Capitolo 3

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[ due mesi dopo ]

Ottobre è ormai alle porte, lo si può notare dalle foglie secche che cadono dagli alberi e il vento che trapassa le ossa. Tento di riscaldarmi con le mani, maledicendomi per non essermi coperta di più. Batto i denti per il freddo, aumentando il passo verso i campi al confine.

"Sun-hi" porto lo sguardo verso la signora anziana che mi sta salutando con il braccio alzato; Ricambio il saluto e aspetto che mia madre finisca il suo turno, ho bisogno di parlarle.

Ho trascorso questi mesi cercando risposte su quel taccuino, perché mio nonno si è appuntato tutte quelle informazioni? Come faceva a sapere nel dettaglio la storia? Sono arrivata alla conclusione che per trovare risposte ai mie dubbi devo chiedere alla figlia di mia nonna, che sicuramente ne sa più di me.

Dei passi si fanno strada nella terra fresca, fino ad affiancarmi. Mia madre strofina le mani sul tessuto ormai vecchio del suo abito e mi sorride calorosamente.

"Hey, che ci fai qui?" accenna un sorriso stanco "ero di passaggio e ho pensato di venire a trovarti" non sembro convincente, infatti se ne accorge chiedendomi di dirle il vero motivo per cui sono passata.

"Ho una domanda o meglio delle domande che mi girano in testa da qualche tempo e penso che tu sia l'unica a potermi dare una risposta" mi incita a continuare, curiosa di conoscere i miei dubbi.

"Ecco...nonna mi raccontava di questa storia d'amore tra un'umana e una creatura alata" mostro il diario in pelle "ho trovato questo nella vecchia casa, il nonno scrive in prima persona la guerra e ci sono anche dei disegni, guarda" con agilità sfoglio le pagine e indico tutti gli schizzi presenti "ho sempre pensato fosse tutta finzione, ma a quanto pare non è così".

La donna si massaggia le tempie chiudendo gli occhi, forse ho toccato un argomento delicato; afferra con ambedue le mani il taccuino per poi guardarmi dritta negli occhi.

"Sun-hi non è il luogo adatto per parlarne, vai a casa tra poco ti raggiungo" annuisco girando i tacchi e avviandomi verso casa.

Non ci mette molto ad arrivare, andando velocemente a lavarsi per poi raggiungermi in cucina dove ho preparato due tazze fumanti di thè.

"Oh grazie" si siede accanto a me e soffia sul liquido scuro. Rimango in silenzio, sperando che possa iniziare lei il discorso.

"Tuo nonno ha sempre posseduto questi diari, ci scriveva di tutto e quando scoppiò la guerra è stato uno dei primi oggetti che prese con se. Quella storia è vera, quelle creature sono reali e le conseguenze ci sono state, ma ad essere onesta non capisco tutto questo tuo interesse".

La sua voce si è alzata leggermente e inizio a pentirmi di aver posto la domanda "è solo che credevo fosse una semplice favola" ammetto in un sussurro.

"L'unica cosa che ti posso dire è che quei mostri, gli Havem, hanno distrutto la mia famiglia. Per uno stupido motivo ho perso mio padre e mio marito e adesso te ne prego Sun-hi, non parliamone più" le emozioni hanno la meglio su di lei, che sbatte le mani sul tavolo facendomi trattenere il respiro.

Abbasso lo sguardo sulla tazza ormai fredda, mentre lei mette la sedia al suo posto e torna nella sua stanza per sbollire la rabbia.

Sono passati sei giorni da quando ho parlato con mia madre e se lei è riuscita a superare la nostra discussione, al contrario non ho fatto altro che pensarci.

"Sun-hi" la voce di mia madre mi risveglia dai miei pensieri "che c'è?" "Non rispondermi con quel tono, volevo chiederti un favore" la raggiungo in cucina per sentire la sua richiesta e quando ha tutta la mia attenzione parla.

"Manca il pane per cena, vai in paese o se preferisci chiedi a qualcuno dei nostri vicini, solitamente il loro raccolto è sostanzioso" annuisco afferrando le poche monete dal palmo della sua mano e mi dirigo all'esterno.

𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora