E con quelle semplicissime parole mi sono sciolta come se avessi una fiamma altissima accanto.
Così, felice dal bacio che ha seguito quelle meravigliose parole insensate ma allo stesso tempo dolci, sono andata in camera mia spaventata dal fatto di avergli mischiato la febbre. Comunque non me ne sono fatta un grave problema, perché, egoisticamente, preferisco un Harry malato ad uno che mi sta lontano, spaventato dal possibile contagio. Comunque fosse, mi sono coricata nel mio caldo letto, con le lenzuola fino al naso, a pensare quanto avessi amato quelle semplici parole. Non che le avessi prese alla lettera, in ogni caso; non perché non volessi, solo, non potevo.
E, così, dopo una lunga riflessione su quanto la mia vita sia strana e, a volte, dannatamente ambigua, ho riempito la vasca d'acqua calda; sperando che il calore potesse darmi un vago conforto. Però, come ho distrattamente immaginato, quel bel bagno rilassante (dal punto fisico lo è stato, esaustivamente) non mi ha portato a nessuna conclusione. Ergo, dopo aver sbuffato ripetutamente ed essermi pettinata i boccoli ribelli, mi sono di nuovo coricata tirando su con il naso; non perché stessi assumendo droga o stessi piangendo, semplicemente, il raffreddore era maledettamente aumentato. Comunque fosse, grazie alle pillole datemi da Gemma, la febbre è iniziata a scendere facendomi sentire meglio, seppur lievemente. Ma credo sia sempre un passo avanti.
Poi, da quella magnifica porta, Harry è entrato chiedendomi come stessi; ed è stato in quel momento che mi sono sentita veramente e felicemente bene, nonostante il termometro affermasse il contrario. Mi si è seduto accanto, iniziandomi ad accarezzare la gamba (proprio all'altezza della tibia) da sopra il lenzuolo leggero; mi ha fatto rilassare tantissimo. L'ho ringraziato per circa venti volte (non le ho contate esattamente, ma penso si aggirino intorno ad esse) e, quando mi ha chiesto il perché di quella gratitudine, ho pronunciato un flebile "per tutto" accompagnato da un lieve sorriso; ed è lì che si è addolcito completamente. L'ho visto posizionare il labbro superiore sul suo corrispettivo, formando una smorfia facciale strana ma, al contempo, maledettamente dolce; cosa che, come già avevo previsto, ha aumentato in me la voglia di attaccarmi alle sue labbra. Desiderio che, per la cronica, ho avverato.
Ma non è stato un bacio lento e passionale, o con i denti e con la lingua, o aggressivo e perverso; no. È stato un semplice poggiare le mie labbra sulle sue per circa due secondi (scommetto che se li avessimo cronometrati, sarebbero stati di meno). Nulla di tanto eclatante, eppure: quando la sua bocca rossa ciliegia ha sfiorato la mia, nel mio stomaco si è liberato uno stormo di farfalle. Ho avuto paura per la mia incolumità appena si è staccato da me; pensavo di crepare dal troppo dispiacere. Sarei rimasta in quella posizione per interi anni, senza mai, però, schiudere la bocca e far entrare in funzione le lingue. Volevo solo sentirlo.
Successivamente, mi ha dato un bacio sul collo, in un punto che, solitamente, mi fa gemere; ma, questa volta, mi ha solo fatto ridacchiare per il solletico che i suoi capelli mi provocavano. Ma, devo ammetterlo: era una sofferenza piacevole; se quest'ultima poteva essere definita un dolore, allora io avrei preferito soffrire per sempre. E questo mi ha portato a credere che Harry sia il mio male migliore; so perfettamente che è un pensiero masochista, ma è la pura verità. Mi sto arrendendo al mio volere e, al contrario di quello che avevo pensato, per ora, non me ne pento.
Penso fosse passata un'ora (o poco più, al massimo) quando mi ha detto che doveva andare a fare una cosa importante; inutile dire che c'ero rimasta un po' male. Ma quando, invece, mi ha spiegato che era una cosa essenziale e che riguardava me, mi sono rallegrata pensando al meglio. Quindi, è uscito dalla mia camera, non prima, però, di avermi lasciato un bacio umido sulle labbra; questo mi ha fatto formulare strani pensieri, di cui mi sono disgustata due minuti più tardi. Piccole e veloci immagini che, nonostante ciò, mi si sono impresse nel cervello maledettamente: io ed Harry sposati con un cane che gironzola per casa. Una cosa raccapricciante a dir poco; comunque fosse, sono arrossita al pensiero ed ho starnutito poco dopo.
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Sex Lessons • H.S
FanfictionQuando il tuo fratellastro ti chiede se è il caso che tu prenda lezioni sul sesso da parte sua, la risposta dovrebbe essere sempre tendente al "no". Ecco perché, quando rispondo con un sonoro "okay", la mia stessa coscienza inizia ad urlarmi contro...