capitolo ventidue

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6-12-21

Ha inizio una nuova giornata e Maria ci convoca tutti in studio. Come ci aspettavamo, una volta entrati, ci ritroviamo davanti oltre i professori, video della casetta, disordinata e piena di cianfrusaglie di tutti noi. I professori iniziano a farci parlare e a spiegare la situazione con qualche richiamo, ci sono alcuni che si giustificano come Luca oppure come Alex che dice di non avere colpe e di aver anche richiamato i suoi compagni di stanza per le pulizie della camera, poi c'è Albe che ammette i suoi sbagli e promette che non ricapiterà più, "io vorrei sentire Noemi" chiede Lorella  a Maria, "non ho giustificazioni...ma comunque le mie faccende le faccio e i turni li rispetto quindi non tutte quelle cose sono mie, anche io alcune volte ho richiamato le mie compagne ma poi devono sbrigarsela loro perché non ho intenzione di togliere oggetti altrui" dico cercando di spiegare le mie motivazioni. "D'accordo" annuisce la mia insegnate e sembra soddisfatta dei due suoi allievi. Appena abbiamo finito ci dileguano e ritorniamo in casetta.

"Oh ma ce la fate a non venire sempre cazziati voi due ?" chiedo raggiungendo Mattia  e Christian, "beh a quanto pare no" risponde Mattia e avanza il passo con un viso imbronciato, "mi dispiace...volevo solo sdrammatizzare" ammetto abbassando lo sguardo, "beh io l'ho capito ma credo che lui non sia dell'umore" mi risponde il ballerino, "seriamente avete fatto tutto quel casino in camera?" continuo ma stavolta seria e quando mi volto verso di lui vedo che ha un sorriso tirato sul volto, "purtroppo sì ma non deve capitare più perché non voglio uscire per una cazzata del genere" mi risponde, "fai bene non meriti di uscire, che ne so mettiti una sveglia così ti ricordi" "è una buona idea" mi risponde e poi continuiamo il tragitto in silenzio.  

***

E' l'ora di cena e siamo tutti silenziosi per quello che è successo qualche ora fa, decido di prendere parola, "sentite abbiamo sbagliato chi  più chi meno quindi ora possiamo non avere queste facce? per fortuna nessuno è uscito quindi non vedo perché stare così" dico io alzando la voce per farmi sentire anche dagli altri sul divano e sulle gradinate, "ci sono alcuni che non si sono paraculati e quindi devono pulire anche gli studi" dice Serena alludendo a me e poi ad Albe, "io non mi sono paraculata ma se non ho colpe perché me le devo assumere?!" rispondo con lo stesso suo tono, "vabbè" mi risponde lei stizzita come sempre quando le viene detto qualcosa che non le va a genio, "rega abbiamo già la testa piena quindi basta" dice Christian posando la forchetta con cui mangiava l'insalata, io non annuisco neanche ma decido di starmi zitta. Dopo poco vedo che se ne va e mi sembra abbia gli occhi lucidi quindi decido di seguirlo, anche perché non vedo Alex da nessuna parte, credo sia con la nuova arrivata Cosmery, quindi faccio qualcosa di utile e vado da  lui. 

"Ora mi segui?" mi chiede retorico mentre si siede sul letto, "che hai?" vado dritta al punto, "niente" mi risponde scuotendo la testa e passandosi una mano nei capelli, come per togliere brutti pensieri, "devo ripetertelo?" chiedo mentre mi siedo sul suo letto proprio di fianco a lui, intanto sta bevendo per rinfrescarsi la gola. "Non posso usare più il cellulare, non posso sapere come sta la mia famiglia oppure salutare tutte le persone che mi supportano solo per una cazzo di stanza" dice mentre schiaccia la bottiglia che ha tra le mani, "tra un po' esplode e poi devi pulire pure per terra" dico cercando di sdrammatizzare e lui si volta verso di me con un sorriso tirato, " senti prima pulisci e prima finirà questa cosa" mi alzo, "che vuoi fare?" "aiutarti?" " non puoi farlo" m richiama lui assottigliando lo sguardo, allora io mi risiedo sul letto sbuffando, "grazie comunque" mi dice voltandosi verso di me,"solo perché non posso aiutarti io non significa che non lo puoi fare tu" mi volto anche io verso di lui, "va bene ho capito" tira un sospiro e poi si alza, "servivo io" dico ridendo e mi stendo sul letto, "vedo di non rovinare il letto almeno" "certo". 

*** 

Un'ora dopo Christian ha finito di togliere le sue cose, ma sono rimaste quelle di Mattia, "era proprio una discarica" dico alzandomi, lui chiude l'anta dell'armadio e si asciuga la fronte, "non mi dire che sei sudato" lo beffeggio io, "vuoi sentire?" mi dice lui indicandosi tutto il corpo, in effetti alcune parti sono sudate, "non ci tengo" dico mentre indietreggio, "io sì... per ringraziarti" dice aprendo le braccia, "non ci pensare neanche" dico mettendomi le mani davanti come per fermarlo, ma anche volendo è impossibile. Inizia a venire verso di me ed io mi giro per aprire la porta ma mi blocca prima da dietro con le sue braccia non troppo muscolose, io mi rimpicciolisco come per non farmi toccare, la situazione è ridicola ma divertente, "va bene basta" dico cercando di scansarmi, "ok" mi dice lui con l'affanno, ma che ha fatto una maratona? dopo questo ridendo mi allontano dalla sua vista, sentendo poco dopo anche la sua risata. 

N.A

Eccomi con un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Si stanno avvicinando eh?...


𝘛𝘳𝘢 𝘚𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪 // 𝘈𝘭𝘦𝘹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora