Capitolo 7

1.1K 50 17
                                    

Sun-hi p.o.v.

"Sono tornata!" affannata chiudo la porta di casa, posando successivamente la borsa sul tavolo in legno nel tentativo di ripercorrere la situazione all'indietro.

"Se questa mattina l'avevo appoggiata qui, significa che il taccuino potrebbe essermi caduto nella fretta di uscire" borbotto in modo da non farmi sentire dal ragazzo; mi chino cercando una qualunque traccia dell'oggetto: controllo sotto il tavolo, sugli scaffali spostando i vari elementi decorativi ma niente.

Percorro l'intero perimetro del salotto soffermandomi sulla libreria.

"Stai cercando qualcosa?" la voce profonda di Taehyung mi spaventa facendomi girare nella sua direzione, non mi ero resa conto che fosse sdraiato sul divano con una gamba che tocca il pavimento.

"Si credo di aver lasciato un libro qui" rispondo riprendendo la mia ricerca.

"Intendi questo?" lo affronto di nuovo notando il diario del nonno tra le sue mani e mi avvicino a lui contenta che non sia andato perso.

Nel consegnarmelo un foglio cade ai suoi piedi, ma non gli do troppa importanza finché le parole che pronuncia dopo mi bloccano sul posto

"Quando hai avuto il tempo di farmi questo ritratto?" "Cos-" in poco tempo le mie guance assumono una leggera sfumatura di rosso alla vista del disegno che rappresenta un Havem dalle fattezze di Taehyung;

Subito nego la sua allusione "n-non è come pensi" balbetto incrociando le braccia al petto.

Inclina la testa di lato e se non fossi imbarazzata lo troverei buffo

"Allora disegni noi Havem nel tempo libero?" scuoto la testa rapidamente, provando a strappargli il foglio dalle mani.

"È impossibile che questo sia tu, i disegni li ha fatti mio nonno" termino di spiegare quando chiude leggermente le ali per farmi avvicinare a lui titubante, mi rendo conto che può essere complicato lasciarsi andare del tutto e avere una conversazione tranquilla.

Entrambi non abbiamo mai incontrato una persona tanto diversa quanto simile per molti aspetti; sono contenta però, mi aspettavo un atteggiamento di distacco da parte del ragazzo al suo risveglio, questo vuol dire che forse il loro odio verso il genere umano si è affievolito con il tempo...o lui è uno dei pochi tolleranti.

Ridacchia per la mia goffaggine, mostrandomi la mano aperta e puntando lo sguardo sul diario che ho in mano; glielo passo incerta e porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Le prime pagine sono molto concise, un semplice diario in cui si raccontano giorno per giorno gli esiti della battaglia.

"Sai della guerra?" chiedo al moro che assorto continua a leggere e a sfogliare le pagine ingiallite, annuisce e i suoi occhi si bloccano su una facciata composta da diversi disegni che ritraggono gli Havem.

"Mio nonno teneva questo taccuino. Quando la mia famiglia lo trovò conclusa la battaglia, lo nascose; l'ho letto tutto, contiene diverse informazioni su di voi" percependo la tensione che si è creata nell'aria, provo a cambiare argomento, avvicinandomi per chiudere il quaderno.

Non faccio in tempo a compiere l'azione che la sua grande mano circonda il mio polso per fermarmi.

"Posso finire di leggere?" le parole escono fievolmente dalla sua bocca, al che rimango in silenzio preferendo non ribattere.

Con la destra riprende a girare le pagine rovinate e i miei occhi sono sulle sue dita ancora posizionate attorno al mio polso, non capisco se sono io o è la stanza ad essere così calda.

Neanche a farlo apposta, in una frazione di secondo il suo sguardo salta tra il braccio e me stessa, il tempo di sbarrare gli occhi e riappoggiare l'arto sulla sua gamba "scusa" un leggero rossore è presente sulle sue gote.

𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora