Epilogo.

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Harry, piano piano, ha cercato di capire le mie strane motivazioni ed adesso siamo amici che si amano segretamente - anche se questo segreto lo conosciamo entrambi.

Dopo una settimana da quell'incontro ha deciso che poteva perdonarmi se solo mi fossi dimostrata all'altezza.

Così mi sono messa d'impegno e ho cercato di essere la migliore ragazza che si potesse avere accanto.

A proposito di ragazza... Nadine e lui si stavano per lasciare comunque, con o senza la mia presenza, quindi mi sono sentita anche meno in colpa per la chiusura del loro rapporto. Lei oltre tutto sembrava veramente una ragazza simpatica, non a caso io ed Harry siamo rimasti suoi amici.

Il tempo con il mio fratellastro sta praticamente volando e sono felice di questa opportunità che mi ha dato. Ho solo sei mesi per farmi perdonare e siamo arrivati al quarto.

Ammetto che è stato più che difficile riguadagnarmi la sua fiducia in questi tanti giorni, ma sono felice di ciò che stiamo nuovamente costruendo insieme.

Per fargli capire che ciò che cerco non è solo dello stupidissimo sesso o la sua bellezza fisica, non l'ho sfiorato neanche con un dito: la cosa meno casta che abbiamo fatto è stata scambiarci un bacio all'eschimese.

Comunque penso che allo scadere del tempo riuscirà a perdonarmi perché, lo vedo dai suoi gesti e da come mi guarda ogni momento, è ancora follemente innamorato di me. Alla fine me l'ha anche detto per non fare nascere in me nessuna sorta di dubbio.

Al momento, siamo alla festa del fidanzamento ufficiale di Gemma ed Angie... poiché i matrimoni gay sono stati legalizzati, hanno deciso di sposarsi ed io non posso essere più contenta di così per loro. Se lo meritano pienamente.

Io ed Harry siamo insieme dall'inizio della serata e sto praticamente fulminando tutte le ragazze che lo osservano da lontano; lui, al contrario, ridacchia per la mia gelosia. Ma penso gli piaccia, dato che mi premia ogni volta con un bacio sulla guancia o un braccio attorno alle spalle.

È piacevole come sensazione quella di essere di nuovo accoccolata a lui, che mi stringe forte come per assicurarmi del fatto che io sia sua e solo sua. Sorrido e lo guardo in tutta la sua bellezza in quell'abito.

Indossa un completo di Gucci molto elegante con una camicia nera che mette in risalto la sua fisicità ed io a confronto mi sembro una povera in questo vestito nero. Comunque mi senta io, continuo ad osservare il mio accompagnatore con occhi sognanti (che sognano un futuro con lui). Questi occhi verdi e grandi, contornati da lunga ciglia nere come la pece; quelle labbra rosse e perfettamente modellate; quei capelli ribelli ma adesso decisamente troppo lunghi.

Quando Harry si accorge che lo sto praticamente fissando, mi mostra un sorriso imbarazzato ed io ridacchio al rossore che le sue guance hanno preso.

Mi fa la linguaccia ed io guardo prima quest'ultima e poi lui che la ritira subito indietro all'interno della bocca per poi fissarmi a sua volta.

Stiamo così un po' di secondi prima che Gemma ed Angie inizino a parlare con un microfono del loro bellissimo rapporto.

Io ed Harry le ascoltiamo con entusiasmo ed attenzione fino a che non finiscono e si stampano un bacio sulle labbra. Tutti applaudiamo per poi sorridere a quelle effusioni dolci e carine.

Alla fine del ricevimento io ed Harry torniamo a casa sua - casa nella quale è da due mesi che alloggio. Non voglio essere fraintesa, io dormo sul comodo divano ed Harry nel letto. In quest'ultimo ci sarebbe posto per entrambi, ma, come ho già ribadito, vogliamo andarci piano.

Esco in veranda e vedo dalla portafinestra che Harry sta versando in due bicchieri dalla forma allungata dello champagne, forse per festeggiare nostra sorella e la sua decisione circa il matrimonio.

Mi mordo il labbro e aspetto che mi raggiunga per sederci insieme nel prato umido che circonda la casa, rendendola ancora più bella ed accogliente.

Ci accomodiamo nei lunghi ciuffi d'erba perfettamente curata ed aspettiamo che qualcuno dica qualcosa mentre facciamo il classico cincin con i bicchieri in cristallo.

Ci guardiamo per un po' di minuti prima di bere ognuno un sorso del nostro buon champagne le cui bollicine frizzano vivacemente sulle nostre lingue.

Mi mordo il labbro inferiore sorridendo e sentendomi grata per tutto ciò che Dio ha deciso di donarmi in questo preciso instante. E, se mai io avessi avuto dei dubbi riguardo ciò che provo per Harry, adesso che ce l'ho di fronte con il sorriso stampato in faccia e le fossette ai lati delle morbide guance non ne ho più nessuno di dubbio.

Lo amo, come non ho mai amato nessuno in questo mondo pieno di persone.

È lui, la persona con la quale vorrei condividere il resto della mia vita e voglio che lui sappia, che sia reso partecipe di questi miei forse troppo affrettati pensieri.

Ma non c'è bisogno che io mi esprima, perché il primo a parlare è lui con il bicchiere sospeso a mezz'aria.

«Brindiamo a noi due, al nostro rapporto e... e al nostro futuro!» esclama sorridendo come un bambino di cinque anni ed io non riesco a non piangere dalla gioia - così come lui, mi accorgo poco dopo.

E così, piangenti sotto un cielo nero illuminato da grandi ma lontane stelle luminose e magnifiche, ci avviciniamo piano piano, come se qualcuno tra noi due sia fatto di vetro e possa accidentalmente rompersi.

E mi prendo un momento per pensare e sospirare di gioia e di un qualcosa di così tanto più forte che non so descrivere a parole - neanche con uno stupido esempio... Ma, forse, insomma, si può sospirare d'amore? È strano ma è proprio così che mi sento al momento: felice, amata e amante.

I nostri visi sono vicinissimi lui intreccia le sua dita con le mie e mi tira verso di lui delicatamente ma in modo deciso.

«Ti amo.» mi sussurra a pochi centimetri dal volto, come se sia un segreto da custodire.

«Ti amo.» rispondo annuendo seria.

E non c'è il futile bisogno di altre parole perché, davanti alla casa che probabilmente condivideremo, le sue labbra si poggiano sulle mie in un bacio a stampo, casto e veloce.

E questa, sono sicura, non è una lezione sul sesso.

Bensì una lezione sull'amore.

Angolo autrice

Sto piangendo e non poco, perché con questa storia si è concluso un importante momento della mia vita.
Le lacrime scorrono senza tregua e non ho forza per scrivere - anche perché penso che non ci siano parole per esprimere ciò che sento. Grazie di tutto.
Adesso, con l'ultimo "angolo autrice" di Sex Lessons • H.S vi mando un bacio.

La vostra Tori.

Sex Lessons • H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora