Capitolo 18

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*flashback*

Quando le fiamme calarono, rivelarono Taehyung che nel momento in cui aprì gli occhi erano verde smeraldo.

Nessuno osava aprire bocca, il silenzio era padrone della stanza. Tutti guardavano il moro impressionati dal suo gesto, non aspettandosi una reazione tanto violenta dal loro amico, che sconcertato fissava i palmi delle sue mani non accennando ad alzare lo sguardo verso i presenti.

"Tae" Hoseok richiama il ragazzo allungando una mano verso di lui, non ottenendo alcuna risposta verbale.

Il moro, infatti, passa le mani tra i capelli arruffandoli per lo stress e non sopportando più tutta quell'attenzione lascia la stanza, urtando con la spalla Jungkook che sembra risvegliarsi dallo stato di trance in qui era caduto.

"Cos'è appena successo?" Jungkook dispiega leggermente le ali guardando la porta da cui è uscito poco prima Taehyung, mentre Hoseok, ancora perplesso dalla situazione, si lancia sul divano rivolgendo la faccia al soffitto

"Non ne ho idea".

Uno dopo l'altro ripresero i loro posti, evitando di esprimere la loro opinione sull'accaduto, anche perché nessuno sapeva dare risposta al comportamento del loro amico. Jimin preoccupato, avvisa il gruppo che sarebbe andato a parlare con lui per fare chiarezza sull'avvenimento.

Jimin è sempre stato quello più vicino a Taehyung, nonostante quest'ultimo abbia avuto buoni rapporti con tutti i membri, ma avendo la stessa età sono entrati in sintonia più facilmente; per questo Jimin ha pensato di essere la persona adatta con cui Taehyung avrebbe preferito parlare.

"Posso entrare?" il moro non fa aspettare altro tempo al suo amico e apre la porta della camera.

"Che succede Taehyung? Da quando sei tornato non sei più lo stesso, lo sai che con me puoi parlare. Ci siamo sempre detti tutto" lascia le parole in sospeso aspettando ciò che ha da dire l'altro. Un sospiro frustrato esce dalla bocca di Taehyung, non convinto di voler raccontare quello che gli passa per la testa.

"È complicato..." "se si tratta di un segreto puoi dirmelo, non lo dirò a nessuno. Sai che di me ti puoi fidare, voglio soltanto capire cos'hai" Taehyung lo guarda, ma è ancora restio a voler parlare.

"Perché hai reagito così? Voglio dire Yoongi ha usato delle parole molto dure e so bene quanto faccia male sentirle da un proprio amico, ma nessuno si sarebbe aspettato una reazione simile da parte tua".

Il moro continua a non rispondere, lasciando così a Jimin la parola

"Non so se gli altri lo hanno sentito o se sono stato l'unico, ma hai detto 'lei non è stupida'. Chi è questa lei?" Taehyung trasalisce, non aspettandosi quella domanda.

L'altro, notando la sorpresa sul suo volto, rimane in silenzio, sperando di sentire una qualche spiegazione uscire dalla bocca del moro ormai consapevole di aver detto una parola di troppo.

Con lo sguardo rivolto in basso e con voce flebile finalmente arriva una risposta

"La persona che mi ha aiutato è una ragazza" "una ragazza eh" Jimin porta una mano sul mento ragionando sulla nuova informazione.

"E com'è questa ragazza?" "Lei si chiama Sun-hi...quando mi ha visto ferito non si è fatta problemi ad aiutarmi, nonostante fossi diverso da lei. È molto gentile e premurosa, mi è sempre stata accanto curandomi le ferite e preparandomi il cibo" fa una breve pausa prima di continuare

"Ha dei lunghi capelli castani, alla luce del sole sembrano quasi biondi e la cosa che mi ha colpito sin da subito sono i suoi occhi color ambra...tendevo ad osservarli spesso" accenna un sorrisetto sghembo, quasi impercettibile, ma che Jimin vede all'istante.

𝑾𝒊𝒏𝒈𝒔 || 𝑲𝒕𝒉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora