18. How?!

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Guardo prima Niall che mi sta tenendo la mano con fare abbastanza protettivo e poi il mio fratellastro avvinghiato a quella ragazza di cui ancora non so il nome. Sbuffo mentalmente e tiro un urlo di disperazione dando un bacio a stampo a Niall.
«Andiamo, amore.» metto più enfasi di quella che dovrebbe starci sull'ultima parola ed esco fuori da quel lurido bagno.

«Ehi, dove mi stai portando?!» mi chiede il biondo irlandese mentre lo trascino per le strade di Londra.
«Hai casa libera?» domando riferendomi a suo fratello che, essendo in ferie per le vacanze di Natale, potrebbe essere a casa.
«No, dovrebbe esserci Theo.» ribatte riferendosi a suo nipote, facendomi riflettere.
«Beh, a quest'ora non dorme?» constato alzando un sopracciglio e mordendomi il labbro inferiore con fare interrogativo.
«Mh, sì, ma potrebbe svegliarsi se sente suoni strani...» spiega gesticolando ampiamente insicuro sul da farsi.
«Ma chi ti ha detto che io voglio fare quello?» chiedo cercando di metterlo in imbarazzo, tanto per divertirmi un po'.

Quando vedo le sue guance diventare di un rosso violento scoppio a ridere mentre lui cerca di giustificarsi.
«S-scusa, pensavo che, tipo, volessi casa libera per quello.» cerca di nascondere il rossore sulle sue goti abbassando il capo e guardando le sue scarpe.
«Piccolo, stavo solo scherzando.» lo rassicuro sentendomi, però, leggermente in colpa per il nomignolo poco veritiero - riguardo i miei sentimenti.
«Ah-ah, divertente.» mi prende in giro simulando una falsa risata prima di mordicchiarmi l'orecchio infastidendomi - odio quando le persone poggiano i loro denti sopra la cartilagine che compone quella parte del mio corpo, mi dà sui nervi.

Faccio finta di nulla, comunque, e cerco di reprimere una smorfia di fastidio per non offendere Niall.
«Allora andiamo?» chiedo impaziente mentre lui mi fa entrare nella sua auto.
«Certo, allora casa mia.» afferma prima di accendere il motore e sfrecciare attraverso il buio della notte.
«Holland?» richiama la mia attenzione il biondo, mentre svolta a destra inclinando lo sterzo nella medesima direzione.
«Ti amo.» scandisce bene le parole prima di farmi morire dentro; insomma, non me le aspettavo.
«Anch'io Nì, anch'io.» ripeto più di una volta cercando di convincere me stessa, pur sapendo che non ricambierò mai il sentimento che prova il ragazzo alla mia destra.

Sono una persona a dir poco orribile. E lo penso davvero. Come può una persona mentire così spudoratamente ad un'altra che invece stravede per lei? Il punto, in realtà, è proprio questo qui: Niall mi ama ed io pure lo amo, ma non allo stesso modo. Lo amo come un fratello, come un amico - uno dei migliori in assoluto, ma non come un fidanzato. Insomma, è come dire un "ti amo", di quel genere, a tuo fratello; sembrerebbe strano, no? Eppure eccomi qui a dire bugie, per l'ennesima volta, a questo essere umano. Mi sento un vero schifo, ma pur di dimenticarmi di quell'energumeno del mio fratellastro, farei le peggiori cose e, in un certo senso, le sto già facendo. Odio mentire alle persone a me care, ma purtroppo mi sento obbligata a farlo a causa della situazione critica.

«Sai, quando questa sera mi hai portato in quel bagno, pensavo volessi solo sesso da me; ma ora capisco che mi sbagliavo. Sei la persona più bella che io abbia mai conosciuto; certo, hai commesso molti errori, ma di sicuro non con cattiveria.» mi guarda ogni tanto facendomi mordere la guancia dall'interno per tutto quello che sto facendo. Non solo sto mentendo spudoratamente al povero ragazzo accanto a me, ma gli sto dando anche delle speranze a vuoto.

Sei solo un'orribile persona che si approfitta dei più ingenui. Purtroppo, il mio subconscio ha pienamente ragione ed io sono così tremendamente stupida, da non dargli ascolto e continuare la mia farsa.

Sorrido e mi scuso per gli errori commessi in passato, promettendo di impegnarmi a farne di meno, non solo con lui, ma in generale. Mi passo una mano tra i capelli e, in men che non si dica, arriviamo davanti casa sua.

Sex Lessons • H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora