da un po' " affermo sistemandomi il vestito "precisamente da quest'estate" sorride raggiante lei.
"Tua madre ti ha dato un posto fisso in sartoria?" nei mesi più caldi dell'anno ci siamo conosciute nella sartoria di paese dove prendevamo lezioni di cucito ed essendo le più giovani legammo subito.
Alla mia domanda annuisce con vigore raccontandomi di quanti abiti ha sistemato e confezionato per i compaesani, assicurandomi di volerne cucire uno su misura per me.
"E tu? Cos'hai fatto in questi ultimi mesi?" "Niente di speciale" ridacchio contagiandola, proseguendo poi "aiuto spesso mia madre al campo e mi occupo delle commissioni, come fare la spesa" alzo la busta tra le mie mani concludendo la mia risposta.
La nostra chiacchierata viene interrotta da una voce dall'altro lato della strada, che chiama la ragazza davanti a me.
"È stato un piacere rivederti Sun-hi, ma adesso devo andare" "è stato un piacere anche per me Iseul" ci abbracciamo, per poi prendere due direzioni diverse.
[ ... ]
Chiudo alle mie spalle la porta spingendola piano con il piede, dirigendomi in cucina per riporre negli appositi ripiani i prodotti acquistati.
Un miagolio incessante mi costringe a girarmi verso la piccola finestra che dà sul ripiano della cucina dove, come immaginavo, un piccolo gattino è appena salito.
Struscia sui bordi delle persiane "hai fame piccolo?" in risposta fa le fusa e avvicina la testolina alla mia mano; apro l'anta del mobile in legno, afferrando la scodella in cui verso il latte appena comprato e mi appoggio al bancone mentre il gatto finisce di bere.
Probabilmente è randagio, nessuno in casa ha animali domestici oltre a galline o pecore.
Pranzo da sola, di solito mia madre mangia con le amiche prima di riprendere il lavoro; dovrei trovarmi un impiego o qualcosa di simile adesso che ci penso, inoltre quest'estate la maggior parte del mio tempo libero l'ho dedicato al cucire.
Passano alcune ore e piuttosto che rimanere seduta dentro casa, mi avvio verso i campi per dare una mano.
Lungo il sentiero, scuoto dai rami curvi degli alberi le gocce d'acqua della precedente pioggia che infrangono i raggi del flebile sole. La terra è ancora bagnata, quindi non penso ci sia molto lavoro da svolgere.
I primi contadini mi salutano con una mano, mentre con l'altra si coprono gli occhi dalla luce solare; ricambio il gesto con un sorriso
"Sun-hi da quanto tempo!" l'anziano si avvicina lentamente alla mia figura e riprende fiato al seguito del movimento. Conversiamo per un po', poi vado a cambiarmi con un grembiulino rosso per limitare lo sporcarsi. Infilo anche le galosce e per qualche ora aiuto nei raccolti.
[ ... ]
Qualcosa di bagnato cade sul mio viso, ma non ci faccio caso e continuo a sistemare la verdura nei cesti.
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𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉
FanfictionUn tempo una regione della Corea era abitata da delle creature note con il nome di Havem, uomini alati capaci di controllare due degli elementi naturali. Lo scatenarsi di una guerra porterà questa specie a distaccarsi da quella umana con la quale c...