04. The first lesson.

106K 1K 488
                                    

Lo sto facendo impazzire da circa dieci minuti; le mie labbra tracciano il suo orecchio e, la cosa, lo sta facendo eccitare.

«Vedo che Harry Junior si sta ribellando al costume stretto.» gli mordo leggermente il lobo. Alcune persone appena arrivate si sono sedute abbastanza lontane, a qualche sdraio da noi; mi stanno guardando come se fossi pronta a stuprare il ragazzo in mezzo alle mie gambe, ma, al momento, non me ne potrebbe fregare di meno. Si sta eccitando e, non lo noto solo dal costume che si sta restringendo attorno al suo corpo; lo capisco dal modo in cui la sua mano sta stringendo violentemente la mia coscia scoperta.

«Giuro che ti prenderei qui. Ora. Su questo muretto.» parla a scatti, mentre ansima leggermente quando gli bacio l'orecchio e la parte superiore del collo.
«Calmalo.» dico toccando leggermente il suo membro attraverso la poca stoffa che lo ricopre. Caspita, c'è qualcosa di grande tra le sue gambe; molto grande.
«Devo andare in bagno, scusa.» dice prima di uscire con un piccolo saltello dall'acqua fresca.

Credo che debba fare un ''lavoretto fai da te''; così, prima di pensare troppo, lo raggiungo in bagno a passo svelto. Appena mi ritrovo davanti la porta con su scritto ''WC maschile'' entro e busso alla prima porta.
«Cazzo! Occupato!» ansima la voce che capisco essere quella del mio fratellastro. Penso che i ragazzi tra gli undici e i diciannove anni siano tutti in calore; esseri ambigui!

«Puoi aprire un secondo?» chiedo bussando di nuovo leggermente.
«Sì.» risponde appena capisce che sono io. Apre velocemente la porta e mi guarda con uno sguardo omicida; mi guardo intorno un po' impacciata e finalmente si decide a spezzare il silenzio che si era formato nel piccolo bagno.
«Guarda cosa cazzo hai fatto!» mi sgrida bonariamente mentre mi indica il costume che, ora, è decisamente troppo stretto. Un atto di coraggio: ecco quello che serve.

Vado più vicino al suo corpo ansante e con un movimento svelto e scaltro abbasso l'indumento che copre la sua intimità.

Sono abbastanza nervosa e imbarazzata quando prendo la sua lunghezza in mano ed inizio a pompare leggermente. Quando con le dita tocco distrattamente la punta arrossata sento che risucchia un respiro e si aggrappa alla maniglia della porta chiusa. Ormai è da circa un minuto che ho velocizzato i movimenti e, a causa della sua espressione esterrefatta, posso confermare che non gli dispiace.
«Merda.» impreca quando vado più veloce del previsto e stringo il suo membro un po' più del dovuto.
«Cosa c'è?» mi fermo preoccupata vedendo i suoi occhi sgranati.
«No, n-niente. Continua cazzo.» mi incita spingendo i fianchi verso la mia mano chiusa attorno al suo membro più duro del cemento. Prendo un piccolo respiro e ripeto i movimenti che stavo facendo fino a qualche secondo fa.
«Se non v-vuoi sporcar-.» prima che possa finire la frase si riversa sulla mia mano che, ora, è unta e appiccicosa a causa del suo seme. Continuo ad accarezzargli il bastone che si trova in mezzo alle gambe, accompagnandolo durante il suo orgasmo.

Agito la mano nel vuoto schizzando un po' del liquido bianco dappertutto e mi mordo il labbro inferiore aspettando che dica qualcosa per rompere il silenzio imbarazzante.
«Cazzo.» impreca nuovamente con un sorriso stampato in faccia.
«C-com'è stato?» chiedo arrossendo lievemente. Non risponde, si limita a guardarmi ancora con quell'espressione da ebete che rappresenta in pieno la sua personalità: quella di un piccolo ragazzo con quoziente intellettivo inferiore a quello di una persona normale.
«Wow, cioè, cazzo! Sarai una brava alunna... grazie.» dice prima di alzarsi il costume e spingermi contro la piccola porta plastificata del bagno.

La sua mano raggiunge immediatamente il mio seno ed inizia a palparlo dolcemente, come se possa rompersi; le mie gambe attorno al suo bacino e le nostre labbra attaccate. La sua bocca è incredibilmente morbida e carnosa e, devo ammetterlo, sa baciare bene. Senza permesso la sua lingua raggiunge la mia e corre lungo tutto il palato raggiungendo quasi la gola. Il suo pollice, insieme all'indice, sta stuzzicando il mio capezzolo sensibile sotto il tocco di un esperto.

Sex Lessons • H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora