Sono passati circa tre minuti da quando Harry si è impossessato delle mie labbra e, da quel che vedo, non intende lasciarle andare. Gli unici pensieri che galleggiano imperterriti nella mia mente sono Niall ed il fatto che ora non posso più fare questo tipo di cose con il mio fratellastro perché sono fidanzata.
«Harry.» mugolo nelle sue labbra quando, come se niente fosse e come se non fossimo in luogo pubblico dove le mamme portano i propri figli per giocare, la sua mano entra nei miei stretti pantaloncini.
«Ehi!» lo rimprovero bonariamente quando raggiunge punti che, in un posto del genere, non dovrebbero essere nemmeno lontanamente pensati.
«Dai, staccati.» dico mettendogli le mani sul petto e allontanandolo dal mio corpo per quanto possibile, visto che mi tiene ancora in braccio.«È fottutamente sbagliato, capisci?» tiro fuori un piccolo e leggero urlo di frustrazione prima di poggiare la fronte sulla spalla di Harry.
«Lui mi piace sul serio. È carino, ma mi piace anche il sesso con te.» confesso avvampando. Ecco come un ragazzo che conosco da pochissimo tempo, riesce a farmi arrossire in modo così innocuo.«Holland, è tutto sbagliato. Tu sei sbagliata ed io pure, ma potremmo essere sbagliati insieme.» dice accarezzandomi con il pollice destro tutta la superficie della guancia. Alle sue parole, estremamente insensate ma allo stesso tempo dolcissime, il mio corpo si riempie di brividi che, sicuramente, non sono procurati dal freddo.
«Ma c'è Niall di mezzo, e lui non merita tutta questa merda, dico davvero.» rifletto e insisto ancora riguardo al mio fidanzato che, imperterrito, inonda la mia mente di preoccupazioni.«Harry, sarebbe come tradirlo.» aggiungo poi passandomi una mano sul viso.
«E lui non merita tutto questo.» ripeto per l'ennesima volta dando un bacio sulla guancia al mio fratellastro che, ora, ha un'espressione molto confusa in viso.
«Non posso Harry.» dico un'ultima volta prima di lasciargli un bacio nell'angolo della bocca e andare verso la fine di quell'immenso prato.Inizio a elaborare milioni di ipotesi nella mia mente contorta e comincio a camminare per ritornare a casa. Mi è dispiaciuto dire quelle cose ad Harry, soprattutto quando lui, invece, è stato molto aperto con me riguardo i suoi sentimenti ed è brutto vedere il suo sorriso sgretolarsi come le speranze che gli rimanevano in corpo. Non posso guardare indietro e pensare al tutto il male che, indirettamente, ho fatto al mio fratellastro minore. Il suo sguardo, sempre vispo e vivo, pieno di quel verde che ti fa sognare di perdertici all'interno, si era fatto improvvisamente più scuro; come se i suoi occhi possano rispecchiare il suo stato d'animo e, penso, che in realtà lo facciano.
Senza accorgermene, sono arrivata a casa e, con uno scatto della serratura, apro la porta ed entro inciampando, quasi, sulla scarpa che riconosco essere quella di Gemma. È davvero incredibile come quella ragazza possa essere così disordinata, insomma, come una scarpa può raggiungere l'area d'ingresso di una casa, tra l'altro singola? Ridacchio prima di afferrarla dal pavimento e recarmi in cucina, dove l'ultima persona che io volevo vedere in questo momento è seduta sul bancone: mia madre.
«Ehi, Holly.» mi saluta dandomi un bacio sulla testa. Dal suo tono di voce e dalle azioni che ha appena compiuto di sua spontanea volontà, capisco che è successo qualcosa di abbastanza grave che l'ha fatta riflettere sui suoi peccati.
«Cosa c'è, mamma?» chiedo sgranando leggermente gli occhi per tutto quello che ha fatto durante questi pochi secondi in cui abbiamo condiviso lo stesso raggio chilometrico.
«Devo parlarti.» ribatte seria indicandomi la sedia che giace immobile accanto a me.
«Mi stai spaventando, davvero...» la guardo con viso preoccupato.«Mi dispiace Holland.» ed ecco quelle scuse che aspettavo da tutta la vita: finalmente questa donna orribile si è decisa a chiedermi perdono per tutto quello che mi ha fatto ferendomi.
«Tuo padre, ieri,» non finisce scorrevolmente la frase perché un brutto ma piccolo singhiozzo la scuote.
«era nell'auto di una donna e - » prima che possa dirmi tutto quello a cui il suo cervello sta pensando, la interrompo bruscamente.
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Sex Lessons • H.S
FanfictionQuando il tuo fratellastro ti chiede se è il caso che tu prenda lezioni sul sesso da parte sua, la risposta dovrebbe essere sempre tendente al "no". Ecco perché, quando rispondo con un sonoro "okay", la mia stessa coscienza inizia ad urlarmi contro...