Capitolo 15

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Namjoon p.o.v.

[ giorno del piano ]

I nostri occhi si illuminarono alla vista di Taehyung, che risaliva il confine con un sorriso stampato in volto.

Dopo settimane eravamo riusciti a salvarlo e ancora non riuscivamo a crederci; in effetti sembrava un sogno...e lo era. Il piano con mio grande disappunto non ha funzionato.

Dopo aver dato a tutti le istruzioni su cosa dovessero fare, io e gli altri tre ragazzi dovevamo solo aspettare un segno, che non arrivò mai da parte di Jin e Hoseok.

Infatti il nostro campo visivo in poco tempo fu occupato dalla coppia che volava a tutta velocità verso di noi, con uno sguardo impaurito.

"Cos'è successo?" domandò in fretta Jimin, non riuscendo a decifrare l'espressione dei più grandi.

"Diciamo solo che avevo ragione" iniziò il maggiore spostando i suoi occhi su di me "era meglio rimandare la missione, la nebbia non è per niente di aiuto" sottolineò lui con le mani sui fianchi, stanco dalla frettolosità con cui sono tornati.

Non riuscivo a capire, le condizioni meteorologiche non potevano essere l'unico problema e per quanto i due non siano le persone più coraggiose, sicuramente doveva essere stato qualcos'altro a farli tornare indietro.

"Spiegatemi perché siete tornati...e voglio la verità" dissi puntando il dito sul duo, che dopo essersi scambiato uno sguardo di intesa prese parola.

"Abbiamo fatto come ci hai detto, ci siamo abbassati di quota per controllare meglio il punto in cui saremo scesi, solo che..." e con quella pausa Jin cedette la parola ad Hoseok

"La foresta è diventata sempre più fitta, perciò ci siamo dovuti avvicinare molto al terreno e in quell'istante abbiamo sentito un rumore" queste parole non promisero nulla di buono e infatti avevo ragione.

"Volevamo essere certi che non si trattasse di un pericolo, ma non appena abbiamo spostato un ramo è apparsa un'ombra a pochi metri da noi, temevamo ci avessero scoperti e siamo tornati indietro" concluse il rosso massaggiandosi il collo.

Per alcuni secondi nessuno parlò, forse non riuscendo a trovare le parole giuste da dire, finché Yoongi non decise di porre fine al silenzio

"Siete sicuri che non fosse un animale? Dopo tutto è un bosco e non mi sorprenderebbe se l'ombra fosse di un cinghiale" il sarcasmo evidente nel suo discorso

"Hyung potremo essere dei 'fifoni', ma sappiamo riconoscere una persona da un animale" rispose gelido Hoseok, forse ferito dalle parole del maggiore.

In fondo io gli avevo affidato l'incarico di scendere giù con Jin e se non li avessi ritenuti in grado di farlo, non li avrei mandati.

"Ok prima di dare inizio ad una discussione, direi di calmarci" tentai di riappacificare i due, ma senza successo.

"Andiamo Namjoon, non vedi quanto questo piano sia inutile? Se continuiamo di questo passo troveremo Taehyung tra trent'anni" una piccola risata arrivò da Jungkook, ma tentò di nasconderla non appena i miei occhi incontrarono i suoi.

"Yoongi non pensiamo in maniera negativa, come ha detto Jin il tempo non ha aiutato e ammetto di aver fatto tutto molto di fretta, mi prendo le mie colpe" cominciai a scusarmi "direi di ritentare nei prossimi giorni se il tempo lo permette, in caso contrario troveremo una soluzione" sorrisi a tutti nella speranza di far sentire meglio Hoseok e Jin, che ricambiarono con un sorriso più tenue.

Nei prossimi giorni avremo dato il meglio di noi e sono certo che in poco tempo Taehyung tornerà a casa.

[ il giorno dopo ]

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